Le elezioni dello scorso novembre negli Stati Uniti, culminate nella rielezione del presidente Donald Trump, hanno fatto emergere una gravissima crisi di consensi e rappresentanza del Partito democratico. Lo ha dichiarato al quotidiano Wall Street Journal Adam Frisch, ex candidato del Partito democratico alla Camera per il Colorado, secondo cui ad oggi il partito può dire di rappresentare appena «venti grandi città, Aspen e Martha’s Vineyard. Questo è ciò che resta del Partito democratico, e non sono sicuro che queste grandi città sperimentino la versione migliore del nostro partito».
Frisch ha perso l’elezione per un seggio alla Camera lo scorso novembre contro il repubblicano Jeff Hurd. Se eletto, avrebbe rappresentato l’area delle Montagne Rocciose che include Aspen, una ricca località sciistica frequentata da celebrità di orientamento progressista tutto l’anno, così come l’isola di Martha’s Vineyard, nel Massachusetts.
I Democratici cercano da mesi di analizzare le ragioni della dura sconfitta subita lo scorso novembre, e di elaborare un nuovo messaggio politico. Il partito ha recentemente eletto una nuova leadership: Ken Martin è stato scelto come leader del Comitato nazionale democratico, mentre David Hogg è stato nominato vicepresidente. Martin e Hogg affrontano una sfida impegnativa, poiché recenti sondaggi mostrano che l’opinione pubblica statunitense ha una visione marcatamente negativa del partito.