Xi Jinping piace alla Clinton

Hillary Clinton apprezza Xi Jinping. Così almeno si deduce da conversazioni private ed e-mail che Wikileaks ha pubblicato di recente: la Clinton avrebbe infatti affermato che Xi Jinping è molto meglio del suo predecessore e costituisce «una buona notizia» per gli Stati Uniti, specialmente per quanto riguarda la sua capacità di mantenere il controllo dell’esercito e di confrontarsi con il regime totalitario della Corea del Nord. Alcuni mesi dopo che Xi ha preso il potere nel 2012, inoltre, la Clinton ha descritto il nuovo segretario generale come un politico «più sofisticato ed efficace» rispetto al predecessore Hu Jintao.

In un’e-mail intercettata dall’account gmail di John Podesta, capo della sua campagna presidenziale, si legge: «È qualcuno che per lo meno ti lascia l’impressione che sia ben navigato, una persona che se ne intende di politica. Lo dico come complimento, perché sa capire le diverse pressioni e le diverse fasce di pubblico con cui deve avere a che fare sia internamente, che esternamente». L’atteggiamento del candidato alle presidenziali a porte chiuse contrasta chiaramente con la sua presa di posizione ufficiale; infatti nel 2015 quando Xi ha tenuto un discorso per promuovere i diritti delle donne, la signora Clinton lo aveva definito «sfacciato» a causa di cinque donne tenute in carcere per il loro attivismo femminista.

La Clinton, che era presente in vari incontri diplomatici Usa-Cina in vent’anni di carriera, ha dichiarato che la capacità di Xi di «affermare la sua autorità» sulle forze armate cinesi e sul Partito Comunista costituisce un cambiamento positivo, così come lo sono state le riforme economiche e sociali: «Ha stabilito un piano di riforme economiche, alcune delle quali di vasta portata, insieme ad altre riforme sociali, come… è noto… la fine, almeno parziale, della politica del figlio unico». Nel 2015 le autorità cinesi hanno modificato le norme della politica del figlio unico, che è in vigore da trent’anni, concendendo la possibilità di avere due figli.

LA PIÙ GRANDE PREOCCUPAZIONE

In un discorso privato del novembre 2013, tenuto presso la società finanziaria ‘Cme Group’, la Clinton ha affermato che Xi «ha consolidato il suo potere sull’esercito e sul Partito Comunista Cinese abbastanza rapidamente». Infatti ha precisato che una delle maggiori preoccupazioni tra il 2008 e il 2012 era stata la capacità dell’esercito di agire in maniera indipendente e influenzare la politica estera cinese. Ha portato l’esempio di come esso stasse collaborando con il regime del dittatore Kim della Corea del Nord per creare un arsenale nucleare e ha espresso la convinzione che il ruolo di controllo di Xi sull’esercito possa aiutare a tenere sotto controllo il sistema dittatoriale cinese. Ha concluso dicendo: «Il presidente Xi sta facendo molto di più per cercare di affermare la sua autorità e penso che sia una buona notizia».

Hu Jintao, che era stato il precedente segretario generale del Partito Comunista Cinese, per molti aspetti era sempre rimasto un pari grado rispetto agli altri sei membri del Comitato Permanente del Politburo di cui faceva parte; non gli è stato mai concesso il titolo di vero e proprio leader del partito, che i suoi predecessori si erano invece conquistati; al contrario, durante il periodo di Hu, era il suo predecessore, l’ex leader Jiang Zemin, ad influenzare le scelte politiche del regime, grazie un manipolo di suoi protetti dislocati nei centri dirigenziali più importanti del paese.

L’esercito e le industrie statali, in quanto istituzioni potenti e rispettate, guidate dal partito, sotto l’influenza di Jiang hanno preso una strada particolarmente deviata, che le ha portate a diventare canali preferenziali per gli affari illeciti. La Clinton ha precisato: «Hu Jintao, a differenza di Jiang, non ha mai realmente preso il potere né avuto autorità sull’esercito».

Invece quando Xi ha preso il potere, ha eluso politici e fazioni rivali, arrestato e punito migliaia di funzionari corrotti, tra cui molti di coloro che dovevano la loro ascesa ai legami con Jiang.

Quest’anno centinaia di funzionari del Partito nella provincia confinante con la Corea del Nord sono stati licenziati per corruzione. Tra di loro figura anche una donna d’affari accusata dalle autorità statunitensi di aver venduto al regime di Kim, che era sotto embargo, il materiale necessario all’arricchimento dell’uranio, che serve per la produzione di testate nucleari.

 

Articolo in inglese: Hillary Clinton Allegedly Praised Chinese Leader Xi Jinping as ‘Good News’ in Leaked Speeches

 

Traduzione di Fabio Cotroneo

 
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