Taiwan non imporrà dazi commerciali reciproci contro gli Stati Uniti e rimuoverà le barriere commerciali «per rendere più fluide le negoziazioni commerciali» con Washington. Lo ha dichiarato oggi il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, spiegando che il suo governo «non ha intenzione di adottare ritorsioni doganali» e che «non ci saranno cambiamenti negli impegni di investimento delle imprese negli Stati Uniti finché saranno nell’interesse nazionale».
Lai si è espresso nel quadro di un incontro con i dirigenti di piccole e medie imprese presso la sua residenza, durante il quale ha ammesso che l’economia dell’isola avrebbe inevitabilmente avuto difficoltà a gestire i dazi, ma che pensava che l’impatto potesse essere ridotto al minimo. Il presidente ha anche annunciato che gli investimenti in programma negli Stati Uniti non saranno rivisti, ma che al contrario Taipei prevede di implementarli. «In futuro, oltre all’aumento degli investimenti della Tsmc, anche altri settori come l’elettronica, l’informazione e le comunicazioni, la petrolchimica e il gas naturale saranno in grado di aumentare gli investimenti negli Stati Uniti e approfondire la cooperazione industriale tra Taiwan e Stati Uniti».
