I cinesi non vogliono più le auto elettriche

di Redazione ETI/Alex Wu
28 Febbraio 2025 17:52 Aggiornato: 1 Marzo 2025 8:23

I dati delle vendite dei principali produttori cinesi di veicoli elettrici sono crollati a gennaio. Secondo gli osservatori, il forte calo è dovuto alla manipolazione dell’economia da parte del regime comunista cinese e a gravi problemi di qualità delle auto.

Il leader del settore, Hongmeng Intelligent Driving, controllato dal colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei, ha registrato un calo del 29,28% rispetto al mese precedente, con 34.987 nuovi veicoli consegnati, secondo i dati di vendita di gennaio pubblicati dalla stampa cinese l’1 febbraio. Xpeng Motors, seconda per vendite mensili con 30.350 veicoli venduti, ha subito un calo del 17,3% rispetto a dicembre. Li Auto ha consegnato 29.927 nuove auto a gennaio, in calo del 48,85% rispetto a dicembre 2024. Il suo posizionamento è sceso al terzo posto, dopo essere stata leader del mercato nel 2024 con vendite annuali superiori a 500mila unità.

Anche altri importanti produttori cinesi di veicoli elettrici hanno subito cali significativi, alcuni addirittura superiori al 50%. Leapmotor ha registrato un calo del 40,8% rispetto al mese precedente, con 25.170 nuove auto vendute; Xiaomi Auto ha consegnato oltre 20mila veicoli, con un calo mensile del 20%; Nio ha venduto 13.863 auto, registrando un crollo del 55,5%.

Xpeng Motors e Nio hanno registrato perdite sin dallo scorso anno. He Xiaopeng, Ad di Xpeng Motors, ha dichiarato lo scorso dicembre che il 2024 è stato il primo anno in cui i marchi cinesi di veicoli elettrici sono entrati nel «bagno di sangue» della concorrenza, definendolo «il primo anno del round di eliminazione». Li Xiang, Ad di Li Auto, ha affermato che il 2025 segnerà un punto di svolta per il mercato cinese degli veicoli elettrici.

L’INDICE DI ALLERTA SULLE SCORTE VEICOLARI RAGGIUNGE IL 62,3%

L’”Indice di allerta” sulle scorte dei veicoli pubblicato dall’Associazione cinese dei concessionari automobilistici (Cada) per gennaio ha registrato un valore del 62,3%, in aumento del 2,4% su base annua e del 12,1% su base mensile, indicando che il settore è in recessione.

Secondo un sondaggio di Cada, il 77,7% dei concessionari ritiene che il mercato automobilistico cinese di gennaio non abbia soddisfatto le aspettative, e il volume di vendita delle auto passeggeri a gennaio ha raggiunto solo i due terzi di quello registrato a dicembre.

Secondo l’economista taiwanese Edward Huang, gli ultimi dati mostrano che la domanda di veicoli elettrici in Cina quest’anno dovrebbe essere più debole rispetto al 2024: «L’economia cinese è in grave difficoltà, quindi i consumatori non possono permettersi di spendere di più per acquistare nuovi veicoli elettrici. Molti ritengono che i prezzi degli veicoli elettrici possano calare in futuro, soprattutto a causa della feroce concorrenza. Tutto questo influisce sulla propensione dei consumatori ad acquistare nuovi veicoli elettrici».

DAZI E SOVRAPRODUZIONE CINESE

L’Unione europea e gli Stati Uniti hanno imposto dazi elevati sui veicoli elettrici cinesi a causa delle pratiche di dumping (ossia di sistematica vendita sottocosto) e dei sussidi che il regime comunista cinese usa per tenere in piedi le aziende cinesi: «Questo potrebbe mettere molta pressione sui produttori cinesi di veicoli elettrici, rendendo difficile esportare i loro prodotti all’estero, il che significa che non avranno sbocchi per assorbire la loro capacità produttiva» continua Huang, «ecco perché alcuni dirigenti di aziende come Xpeng Motors e altri produttori cinesi di automobili affermano che il settore sta entrando in un round di eliminazione diretta».

La stampa del regime cinese ha attribuito il calo a doppia cifra delle vendite di veicoli elettrici a gennaio ai suoi stessi sussidi del 2024: gli incentivi avrebbero spinto a cambiare auto a dicembre, sottraendo così una parte della domanda al 2025. Una dinamica che conosciamo bene anche in Italia, ma  a cui l’economista statunitense Davy J. Wong in questo caso non crede: «L’economia cinese sta colando a picco. Il potere di acquisto dei cinesi è stato gravemente compromesso negli ultimi due-tre anni», e a ogni livello: «dal mercato immobiliare a tutte le altre attività economiche, la situazione attuale in Cina non è affatto positiva. Per acquisti importanti come la macchina, la domanda è bassa perché la gente vuole risparmiare il più possibile».

PROBLEMI DI QUALITÀ

Wong ha affermato che un altro motivo del calo delle vendite degli veicoli elettrici cinesi è la preoccupazione per la loro qualità. Negli ultimi anni, da quando il settore ha iniziato a beneficiare dei sussidi e della “promozione” del regime cinese, sono emersi problemi di qualità che hanno portato a (troppi) incidenti mortali: «Quando i veicoli elettrici cinesi sono arrivati sul mercato, molti li hanno acquistati. Ma dopo tre o cinque anni, i problemi di qualità sono diventati evidenti. Le batterie si danneggiano facilmente, gli incidenti sono frequenti, una semplice collisione può causare un incendio. Molti gravi incidenti stradali sono spesso causati da difetti di fabbricazione, e si trasformano in tragedie. I prezzi dei veicoli elettrici sono artificialmente gonfiati e i costi di riparazione sono altissimi. Pian piano i consumatori stanno capendo che gli veicoli elettrici cinesi faranno risparmiare sul carburante, ma possono costare la vita».

Tutto questo, sommato al fatto che l’intera industria cinese degli veicoli elettrici non si basa su una competizione di mercato, ma sui soldi che il regime dà a piene mani ai produttori, spiega il perché il mercato delle auto elettriche cinesi stia crollando. Ma anche nel resto del mondo non va meglio, e la domanda di veicoli elettrici non è elevata. Eppure il regime comunista continua a produrne in grandi quantità: «L’economia pianificata del regime cinese e la sua struttura economica predatoria non sono cambiate». Non sorprende, quindi, che in Cina il settore auto elettriche vada tanto male: segue semplicemente il  trend (catastrofico) del resto dell’economia panificata dal Pcc.

 

 

 

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