Trovate tracce di veicoli risalenti a 12 milioni di anni fa

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Sembra che in varie località nel mondo, tra cui Turchia e Spagna, dei veicoli pesanti abbiano lasciato dei solchi pietrificati databili tra i 12 e i 14 milioni di anni fa.

La tesi del dottor Alexander Koltypin, geologo e direttore del Natural Science Research Center dell’Università Internazionale di Ecologia e Politologia di Mosca, è controversa, dal momento che, secondo gli archeologi tradizionali, la civiltà umana sarebbe iniziata solo da migliaia, non milioni di anni. Per non parlare dell’idea di una civiltà preistorica abbastanza avanzata da aver costruito questo tipo di veicoli.

Le tracce delle ruote, spiega Koltypin sul suo sito web, si incrociano con delle faglie formatesi tra il medio e il tardo Miocene (circa 12 o 14 milioni di anni fa) e questo suggerisce che siano più antiche di queste ultime.

A quel tempo il terreno doveva essere umido e morbido, come un’argilla malleabile: i veicoli di grandi dimensioni affondavano quindi nel fango, mentre vi passavano sopra. I solchi di ruote a diverse profondità suggeriscono che con il tempo la zona si sia asciugata e che i veicoli, passando di nuovo in questa zona, non affondassero più come prima. Le vetture erano lunghe come le auto moderne ma le loro ruote erano larghe 23 centimetri.

Secondo Koltypin, gli studi geologici e archeologici che contengono informazioni su questi solchi sono pochi e poco frequenti, soprattutto in lingua inglese. In quei casi, le tracce sono spesso state attribuite a carri trainati da asini o cammelli.
«Non lo accetterò mai – ha scritto riguardo queste spiegazioni – Io mi ricorderò sempre […] dei molti altri abitanti del nostro pianeta che sono stati cancellati dalla nostra Storia».

Wheel ruts in stone, in the Phrygian Valley, Turkey. (Courtesy of Dr. Alexander Koltypin)
Solchi di ruote nella pietra; valle Frigia in Turchia (Per gentile concessione del dottor Alexander Koltypin)
Wheel ruts in stone, in the Phrygian Valley, Turkey. (Courtesy of Dr. Alexander Koltypin)
Solchi di ruote nella pietra nella Valle Frigia, Turchia (Per gentile concessione del dottor Alexander Koltypin)
Wheel ruts in stone, in the Phrygian Valley, Turkey. (Courtesy of Dr. Alexander Koltypin)
Solchi di ruote nella pietra nella Valle Frigia, Turchia (Per gentile concessione del dottor Alexander Koltypin)

Koltypin sostiene che dei solchi talmente profondi non avrebbero potuto essere prodotti da veicoli leggeri o carri, ma solo da mezzi molto più pesanti.

Il geologo ha condotto numerosi studi sul campo in varie località e ha pubblicato molti studi sulla geologia locale. Ha ipotizzato che l’esistenza di una rete di strade in tutta l’area bagnata dal Mediterraneo oltre 12 milioni di anni fa.
Questa rete viaria sarebbe stata utilizzata da persone che costruirono città sotterranee come quella in Cappadocia, in Turchia, che secondo Koltypin sono molto più antiche di quanto sostiene l’archeologia tradizionale.
I solchi pietrificati sono stati trovati a Malta, in Italia, in Kazakistan, in Francia e in Nord America.
Uno dei siti principali si trova vicino Sofca, sempre in Turchia, lì le piste coprono una superficie che va dai 15 ai 75 chilometri. Un altro sito importante si trova in Cappadocia dove sono state scoperte diverse piste.

Petrified impressions Dr. Alexander Koltypin said were likely left by a building amid the petrified wheel ruts. (Courtesy of Dr. Alexander Koltypin)

Le fondamenta di pietra di un antico edificio in mezzo ai solchi delle ruote nella Valle Frigia, Turchia (Per gentile concessione del dottor Alexander Koltypin)

Gli archeologi tradizionali attribuiscono molti di questi solchi a varie civiltà di diversi periodi. Koltypin invece afferma che non è giusto attribuire strade, solchi e complessi sotterranei identici a diverse epoche e culture. Ritiene invece più logico attribuirle ad una singola civiltà diffusa in un’epoca lontana. Numerosi eventi naturali, come tsunami, eruzioni vulcaniche, inondazioni e disturbi tettonici che hanno lasciato importanti fratture nella Terra, avrebbero spazzato via gran parte dei resti di questa civiltà preistorica avanzata.

Osservando l’impatto che questi eventi hanno avuto sulle formazioni geologiche, Koltypin ha potuto determinare che i solchi e le strade in questione risalgono probabilmente a un periodo precedente a quelle grandi catastrofi. Inoltre, anche i depositi di minerali pesanti che rivestono i solchi, nonché la loro erosione suggeriscono la grande antichità.

La pietrificazione può avvenire in poche centinaia di anni o addirittura in pochi mesi, quindi non basta il fatto che i solchi delle ruote siano pietrificati a suggerire che siano molto antichi. Koltypin sostiene che le altre prove geologiche indicano invece che sono stati tracciati durante il Miocene, milioni di anni fa.

Anche le circostanti città sotterranee, i sistemi di irrigazione, i pozzi, e altri ritrovamenti dovrebbero risalire a milioni di anni fa secondo il geologo russo. Ad ogni modo Koltypin ha concluso il suo studio affermando: «Senza ulteriori studi da parte di grandi gruppi di archeologi, geologi ed esperti antropologi è impossibile stabilire cosa fosse realmente questa civiltà».

Articolo in inglese: 12 Million-Year-Old Vehicle Tracks Found in Stone, Claims Geologist

Traduzione di Francesca Testa

 
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