L’Unione Europea punta a importare più gas anche dagli Stati Uniti per colmare il vuoto delle forniture russe, ha dichiarato venerdì il commissario europeo per l’Energia. Bruxelles prevede inoltre di combinare questo sforzo con un’espansione più rapida delle energie rinnovabili, al fine di ridurre la propria dipendenza complessiva dal gas naturale liquefatto. L’Ue si è impegnata a eliminare completamente il gas russo entro il 2027, come parte della sua risposta all’invasione russa dell’Ucraina nel 2022. Ma, sebbene le forniture di gas via gasdotto dalla Federazione Russa siano crollate, l’Ue ha aumentato le importazioni di Gnl da Mosca lo scorso anno.
«Invece di usare i soldi dei contribuenti, i soldi dei cittadini, per pagare il gas il cui ricavato finisce nella cassa di guerra di Putin, dobbiamo assicurarci di produrre la nostra energia», ha dichiarato il commissario europeo per l’Energia, Dan Jorgensen, in una conferenza stampa, che ha aggiunto che Bruxelles sta preparando modifiche alle normative sui permessi per accelerare la costruzione di impianti per le energie rinnovabili. Secondo l’attuale normativa dell’Ue, i contratti di fornitura di gas in Europa devono terminare entro il 2049, in linea con l’obiettivo “net zero” di emissioni di anidride carbonica entro il 2050.
Per i settori industriali e il riscaldamento domestico in cui il gas non può essere rapidamente sostituito dall’elettricità, ma l’Ue intensificherà gli sforzi per trovare fonti energetiche alternative. «Il mio compito è assicurarmi che questa energia sia economica e non russa», ha detto Jorgensen, «ci sarà ancora bisogno di gas, e per questo dovremo trovare altre fonti oltre alla Russia, il che potrebbe significare anche maggiori importazioni dagli Stati Uniti».
I prezzi di riferimento del gas in Europa hanno raggiunto il massimo degli ultimi due anni la scorsa settimana.
Donald Trump aveva detto all’Ue, prima del suo insediamento, che avrebbe imposto dazi se l’Europa non avesse acquistato più petrolio e gas dagli Stati Uniti.
MISURE CONTRO LA SPECULAZIONE E RIFORMA DEL MERCATO ENERGETICO
Jorgensen ha anche confermato che la Commissione Europea sta lavorando a controlli più severi sul mercato del gas per evitare speculazioni che possano causare picchi di prezzo. La Commissione proporrà la prossima settimana «strumenti finanziari» mirati a scollegare i prezzi al dettaglio dell’elettricità dall’andamento del gas.
All’interno dell’Ue permangono divisioni anche sull’obiettivo dell’Ue di raggiungere la “neutralità” entro il 2050. Il primo ministro polacco Donald Tusk ha chiesto una revisione del Green Deal europeo, avvertendo che l’alto costo dell’energia potrebbe «far cadere governi molti democratici».