Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito lunedì che l’Ucraina ha bisogno di solide garanzie di sicurezza per raggiungere una «pace reale e giusta» e porre fine alla guerra con la Russia.
Nel suo discorso, Zelensky ha sottolineato l’urgente necessità di sforzi diplomatici congiunti verso degli “impegni di sicurezza” per impedire alla Russia di prolungare ulteriormente il conflitto. Le sue dichiarazioni sono arrivate dopo incontri di alto livello con la leadership ucraina, durante i quali i funzionari hanno analizzato i piani per gli aiuti militari, i contratti di difesa e le strategie per garantire la sicurezza a lungo termine del Paese. Secondo Zelensky, l’obiettivo primario dell’Ucraina è mantenere le posizioni sul campo di battaglia, creando al contempo le condizioni diplomatiche per una pace duratura.
«Lo scenario di base è mantenere le posizioni e creare le condizioni per una diplomazia adeguata, per porre fine il prima possibile a questa guerra con una pace dignitosa. Abbiamo bisogno di pace, di una pace reale e giusta, non di una guerra senza fine» ha dichiarato. «E abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza».
Zelensky ha affermato che la mancanza di garanzie di sicurezza per l’Ucraina ha permesso alla Russia di occupare la Crimea e di scatenare la guerra nel Donbass 11 anni fa, facilitando successivamente l’invasione su larga scala da parte di Mosca. Ha aggiunto che l’assenza continuativa di tali garanzie sta permettendo alla guerra di proseguire: «Poiché non esistono ancora garanzie di sicurezza definite, è la Russia che sta mantenendo in vita questa guerra» ha detto «L’intero mondo lo vede, l’intero mondo lo riconosce».
La richiesta di garanzie di sicurezza da parte dell’Ucraina è diventata un tema centrale nei negoziati diplomatici con gli alleati occidentali, in particolare nei colloqui con gli Stati Uniti. Queste discussioni sono emerse con forza dopo un controverso incontro del 28 febbraio alla Casa Bianca tra Zelensky e il presidente Donald Trump. L’incontro, inizialmente destinato a finalizzare un accordo di cooperazione economica che avrebbe garantito agli Stati Uniti l’accesso ai minerali rari dell’Ucraina in cambio di un continuo sostegno militare, si è trasformato in un acceso confronto sul percorso per porre fine alla guerra.
Dopo i colloqui falliti a Washington, Zelensky si è recato a Londra per un vertice d’emergenza convocato dal primo ministro britannico Keir Starmer per rafforzare il sostegno europeo all’Ucraina. In un contesto di incertezza sul futuro aiuto statunitense, Starmer ha esortato l’Europa ad assumere un ruolo più attivo nella difesa dell’Ucraina, proponendo la formazione di una «coalizione dei volenterosi» per fornire garanzie di sicurezza al paese. Zelensky ha espresso gratitudine per il sostegno europeo ma ha affermato che un accordo di pace «è ancora molto lontano».
Trump ha manifestato delusione per le dichiarazioni di Zelensky, in particolare per la sua affermazione secondo cui la pace rimane un obiettivo distante. In un post su Truth, Trump ha criticato la posizione del presidente ucraino definendola controproducente e suggerendo che l’Ucraina non voglia davvero perseguire la pace con la Russia finché avrà il sostegno degli Stati Uniti. Successivamente, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha ribadito che, a suo avviso, Zelensky non vuole raggiungere un accordo di pace. E ha aggiunto che crede che, proprio per questo, i giorni del leader ucraino alla presidenza siano contati.