Crisi economica e violenza domestica

Si sa che i problemi economici possono avere ripercussioni sulla famiglia, ma un recente studio americano suggerisce che vivere durante un periodo di grave recessione economica può aumentare la possibilità per le donne di restare vittime della violenza domestica.

L’impatto che lo stress per la situazione economica ha sulle relazioni uomo-donna, è stato studiato da Princeton e dalle università della Pennsylvania e della California a Berkeley. Lo studio intitolato ‘Intimate Partner Violence in the Great Recession’ è stato pubblicato sulla rivista Demography.

I ricercatori hanno cercato di capire se i problemi economici e un alto tasso di disoccupazione potessero aumentare la possibilità per le madri di trovarsi in una relazione caratterizzata da controllo oppressivo o violenza.

Lo studio rivela che le donne impegnate in una relazione durante la grande crisi economica avvenuta tra il 2007 e il 2009 hanno visto un aumento della violenza nei rapporti di coppia; per le madri che hanno sperimentato perdite economiche in famiglia la possibilità di diventare vittime di violenza domestica è aumentata.

I ricercatori hanno analizzato a diversi livelli uomini con o senza impiego di diverse città, in diversi periodi.

Lo studio intitolato ‘Fragile and Child Wellbeing Study’ ha analizzato i casi di uomini senza lavoro di un area ad alto tasso di disoccupazione (forniti da ‘U.S. Bureau of Labor Statistics’) e hanno dimostrato che gli uomini che perdono il lavoro e il potere economico, diventano più ansiosi e sono più inclini ad aumentare il loro controllo sul partner, talvolta fino al punto da farlo arrivare alla vera e propria prepotenza.

In questo grande studio sono state intervistate circa cinquemila donne che hanno avuto un figlio nelle città più grandi d’America tra il 1998 e il 2000. I genitori dei nuovi nati sono stati intervistati quando i bambini avevano l’età di 1, 3, 5 e 9 anni. L’indagine è stata condotta durante il periodo dell’ultima grande recessione economica, proprio quando l’economia stava colando a picco.

I ricercatori hanno studiato i casi delle madri che hanno vissuto in quel periodo, sia che avessero successivamente cambiato partner sia che non ne avessero più. Nelle interviste sono state fatte domande riguardanti un eventuale comportamento di ‘super controllo’ o addirittura di violenza da parte del partner.
Le domande erano:

  • ha cercato di impedirti di parlare o frequentare i tuoi amici o parenti?
  • ha cercato di impedirti di andare a lavoro o a scuola?
  • si è tenuto, ha chiesto o preso i tuoi soldi?
  • ti ha schiaffeggiata o picchiata?
  • ti ha colpita con pugni o con oggetti che potessero ferirti?
  • ha cercato di costringerti ad avere rapporti sessuali contro la tua volontà?

Lo studio ha riscontrato che i partner uomini che hanno dovuto affrontare la perdita del lavoro o esperienze legate a un qualche fallimento economico, tendono a commettere abusi nei confronti delle proprie compagne.

Anche se non si è mai verificato nulla in precedenza, un fattore che può far scattare la violenza domestica può essere lo stress di vivere un brutto periodo economico, durante il quale gli uomini abbiano perso il lavoro o vivere difficoltà finanziarie.

Sara McLanahan, una delle autrici dello studio spiega: «Sorprendentemente, con il rapido aumento della tasso di disoccupazione (del 50 per cento in più rispetto all’anno prima) in quelle coppie che non hanno avuto esperienze dirette di perdita del lavoro o problemi economici, è aumentato anche il comportamento oppressivo, ma non la violenza. Questo suggerisce che la paura di vivere momenti difficili è un fattore rilevante per quelle coppie». 

Questo schema esemplifica la dinamica psicologica che si attiva: «Perdere il controllo su un aspetto della propria vita, porta gli uomini a compensare aumentando il ‘controllo’ in un altro campo, che in questi casi è la sfera degli affetti».

La recessione economica fa sorgere emozioni di paura e insicurezza che alterano il comportamento delle persone nelle relazioni. Lo studio mostra che è il comportamento di controllo oppressivo a essere più legato alle condizioni economiche, non la violenza.

Gli autori dello studio suggeriscono che la società dovrebbe tenere in considerazione i rischi di violenza nei confronti delle donne nei periodi di crisi economica.

La d.ssa McLanahan afferma inoltre che «Per prima cosa, i professionisti della salute mentale dovrebbero riconoscere che la crisi economica aumenta le probabilità di crescita della violenza domestica tra partner. Secondo che le donne che hanno partner disoccupati sono molto più a rischio violenza di altre. Questo due fattori dovrebbero essere resi noti al grande pubblico durante i periodi di grande crisi economica».

Secondo la National Coalition for Domestic Violence, 4 donne su 10 hanno subito almeno una volta nella loro vita una forma di controllo coercitivo da parte del partner. In una normale giornata, in tutti gli Stati Uniti d’America vengono effettuate più di 20 mila chiamate uniti alle linee di soccorso.

 

Articolo in inglese: Study: The Great Recession Increased Domestic Violence, Controlling Behavior 

 
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