Il mistero del Grande Attrattore

Da tempo gli astronomi sanno che la Via Lattea si muove verso la costellazione del Centauro e a una velocità di almeno 2,25 milioni di chilometri l’ora, secondo le osservazioni dell’Istituto di Astronomia dell’Università dell’Hawaii. Il motivo di questo movimento rimane ancora un mistero e quest’anomalia viene chiamata Grande Attrattore.

L’Istituto di Astronomia dell’Università dell’Hawaii ha spiegato in un comunicato che «il Grande Attrattore è noto come un superammasso, ossia un gruppo di ammassi di galassie, ed è stato stimato che contenga una massa di materia superiore a dieci milioni di miliardi di quella del Sole». Si crede che la concentrazione maggiore di galassie si trovi nell’ammasso del Regolo (ACO 3627), chiamato anche Norma, che raggruppa innumerevoli galassie a solo 220 milioni di anni luce di distanza, in direzione della costellazione dell’Hidra. Regolo è un ammasso che presenta numerose galassie in questa zona di grossa concentrazione, e per questo motivo esercita una forte attrazione gravitazionale sulla Via Lattea.

«Il Grande Attrattore è difficile da osservare a lunghezze d’onda ottiche, anche perché la Via Lattea illumina (con le sue numerose stelle) e allo stesso tempo oscura (con la polvere) molti oggetti dietro di sé. Gli astronomi conoscono molti trucchi per superare il problema, come le osservazioni a raggi infrarossi o radio, ma la regione dietro il centro della Via Lattea, dove la polvere è più spessa, rimane un mistero», si legge su spacetelescope.org, il sito dell’Hubble European Space Agency Information Centre, che ha pubblicato la fotografia sottostante.

Numerose stelle (puntini più luminosi) e galassie, in una foto scattata dal telescopio spaziale Hubble. Questa fotografia copre un parte dell’ammasso Norma (Abell 3627), così come una zona densa della Via Lattea. (NASA/ESA Hubble Space Telescope)

Gli astronomi ritengono che la foto pubblicata dall’Hubble European Space Agency Information Centre ritragga la zona dove si trova il Grande Attrattore. «La zona catturata dall’Hubble si trova al confine tra le costellazioni del Triangolo Australe e di Norma (detta anche Regolo). Comprende buona parte delle galassie dell’ammasso del Regolo (chiamato anche Abell 3627) e parte di una densa area della Via Lattea», si legge spacetelescope.org.

John Peter Huchra, allora docente e astronomo dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics, nel 2007 aveva concluso che ci sono ancora molte domande a cui rispondere, e la questione è molto complessa. Huchra aveva posto alla comunità scientifica alcune domande: «Quanto è lontano il centro osservando i dati dell’ammasso del Regolo? Quali sono le ‘dimensioni’? Come si può definire il suo spessore? (Come si fa a definire lo spessore di qualcosa di sfocato?) Si può stimare la luminosità complessiva? (difficile!) Si può stimare la corsa della densità della galassia tenendo presente il raggio del Grande Attrattore? (Anche questo difficile!) Si può stimare la massa?»

Immagine scattata dallo European Southern Observatoy. La foto copre un campo visivo che spazia tra la costellazione meridionale di Norma e la direzione del Grande Attrattore. (Eso)

Inoltre vicino all’ammasso del Regolo si trova l’ammasso dell’Idra e quello del Centauro, e tutti fanno parte del Superammasso dell’Idra-Centauro. Questo Superammasso appartiene al Superammasso della Vergine, chiamato anche Superammasso Locale. La Via Lattea, il cui diametro è di 100 mila anni luce, fa parte di un Gruppo locale di galassie che si trovano nella zona esterna del Superammasso della Vergine.

Panoramica del cielo nell’infrarosso vicino. La freccia in blu in basso a destra indica il Grade Attrattore, mentre il centro della Via Lattea è indicato dalla lunga freccia bianca. (Wikipedia)

Ma il Grande Attrattore non è l’unico fenomeno di dimensioni cosmiche a sconcertare gli scienziati. Com’è ben noto le galassie si stanno muovendo, ma si stanno allontanando dalla Via Lattea tanto più velocemente quanto più sono distanti. «Una galassia che si trova a cento milioni di anni luce da noi, si allontana a ben sei milioni di chilometri l’ora! – ha esemplificato l’Inaf – Può sembrare che la Via Lattea sia il punto centrale di questa espansione, quello dal cui tutte le galassie si stanno allontanando».

Questo fa pensare che probabilmente ci troviamo al centro dell’universo, ma che sia vero o no, l’Inaf ha spiegato che questo fenomeno avviene perché le galassie si stiano allontanando a seguito della gigantesca esplosione del Big Bang, avvenuta 15-20 miliardi di anni fa. «L’esplosione ha prodotto un’enorme quantità di radiazione, che durante l’espansione si è spostata a lunghezze d’onda sempre maggiori».

Questa radiazione viene chiamata radiazione cosmica di fondo; è osservata a lunghezze d’onda comprese tra 20 cm e 0.5 mm e presenta un massimo d’intensità a circa 1.9 millimetri. «Occupa tutto lo spazio, in ogni direzione, come lo sfondo di un gigantesco affresco», e grazie alla sua rilevazione è possibile capire in che modo la Via Lattea si sta allontanando.

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