Una biosfera più sana per un’umanità migliore

Il corpo umano è fatto per fare degli sforzi e si è evoluto per milioni di anni, prima che arrivassero le automobili, gli ascensori, i Pc e i sistemi comandati a distanza. I veicoli ci permettono di coprire lunghe distanze e di raggiungere qualsiasi luogo molto velocemente, ma sono un pessimo rimedio se usati per fare solo due o tre isolati. Le nostre vite sono più comode ma non necessariamente più sane. È il momento di porre più attenzione all’attività fisica, e di mantenere il corpo in movimento e in forma, diminuendo in questo modo le malattie.

L’esercizio fisico aumenta le possibilità di stare bene ma non è una garanzia. Dobbiamo ancora imparare molte cose su come la genetica e l’ambiente influenzino la nostra salute. Dopo la prima mappatura del genoma umano avvenuta nel 2003, si é pensato che le sequenze del Dna potessero rivelare i segreti delle malattie e accelerare lo sviluppo di adeguati trattamenti; ma, a dispetto dei trilioni di dollari spesi in ricerca, molti tumori sono ancora senza cura e si è scoperto che solo alcune malattie, come la fibrosi cistica, la corea di Huntington e l’anemia, sono legate a un singolo gene.

Molte situazioni patologiche sono infatti il risultato dell’interrelazione tra l’ereditarietà e l’ambiente. Poiché la conoscenza di molti singoli geni aggiunge solo un contributo alla comprensione dei difetti genetici come cancro, problemi cardiaci e demenza, il toccasana per i problemi di salute appare sempre più inafferrabile. Tutto questo, mentre i costi per le cure mostrano segni di stabilizzazione, e nella popolazione l’obesità e la vecchiaia sono in crescita.

La salute è una sorta di gestione del rischio: non possiamo scegliere i genitori, ma c’è qualcosa che possiamo fare quanto ai fattori ereditari delle malattie; escludendo la possibilità di partecipare a un progetto di ingegneria genetica, di tecniche di manipolazione e di correzione dei geni, quello che possiamo fare è influenzare i fattori esterni come la dieta, l’esercizio fisico, le abitudini e l’ambiente.

ARIA, ACQUA E CIBO

Abbiamo bisogno di aria ogni minuto per dare al nostro corpo il ‘carburante’ che verrà trasformato in energia. Inspiriamo fino a riempire due/tre quarti dei nostri polmoni, la restante la parte è occupata dall’umidità; i nostri alveoli sono disposti all’interno dei polmoni insieme a elementi tensioattivi che riducono la tensione superficiale e che permettono cosi alle molecole dell’aria di attaccarsi a questi ultimi, in questo modo l’ossigeno e tutto quello che è stato inalato con il respiro può passare nel sangue. L’anidride carbonica esce poi dal corpo attraverso l’espirazione; i polmoni filtrano qualsiasi cosa ci sia nell’aria. Se si viene privati di aria per tre minuti si può morire.
Ma siamo costretti a vivere in un ambiente con aria inquinata e quindi ci ammaliamo.

Siamo costituiti per il sessanta/settanta per cento di acqua: ogni cellula nel nostro corpo è immersa nell’acqua, che permette le reazioni metaboliche e consente alle molecole di entrare, uscire e muoversi all’interno delle cellule. Perciò quando beviamo immettiamo nel nostro corpo ogni cosa contenuta nell’acqua, dalle molecole dei Ddt, dei Pcb [policlorobifenili, sostanze chimiche usate nell’industria sia alimentari che edile, ndt] fino ad arrivare a virus, batteri e parassiti.

Tutte le cellule che compongono il nostro corpo sono molecole create dalla scomposizione dei vegetali e gli animali di cui nutriamo. Se cospargiamo sulle piante o iniettiamo negli animali che mangiamo sostanze chimiche tossiche, attraverso l’alimentazione introduciamo queste stesse sostanze nel nostro corpo e, talvolta, le passiamo anche alla nostra progenie prima ancora che nasca.

Impieghiamo tanti sforzi e risorse economiche per la ricerca delle cause delle malattie, ma esaminare gli effetti tossici delle migliaia di nuove molecole che ogni anno si producono, è impegnativo e costoso, per cui molte molecole non vengono testate affatto. Spesso esaminando gli effetti delle diverse molecole sulla componente genetica si nota che prese singolarmente sono innocue, ma associate ad altre diventano pericolose. Le ricerche stanno dimostrando che diverse malattie con un’origine genetica, come l’Alzheimer e il Parkinson, vengono innescate dalla esposizione ai pesticidi. Quando consideriamo la grande vastità di sostanze chimiche sparse nell’aria, nell’acqua, nel suolo, è difficile, se non impossibile, predire quali possano interagire l’una con l’altra e quali possano interagire con il nostro corredo genetico e creare problemi di salute.

La nostra salute è legata all’aria, all’acqua e al cibo della terra. Questo vuol dire che dobbiamo tenerli puliti e smettere di scaricare rifiuti tossici. La nostra salute migliora anche con l’esercizio fisico, che dorrebbe essere parte del nostro stile di vita. L’esercizio all’aria aperta è particolarmente salutare. Stare a contatto con la natura è benefico sia per la salute fisica che mentale. Prendersi cura di se stessi e della biosfera ci ripagherà con il miglioramento della salute e della felicità.

 

Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusive del suo autore e non necessariamente riflettono il punto di vista di Epoch Times.

Articolo in inglese: A Healthy Biosphere Means Healthier Humans 

 
Articoli correlati