Il Metropolitan Museum of Art ha inaugurato una mostra straordinaria, Caspar David Friedrich: The Soul of Nature (fino all’11 maggio 2025), raccogliendo oltre 75 dipinti e disegni dell’artista romantico tedesco. L’evento è stato organizzato in occasione dei 250 anni dalla nascita del pittore. Le celebrazioni hanno avuto inizio in Germania nel 2023 e nel 2024, con mostre alla Alte Nationalgalerie dello Staatliche Museen zu Berlin, alla Staatliche Kunstsammlungen Dresden e alla Hamburger Kunsthalle. Ora, alcune tra le opere più importanti sono state trasferite al Met per la prima mostra completa dedicata all’artista negli Stati Uniti.
ROMANTICISMO TEDESCO

Caspar David Friedrich (1774-1840) nacque a Greifswald, una città sul Mar Baltico. Studiò arte nella città natale e si formò in Danimarca presso l’Accademia di Copenaghen prima di stabilirsi a Dresda. Nelle sue opere i temi predominanti sono i paesaggi e le vedute marine, oltre che il paesaggio urbano.
Per quattro decenni, Friedrich viaggiò in tutta la Germania osservando la natura e tracciando gli schizzi e i disegni che avrebbero dato vita ai dipinti creati in studio. Fu membro dell’Accademia di Berlino e dell’Accademia di Dresda e nel 1824 ottenne una cattedra presso quest’ultima.
L’arte di Friedrich rappresenta il vertice dei principi del Romanticismo sulla risposta emotiva dell’uomo al mondo naturale. Nei suoi soggetti si riscontrano meditazioni sulla solitudine, il mistero, il desiderio, la spiritualità, l’emozione e l’individuo, in un processo di esplorazione attraverso la luce e l’ombra, la composizione, il colore e la prospettiva. Gran parte della sua arte racchiude il concetto del sublime: bellezza e grandezza associate a pericolo e terrore.
Friedrich, oggi noto per i dipinti, iniziò a esporre i suoi quadri solo nel 1808. È interessante notare che prima di allora era conosciuto come disegnatore e stampatore. La mostra del Met è organizzata per cronologia e per tema, quindi inizia con i primi disegni su carta. Lo spettatore vede come, fin dall’inizio, l’artista sperimentasse con la prospettiva, la composizione e il soggetto.

Tra il 1803 e il 1808, i disegni a china presentati da Friedrich per le esposizioni pubbliche di Dresda e Weimar furono acclamati dalla critica. Un esempio in questa mostra è Veduta di Arkona con luna crescente, del 1805-1806. È una scena di squisita immobilità, nel catalogo del museo si legge: «I riflessi scintillanti sull’acqua collegano primo piano e orizzonte, accentuando l’impressionante compressione della profondità spaziale di Friedrich». C’è un senso di solitudine: la mancanza di esseri umani nel disegno è sottolineata dalle barche vuote vicino alle rocce.
RÜCKENFIGUR

Il potente dipinto Monaco in riva al mare, realizzato tra il 1808 e il 1810, primo esempio di dipinto a olio di Friedrich, racchiude la ricerca dell’artista sul legame emotivo dell’individuo con la natura vasta e ammaliante.
Come in molte delle sue opere, l’artista utilizza il motivo della Rückenfigur, che si traduce come “figura di spalle”. Dipingere le persone di spalle favorisce un’aria di mistero ed evoca domande da parte dello spettatore. In questo quadro, la scelta di un monaco è indice di un’intuizione mistica. Friedrich descrisse il dipinto come una rappresentazione dell’«inconoscibile aldilà… l’oscurità del futuro! Che è sempre e solo intuizione sacra, da vedere e riconoscere solo nella fede». Quest’opera, innovativa nella rappresentazione della solitudine infinita, alla sua esposizione a Berlino fece scalpore e fu acquistata dal re prussiano.

Il tema del cosmo è ricorrente in tutta l’opera di Friedrich: la luna e la stella della sera (altro nome del pianeta Venere) sono presenti in alcune sue opere più famose. Durante il periodo romantico questi corpi celesti erano considerati simboli di mortalità, rinnovamento, destino e speranza. Essi consentono a Friedrich di sperimentare con la luce e le linee dell’orizzonte, creando vaste distese ultraterrene.

L’artista realizzò un ciclo di tre dipinti con due persone al chiaro di luna. Sebbene le figure solitarie siano frequenti nelle sue opere, alcuni quadri includono gruppi di figure. In effetti, Friedrich stesso era molto socievole: aveva una vivace comunità di amici artisti e accoglieva moglie e figli nel suo studio. Due uomini che contemplano la luna è una delle opere con più figure, e si ipotizza che Friedrich possa essere uno dei due.

Ma il protagonista principale della mostra è il Viandante sul mare di nebbia. Probabilmente è il dipinto più famoso di tutto il movimento romantico, un’immagine indelebile del sublime che è rimasta nella coscienza comune: vederlo dal vivo è un’esperienza emozionante.
L’uomo, di spalle all’osservatore, si affaccia su un panorama misterioso. Lo spettatore è affascinato da ogni dettaglio: l’abito di velluto verde dell’uomo, la consistenza di ogni rupe e le pennellate che evocano nuvole, vento e nebbia. Le montagne sono una costante dei dipinti romantici e Friedrich era un esperto escursionista. In questo dipinto, Friedrich ha attinto dagli schizzi ripresi osservando formazioni scoscese a sud-est di Dresda, e nel riprodurre le formazioni naturali ha unito diversi luoghi e modificato le proporzioni.

LE OPERE FINALI DI FRIEDRICH
Friedrich ebbe successo nella prima parte della sua carriera, ma tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta del XIX secolo il suo stile pittorico subì un declino. I suoi ultimi anni furono segnati da una cattiva salute: nel 1835 fu colpito da un ictus che gli impedì di lavorare, continuò tuttavia ad avere ispirazione creativa riuscendo a realizzare acquerelli con grande abilità.
Un’opera notevole in chiusura della mostra è Grotta nello Harz. Questo splendido disegno del 1837 circa mostra quella che potrebbe essere un’antica camera funeraria in Sassonia. Nelle sue ultime opere si nota che i temi intorno alla morte aumentano. Sperimentando fino alla fine, Friedrich non propone più rappresentazioni del cielo o orizzonti, ma piuttosto una composizione strettamente ritagliata di pareti rocciose che gli permette di esplorare la materia, lo spazio e la luce.

Nei suoi disegni e dipinti ipnotici Friedrich è riuscito a racchiudere l’idea che il paesaggio possa essere un accesso verso un ignoto sacro. Invitano lo spettatore a intraprendere il proprio viaggio di ricerca e scoperta. Le enigmatiche opere d’arte di questo artista sono un richiamo alla riflessione e all’introspezione, facendo nascere negli spettatori un rinnovato apprezzamento per la natura.