Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, parlerà al Congresso, il parlamento bicamerale del Paese, per inaugurare le sessioni ordinarie e presentare gli orientamenti legislativi del governo. La cerimonia di apertura comincerà alle 20 (ora locale) e l’inizio del discorso del presidente è previsto intorno alle 21. La seduta sarà presieduta dalla vicepresidente della Repubblica e presidente del Senato, Victoria Villarruel. Ci sarà anche il presidente della Camera dei deputati, Martin Menem. I legislatori peronisti, dell’Unione civica radicale (Ucr) e di altre forze di opposizione hanno annunciato che non saranno presenti. Ci saranno, invece, alcuni governatori.
Il parlamento tornerà a lavorare in modo regolare dopo la sessione straordinaria indetta dal presidente per mandare in porto una serie di provvedimenti ritenuti strategici.
Secondo indiscrezioni dei media, Milei potrebbe annunciare oltre 30 nuovi progetti da sviluppare nei prossimi mesi di governo, riguardanti, tra l’altro, la riorganizzazione dello Stato, l’eliminazione delle misure di “discriminazione positiva” e l’inasprimento delle politiche di sicurezza. Il presidente, inoltre, si soffermerà probabilmente sui risultati finora ottenuti, in particolare sui temi dell’equilibrio fiscale, della lotta all’inflazione e del rilancio dell’economia.
Il governo può in particolare rivendicare l’approvazione della legge che introduce il processo in contumacia. La legge modifica la parte del codice di procedura penale che nega la possibilità di giudicare persone non presenti al processo, nei casi in cui gli indagati siano accusati di reati di lesa umanità, terrorismo e proliferazione di armi di distruzione di massa. Una situazione applicabile «unicamente alle cause con al centro reati commessi nel territorio nazionale, o quando i suoi effetti si verificano in esso o nei luoghi soggetti alla sua giurisdizione, o quando sono commessi all’estero da agenti o dipendenti delle autorità argentine nell’esercizio delle loro funzioni». La riforma è stata pensata soprattutto per poter perseguire i cittadini libanesi e iraniani ritenuti responsabili dell’attentato del 1994 alla sede della Associazione mutualistica israelitica argentina (Amia), costato la vita a 85 persone. Per potersi procedere al giudizio in contumacia sarà necessario che l’imputato, “conoscendo l’esistenza di un processo nei suoi confronti, decide di non presentarsi, non rispondere e non rispettare le richieste dell’autorità giuridica”.
Si è quindi approvata la legge che sospende, per l’anno in corso, l’uso delle primarie per scegliere i candidati alle legislative del prossimo autunno. Il provvedimento, farà sì che il 26 ottobre gli argentini eleggeranno senza passaggi preliminari un terzo dei senatori e la metà dei deputati. Per avere i numeri, pur non avendo la maggioranza, il governo ha rinunciato al piano originale di abolire per sempre le primarie. Una versione della riforma delle “Primarie aperte simultanee e obbligatorie” (Paso) che ha sedotto anche alcuni parlamentari dell’opposizione di centrosinistra. Per l’esecutivo si tratta non solo di azzerare una voce di spesa che comunque andava a ridosso delle casse pubbliche, ma anche di mettere fine a uno strumento sempre più inteso ad anticipare le tendenze elettorali del Paese.
Obbligati a recarsi alle urne, gli argentini possono infatti esprimere un voto all’interno di una delle coalizioni che si presentano: questa sola scelta, prima ancora che il candidato gradito, certifica con buona approssimazione la forza politica che l’elettore intenderà sostenere alle elezioni vere e proprie. Una sorta di “grande sondaggio nazionale” che il governo intende dunque cancellare.
C’è poi la legge della riforma sulla “reiterazione del reato”, coordinato dalla ministra della Sicurezza Patricia Bullrich, il cui obiettivo è quello di aumentare la casistica utile a disporre la carcerazione preventiva, così come a stabilire pene più lunghe per le persone coinvolte in più di un reato. La legge anti-mafia, presentata come ispirata agli strumenti presenti nell’ordinamento italiano, punta ad aumentare le pene per i componenti delle organizzazioni criminali ed è disegnato per incidere sopratutto sulle bande dedite al traffico di stupefacenti, riciclaggio di denaro sporco, estorsione e traffico di esseri umani. Tra i punti salienti della legge c’è quello che elimina le differenze di pene tra i vari componenti della banda criminale, indipendentemente dal ruolo che rivestono.