Il fedelissimo di Trump Kash Patel è stato confermato come nuovo direttore dell’Fbi, la polizia federale degli Stati Uniti. Dopo settimane di intense audizioni, il candidato del presidente Trump è stato confermato il 20 febbraio con un margine ristretto di 51 a 49 voti, segno evidente di divisione al Senato.
41 anni, nato a Garden City, New York da genitori indiani, Patel è avvocato ed è entrato al ministero della Giustizia nel 2014, nella Divisione per la Sicurezza Nazionale come collegamento legale con il Comando per le Operazioni Speciali Congiunte, dove si è occupato di processi per terrorismo.
Nel 2017, Patel ha lavorato come consulente per la Commissione Intelligence della Camera con l’allora presidente Devin Nunes (R-Calif.), indagando sulla a dir poco controversa indagine dell’Fbi chiamata “Crossfire Hurricane”, un’indagine di controspionaggio sulla collusione tra Trump e la Russia durante le elezioni presidenziali del 2016 (“collusione” che, dopo anni, si è scoperto non essere mai esistita, ed essere frutto di un’operazione di diffamazione pianificata a tavolino e posta in essere da oppositori del neoeletto presidente Trump).
Nel 2019, è diventato direttore per l’antiterrorismo nel Consiglio per la Sicurezza Nazionale, prima di diventare vice del direttore dell’Intelligence nazionale ad interim Richard Grenell. Successivamente, è stato capo di Gabinetto del ministro della Difesa ad interim Christopher Miller fino al 2021.
Kash Patel ha confermato su X di essere onorato di diventare il nono direttore dell’Fbi, promettendo di ripristinarne l’integrità, dopo che l’agenzia è stata coinvolta in numerose operazioni controverse negli ultimi anni: «Gli americani meritano un’Fbi trasparente, responsabile e impegnata per la giustizia». Patel ha criticato aspramente la precedente gestione dell’agenzia, accusandola di essere profondamente politicizzata e promettendo di riformarla. Ovvio quindi che i senatori democratici abbiano votato compatti contro di lui. Le senatrici Lisa Murkowski (R-Alaska) e Susan Collins (R-Maine) si sono unite ai Democratici nel votare contro la nomina di Patel.
Patel promette di rifondare e di restituire prestigio, serietà e credibilità alla polizia federale degli Stati Uniti: «Non ci sarà politicizzazione nell’Fbi. Non ci saranno azioni ritorsive da parte di nessun membro dell’Fbi nel caso in cui io venga confermato come direttore dell’Fbi», aveva dichiarato Patel durante un’udienza di conferma della Commissione giustizia del Senato il 30 gennaio.
Il vice direttore dell’Fbi, sarà con ogni probabilità il noto commentatore di Fox News ed ex agente del Secret Service Dan Bongino.