Trump prolunga di un anno le sanzioni alla Russia

di redazione eti/Rex Widerstrom
2 Marzo 2025 16:31 Aggiornato: 2 Marzo 2025 16:31

Trump ha esteso per un anno una serie di sanzioni contro la Russia a causa della sua invasione dell’Ucraina, motivandole col persistere delle minacce russe alla sicurezza nazionale e alla politica estera degli Stati Uniti. Un avviso pubblicato dalla Casa Bianca conferma la continuazione delle misure inizialmente adottate nel 2014 ed estese attraverso molteplici ordini esecutivi nel corso di diverse amministrazioni presidenziali.

L’emergenza nazionale era stata inizialmente dichiarata il 6 marzo 2014 da Barack Obama con l’Ordine Esecutivo 13660, in risposta all’invasione russa della Crimea. L’ordine affermava che le azioni della Russia minavano la sovranità e le istituzioni democratiche dell’Ucraina, rappresentando al contempo una minaccia alla sicurezza nazionale e alla politica estera degli Stati Uniti.
L’Ordine Esecutivo 13660 ha gettato le basi per successive misure che hanno esteso le sanzioni per colpire le autorità russe e i settori chiave dell’economia di Mosca mentre il conflitto si intensificava.

Trump esclude un allentamento delle sanzioni nei confronti della Russia: «Non abbiamo revocato alcuna sanzione a nessun Paese» ha dichiarato Trump ai giornalisti nello Studio Ovale il 25 febbraio scorso, in risposta a una domanda su un possibile alleggerimento delle misure nell’ambito dei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina.

Il giorno successivo, durante una riunione di Gabinetto, ha ribadito la sua posizione, aggiungendo però che le sanzioni contro Mosca verranno eventualmente revocate. Porre fine alla guerra in Ucraina è un obiettivo di massima importanza della politica estera di Trump. Di recente, Trump ha dichiarato di essere impegnato in negoziati seri con Putin, non solo per porre fine al conflitto, ma anche per un potenziale accordo di sviluppo economico tra Stati Uniti e Russia. L’intesa potrebbe garantire agli Stati Uniti l’accesso alle terre rare russe.

Putin, da parte sua, ha espresso apertura a una maggiore cooperazione con Washington, proponendo progetti congiunti di estrazione di risorse, tra cui alluminio, minerali rari e produzione idroelettrica. Il leader russo ha anche suggerito una riduzione reciproca del 50% dei bilanci per la difesa e ha plaudito agli sforzi di Trump per risolvere il conflitto in Ucraina.

 

Consigliati