WikiTribune, la nuova ‘Wiki’ anti bufale

Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, ha dato inizio a un nuovo progetto contro le cosiddette ‘fake news’ su internet: si chiama WikiTribune e pubblicherà solo «articoli frutto di una ricerca accurata».

Come per l’enciclopedia online di cui Wales è tra i fondatori, ogni utente di internet potrà contribuire alla nuova piattaforma, e in particolare dovrà contribuire ad assicurare «la correttezza dei contributi».
Secondo il sito di WikiTribune, consultato martedì, gli articoli dovranno essere «basati sui fatti e «avere un impatto reale sugli eventi locali e globali». In armonia con il cosiddetto ‘principio Wiki’, la piattaforma sarà accessibile in modo «completamente gratuito» ma conterrà anche pubblicità.

Sempre secondo il modello Wikipedia, gli articoli potranno essere modificati e completati da altri utenti. Una delle differenze è che questo non sarà possibile per tutti gli articoli. «WikiTribune» si baserà su principi del «giornalismo professionale ed etico», afferma la piattaforma. Per raggiungere questo obiettivo, i vari impiegati volontari «proteggeranno e miglioreranno» gli articoli.

Tuttavia per la piattaforma lavoreranno anche dieci giornalisti professionisti, che, assieme alla rete di WikiTribune, controlleranno la «correttezza fattuale» degli articoli. Inoltre la nuova piattaforma sarà dotata di un organo consultivo, tra i cui membri ci sarà il noto professore e giornalista americano Jeff Jarvis.

LA CENSURA IN WIKIPEDIA

L’influente piattaforma enciclopedica Wikipedia, ha anche un ‘lato oscuro’: secondo il giornalista Ken Jebsen, spesso alcuni articoli citano delle tesi date per «scientificamente provate», ma in realtà «Wikipedia è una piccola cella circondata da gruppi di esperti sovversivi, che vengono anche finanziati da personaggi strani», con interessi di stampo geopolitico che producono «notizie false e calunniano», secondo Jebsen, le cui affermazioni si basano sulle ricerche di due giornalisti d’inchiesta tedeschi, Markus Fiedler e Frank Michael Speer, che hanno esaminato Wikipedia da vicino, scoprendo aspetti alquanto interessanti per poi esporli in due documentari in lingua tedesca.

Per approfondire:

Articolo in tedesco: Wikipedia-Gründer startet Plattform gegen Fake-News – Doch Recherchen zeigen: Wikipedia selbst zensiert Beiträge massiv

Traduzione di Vincenzo Cassano

 
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