Presentato a Roma primo rapporto su Agroenergie di Confagricoltura ed Enel

di Agenzia Nova
11 Febbraio 2025 15:34 Aggiornato: 11 Febbraio 2025 15:34

Presentato oggi il primo rapporto sulle agroenergie, opportunità e potenzialità, da parte dell’Osservatorio Agroenergia a Palazzo della Valle, a Roma. Il documento, elaborato da Confagricoltura, insieme al sostegno di Enel, propone una fotografia del quadro esistente in Italia e un’analisi delle prospettive di sviluppo da qui al 2030. In particolare, si stima che l’energia rinnovabile prodotta in agricoltura al 2030 si attesterà al dieci per cento del totale (22 per cento se si includono tutti i terreni, anche non di aziende agricole).

I dati sono stati raccolti da un gruppo di lavoro di Ey, basandosi su database pubblici, report di mercato e interlocutori esperti di mercato e un campione di 400 aziende agricole di medie-grandi dimensioni sul territorio italiano. «Le imprese agricole che investono in agroenergie hanno migliorato le performance nella produzione primaria», ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, aggiungendo che da quest’anno l’Osservatorio diverrà stabile. Il contributo dell’agricoltura alla produzione di energia rinnovabile elettrica del Paese si attesta all’11 per cento: un traguardo raggiunto attraverso 48 mila impianti e una capacità installata pari a cinque Gigawatt (Gw), con una produzione di 13 Terawattora.

Si tratta di un traguardo notevole, che presenta margini di crescita. Il direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta, ha sottolineato l’attiva partecipazione nel settore: «L’agricoltura è un settore strategico per la decarbonizzazione ed Enel si pone come partner tecnologico con le proprie competenze e soluzioni innovative, abilitando la trasformazione delle aziende agricole» ha dichiarato. La capacità installata delle fonti rinnovabili target dell’Osservatorio – bioenergie, idroelettrico, fotovoltaico – nel 2023, supera i 57 Gw e risulta dislocata principalmente nella Pianura Padana (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte). Nel 2026, inoltre, il Piano nazionale di ripresa e resilienza giungerà a termine e sarà necessario tracciare nuove traiettorie. All’evento di lancio, oggi a palazzo della Valle, è intervenuto anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha dichiarato l’importanza della sinergia tra il comparto agricolo e quello energetico, utile al Paese: «L’agricoltura è sempre stata centrale nella produzione energetica e deve tornare a esserlo», ha sottolineato.

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