È netta la bocciatura da parte dell’Associazione Ncc Italia del Dpcm sulle piattaforme tecnologiche di intermediazione tra domanda e offerta di autoservizi pubblici non di linea (Taxi-Ncc). L’associazione a tutela degli autisti di Noleggio con conducente – si legge in un comunicato – ha notificato ieri, 20 febbraio, alla Commissione europea le proprie osservazioni nell’ambito della procedura Tris 2025/0085/IT inerente all’eventuale approvazione del Dpcm.
Rilevando immediatamente come il legislatore italiano abbia inserito «illogiche e arbitrarie discriminazioni» tra operatori taxi e Ncc, «manifestamente illegittime e in contrasto con qualunque principio comunitario e costituzionale», l’Associazione Ncc Italia ha espresso una netta bocciatura sul decreto.
Nel Dpcm, infatti, sono stati previsti «i soliti cavilli volti a comprimere e limitare l’attività del noleggio con conducente, già presenti nel decreto interministeriale 226/2024 sul foglio di servizio elettronico, sospeso dal Tar Lazio-Roma e sub iudice del Consiglio di Stato», dichiara il presidente Luca Notarbartolo, esprimendo tutta la propria contrarietà al nuovo Dpcm che non fa altro «che violare la libera concorrenza tra Taxi e Ncc, introducendo illogiche e arbitrarie limitazioni tra operatori ed ha invitato la Commissione Europea a esprimere parere totalmente negativo in merito al decreto della presidenza del Consiglio dei ministri».
Se nei prossimi mesi, sia il Consiglio di Stato che la Commissione europea dovessero dare ragione al Noleggio con conducente, «leso dall’azione discriminatoria del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Associazione Ncc Italia chiederà a gran voce le dimissioni del ministro Matteo Salvini e del suo entourage», conclude Notarbartolo.