Durante il digiuno, le difficoltà più comuni possono essere ricondotte a tre categorie principali: stress, abitudini ed effetti collaterali fisici. Questo articolo si concentra sullo stress e offre alcuni consigli su come affrontare i momenti più difficili.
GLI EFFETTI COLLATERALI DELLO STRESS
Lo stress ha un impatto significativo sul corpo, spesso sottovalutato. Un episodio particolarmente stressante può essere dannoso tanto quanto un fine settimana di abbuffate di cibo spazzatura. Tra gli effetti più comuni dello stress vi sono il rallentamento della perdita di peso o, in alcuni casi, l’aumento di peso, l’innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue e l’aumento della secrezione di insulina. Nel lungo termine, lo stress può contribuire allo sviluppo della resistenza all’insulina e della sindrome metabolica. Inoltre, può compromettere la qualità del sonno, causando insonnia o riposi poco rigeneranti.
TIPOLOGIE DI STRESS
Lo stress può essere sia emotivo che fisico. Lo stress emotivo è generalmente riconoscibile, mentre quello fisico è meno evidente. Ad esempio, quando una persona si sta riprendendo da un intervento chirurgico o da un’infezione, i suoi livelli di zucchero nel sangue possono aumentare. Anche se si sente felice, il corpo sta comunque affrontando una condizione di stress dovuta al processo di guarigione, che provoca la stessa risposta ormonale dello stress emotivo.
Lo stress emotivo non è sempre legato a situazioni negative. Eventi positivi, come organizzare un matrimonio, partire per una vacanza o ricevere ospiti, possono risultare molto stressanti. Anche un’esperienza attesa con piacere può generare ansia e pressione, come nel caso della preparazione per l’arrivo di un familiare in visita. Il pensiero di dover organizzare tutto, come preparare la stanza degli ospiti, lavare la biancheria e assicurarsi che ci sia abbastanza cibo, può essere fonte di stress, nonostante la gioia dell’incontro.
Molti trovano difficile digiunare in periodi stressanti e tendono a incolparsi per non riuscire a mantenere il proposito. Tuttavia, è importante ricordare che lo stress induce il corpo a produrre cortisolo, un ormone che aumenta la sensazione di fame, stimola il desiderio di dolci e carboidrati, favorisce l’accumulo di peso e innalza i livelli di zucchero nel sangue. Questi effetti non dipendono dalla forza di volontà, ma sono una risposta biologica naturale.
Quando si tratta di alimentazione, è possibile scegliere cosa e quando mangiare. Si può optare per una fetta di torta o una bistecca, oppure scegliere di fare uno spuntino anche senza sentirsi affamati. Tuttavia, non è possibile scegliere quando lo stress si presenterà.
Lo stress può essere acuto o cronico. Il primo è legato a eventi temporanei, come una scottatura o un’infezione, e tende a risolversi in pochi giorni. In questi casi, l’interruzione del digiuno non dovrebbe protrarsi oltre uno o due giorni. Al contrario, lo stress cronico, come la cura di un familiare malato o la convalescenza dopo un intervento importante, può durare settimane, mesi o persino anni. Spesso, il corpo si adatta a questa condizione e, dopo alcune settimane, diventa più semplice riprendere la routine del digiuno.
CONSIGLI PER GESTIRE LO STRESS
Non è consigliabile forzarsi a digiunare durante periodi di stress estremo. È invece più utile adottare strategie per limitare gli effetti negativi dello stress sul corpo. Una buona alternativa al digiuno tradizionale è il “digiuno a grassi”, che aiuta a mantenere sotto controllo l’appetito, i livelli di zucchero nel sangue e il peso corporeo. Se non è possibile controllare cosa si mangia, si può almeno cercare di regolare i momenti in cui si consuma il cibo, limitandosi a due o tre pasti al giorno ed evitando di mangiucchiare tra un pasto e l’altro o prima di dormire.
Un altro metodo efficace per ridurre lo stress è la respirazione profonda. Nei momenti di maggiore tensione, prendersi una pausa per sedersi, chiudere gli occhi e respirare profondamente per dieci volte può aiutare a ritrovare la calma. Anche la meditazione può essere utile: applicazioni come Headspace o Calm offrono esercizi guidati per rilassare il sistema nervoso. L’attività fisica è un altro valido strumento per combattere lo stress. Andare in palestra, praticare yoga o anche solo fare una passeggiata può contribuire al rilascio di endorfine, migliorando il benessere generale.
PUNTI CHIAVE
Lo stress può essere sia emotivo che fisico e in entrambi i casi ha un impatto significativo sul corpo. Può derivare da situazioni sia negative che positive e può manifestarsi in forma acuta o cronica. Lo stress fisico, come la convalescenza da un’operazione o un’infezione, provoca una risposta ormonale simile a quella dello stress emotivo, influenzando la perdita di peso, i livelli di zucchero nel sangue e il metabolismo. Lo stress acuto porta solitamente a una breve deviazione dalla routine del digiuno, mentre lo stress cronico può prolungare questa interruzione per settimane, fino a quando il corpo non si abitua alla nuova condizione.
Per gestire al meglio lo stress e minimizzarne gli effetti sul digiuno, è possibile adottare diverse strategie, come il digiuno a grassi, la regolazione dei pasti, la respirazione profonda, la meditazione e l’attività fisica. Imparare a gestire lo stress è fondamentale per mantenere uno stile di vita sano e ottenere risultati ottimali con il digiuno.
Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.