Sono almeno 60 le vittime palestinesi nelle ultime 24 ore a Gaza a causa dei raid israeliani. Lo riferisce Al Arabiya, citando fonti mediche del ministero della Sanità palestinese, controllato da Hamas. I bombardamenti si sono concentrati nelle città di Khan Younis, Rafah e nei quartieri orientali di Gaza City, mentre l’esercito israeliano ha avviato un’operazione terrestre nel distretto di Shujayea. L’espansione dell’offensiva ha causato nuovi sfollamenti: migliaia di persone hanno lasciato le proprie abitazioni in cerca di rifugio in zone centrali e occidentali.
L’Unrwa ha segnalato lo sfollamento forzato di 142 mila persone tra il 18 e il 23 marzo. Il totale dei profughi interni a Gaza ha superato 1,9 milioni dall’inizio del conflitto. L’Unicef stima che almeno 100 bambini siano uccisi o feriti ogni giorno, mentre il numero complessivo di minori morti supererebbe quota 15 mila. Nel frattempo, secondo fonti israeliane citate da Al Arabiya, l’Egitto ha presentato una nuova proposta di mediazione tra Hamas e Israele. Il piano prevede un cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri. Hamas ha dichiarato che metà degli ostaggi israeliani si trova in aree che Israele ha chiesto di evacuare.
Il movimento islamista palestinese ha rifiutato di spostare i prigionieri, considerandolo un rischio eccessivo, e ha accusato Israele della loro eventuale morte. Intanto, secondo il Wall Street Journal, Israele prepara un’offensiva di terra prolungata per eliminare le ultime roccaforti di Hamas nella Striscia.
