Pakistan, treno dirottato 155 persone liberate decine ancora in ostaggio

di Agenzia Nova
12 Marzo 2025 7:49 Aggiornato: 12 Marzo 2025 7:49

Prosegue in Pakistan una vasta operazione delle forze di sicurezza per salvare i passeggeri del treno dirottato ieri dall’Esercito di liberazione del Belucistan , organizzazione militante nazionalista beluci. Secondo fonti di sicurezza anonime citate dalla stampa locale, 155 passeggeri del treno sono stati liberati dalle forze di sicurezza, ma decine restano ostaggio dei militanti, alcuni dei quali indosserebbero cinture esplosive. Il governo provinciale del Belucistan ha disposto misure di soccorso di emergenza e gli ospedali di Sibi e Quetta sono in stato di allerta. Il treno, chiamato Jaffar Express e gestito dalle Ferrovie del Pakistan, era partito ieri mattina da Quetta, nella provincia del Belucistan, con destinazione Peshawar, nel Khyber Pakhtunkhwa. Formato da nove carrozze, aveva a bordo oltre 400 passeggeri, tra i quali donne e bambini.

Secondo le ricostruzioni dei media, l’assalto è avvenuto nella provincia del Belucistan, nel distretto di Kachhi, noto anche come Bolan, in una zona montuosa in cui ci sono 17 gallerie. Il treno sarebbe stato fermato nella galleria numero 8. Gli aggressori avrebbero fatto saltare in aria i binari prima di fare irruzione sul treno e prenderne il controllo. L’Esercito di liberazione del Belucistan ha rivendicato il dirottamento, sostenendo di aver ucciso sei agenti a bordo e minacciando conseguenze ancora più gravi in caso di intervento delle forze di sicurezza. Il gruppo ha anche affermato di aver preso in ostaggio 182 persone e di aver rilasciato donne, bambini, anziani e cittadini beluci.

Nella provincia del Belucistan il terrorismo si lega a fenomeni di insurrezione legati al nazionalismo beluci, popolo di lingua iranica e religione musulmana perlopiù sunnita. L’Esercito di liberazione del Belucistan ha rivendicato diversi attacchi contro bersagli cinesi, soprattutto lavoratori impegnati nei progetti del Corridoio economico Pakistan-Cina (Cpec), che rientra nella Nuova via della seta, l’iniziativa per la connettività promossa da Pechino. Il gruppo armato beluci si oppone agli investimenti della Cina, accusando Pechino di sfruttare le risorse del territorio.

Secondo l’ultimo rapporto annuale del Centro per la ricerca e gli studi sulla sicurezza (Crss), nel 2024 sono stati registrati 782 morti per terrorismo nel Belucistan (considerando le vittime civili, il personale di sicurezza e i terroristi), pari al 31 per cento del totale. Il 19 novembre il governo del Pakistan ha lanciato una nuova campagna antiterrorismo nella provincia, dando il via a un’operazione militare rivolta contro le organizzazioni separatiste: l’Esercito di liberazione del Belucistan, la Brigata Majeed (collegata al Bla), il Fronte di liberazione beluci (Blf) e il Baloch Raji Aajoi Sangar (Bras). Oltre alle azioni militari, sono previste azioni diplomatiche, politiche, informative, di intelligence e socio-economiche.

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