Trump sospende gli aiuti all’Ucraina

di Redazione ETI/Nathan Worcester
4 Marzo 2025 12:44 Aggiornato: 4 Marzo 2025 12:44

Gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti all’Ucraina: «il presidente è stato chiaro sul fatto che è concentrato sulla pace. Abbiamo bisogno che i nostri partner siano impegnati nello stesso obiettivo. Stiamo sospendendo e riesaminando i nostri aiuti per garantire che contribuiscano a una soluzione» ha affermato un funzionario della Casa Bianca.

Da quando nel 2022 è scoppiato il conflitto tra Russia e Ucraina, gli Stati Uniti hanno inviato almeno 175 miliardi di dollari in aiuti, inclusi fondi e attrezzature militari, per sostenere gli sforzi di difesa ucraini. La sospensione degli aiuti arriva pochi giorni dopo lo scontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente Donald Trump nello Studio Ovale, che ha portato al fallimento di un accordo economico tra Stati Uniti e Ucraina.

«io penso solo che [Zelensky, ndr] dovrebbe essere più riconoscente, perché questo Paese è stato al suo fianco in ogni situazione», ha dichiarato Trump lunedì alla Casa Bianca «Abbiamo dato loro molto più dell’Europa. E l’Europa avrebbe dovuto dare più di noi». Alla domanda se gli aiuti sarebbero stati tagliati, Trump ha evitato di rispondere direttamente, affermando che, se avesse fornito una risposta, «potrei tornare nello Studio Ovale e scoprire che la risposta è già obsoleta». Ore dopo, la Casa Bianca ha confermato la sospensione e la revisione degli aiuti statunitensi all’Ucraina.

In un’intervista del 3 marzo con Sean Hannity, il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che Trump sa che «la migliore garanzia di sicurezza» per l’Ucraina contro una possibile futura invasione russa è garantire agli americani un ritorno economico nel futuro dell’Ucraina: «L’unico percorso realistico per arrivare a una soluzione è quello del presidente Trump» ha detto Vance «Incoraggiamo sia il presidente Zelensky che il presidente Putin a seguire quella strada».

«Lo scenario di base è mantenere le posizioni e creare le condizioni per una diplomazia adeguata, per porre fine a questa guerra il prima possibile con una pace dignitosa. Abbiamo bisogno della pace, una pace reale e giusta, non di una guerra senza fine» ha dichiarato Zelensky mercoledì in un discorso alla nazione: «E abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza». Ha attribuito la responsabilità del conflitto in corso alla Russia: «Poiché non ci sono ancora garanzie di sicurezza definite, è la Russia che sta prolungando questa guerra» ha poi rimarcato Zelensky, che dopo il vertice organizzato il 2 marzo ha detto ai giornalisti che la fine della guerra è ancora «molto lontana».

Trump continua a respingere la linea di Zelensky definendola pericolosa: «Questa è la peggiore dichiarazione che Zelensky potesse fare, e l’America non la tollererà ancora per molto» ha scritto Trump sul Truth «È quello che ho sempre detto: quest’uomo non vuole la pace finché ha il sostegno dell’America».

Zelensky ha risposto con una dichiarazione conciliatoria, invocando una soluzione: «Continuiamo il nostro lavoro con i partner. Abbiamo già avuto colloqui e presto ci saranno altri passi» ha scritto lunedì su X «È molto importante che la nostra diplomazia sia veramente concreta per porre fine a questa guerra il prima possibile. La pace è necessaria» ma, dice Zelensky, «abbiamo bisogno di una pace reale. E gli ucraini la vogliono più di tutti perché la guerra distrugge le nostre città e i nostri paesi» continua Zelensky «Dobbiamo fermare la guerra e garantire la sicurezza. Stiamo lavorando insieme all’America e ai nostri partner europei e speriamo nel sostegno degli Stati Uniti nel percorso verso la pace».

Intanto le vittime continuano ad aumentare da entrambe le parti: morti e feriti sono ormai centinaia di migliaia.

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