Stati Uniti, la riforma fiscale fa crescere gli utili delle aziende

Il taglio delle tasse ha iniziato a riflettersi nelle proiezioni finanziarie degli analisti di Wall Street.

Le stime degli utili per azione (Eps) per le aziende del S&P 500 sono aumentate del 7 per cento nel 2018, secondo i dati forniti da FactSet. Il più grande aumento da quando, nel 1996, questa società ha iniziato a raccogliere dati.
John Butters, analista senior di FactSet, ha dichiarato: «Gli analisti hanno corretto le proiezioni degli eps per il 2018 principalmente a causa della riduzione dell’aliquota per le società prevista dalla riforma fiscale».

Inoltre un numero record di aziende del S&P 500 hanno pubblicato stime ufficiali positive sugli eps previsti per il 2018. Tra il 31 dicembre e il 15 febbraio, 127 aziende hanno annunciato «stime positive»: più del doppio rispetto alla media degli ultimi dieci anni (49).
Molte public company (società ad azionariato diffuso) pubblicano una stima ufficiale dei guadagni futuri prima che arrivino i risultati concreti. E le stime si dicono ‘positive’ quando le previsioni dell’azienda sono migliori rispetto alla media delle proiezioni diffuse dagli analisti finanziari.

Il maggior numero di stime positive è stato registrato nel settore sanitario, in quello industriale, della tecnologia dell’informazione e in quello dei beni di prima necessità. Secondo FactSet oltre alla riforma fiscale, le stime positive sono da imputare al miglioramento dell’economia globale e al ribassamento del dollaro americano.

Al 16 febbraio l’80 per cento delle aziende del S&P 500 ha pubblicato il bilanci relativi al quarto trimestre del 2017, e nel 75 per cento dei casi i guadagni hanno superato le previsioni, un dato superiore alla media degli ultimi 5 anni.
Inoltre anche gli utili delle società per azioni, che sono un importante catalizzatore del mercato azionario, hanno registrato una crescita in doppia cifra.

Il tasso di crescita (blened) del quarto trimestre del 2017, è superiore del 15,2 per cento rispetto a quello dell’anno precedente, facendo registrare la più forte crescita di utili dal 2011. Inoltre è la terza volta che quest’indicatore va in doppia cifra negli ultimi quattro trimestri.

Il settore energetico si è posizionato in vetta alla classifica, registrando nel quarto trimestre una crescita media del 121 per cento rispetto all’anno precedente.

Si prevede che nei prossimi 12 mesi il rapporto prezzo/guadagno sarà di 17,1, cioè più alto rispetto alla media registrata negli ultimi 5 e 10 anni.

A dicembre Donald Trump ha ratificato la riforma fiscale che è cosi divenuta legge. È stata la più grande operazione di revisione del codice tributario degli ultimi tre decenni. La riforma riduce le aliquote fiscali imponibili alle aziende, dal 35 percento al 21 percento, e cambia il modo in cui il governo tassa le società americane che operano internazionalmente.

Fino al 16 febbraio 355 imprese hanno accolto la riforma fiscale annunciando bonus, aumenti di stipendio o dei contributi pensionistici per i propri dipendenti. Società come Wal-Mart Stores, AT&T, Comcast, American Airlines, BB&T, U.S. Bancorp, e Fiat Chrysler Automobiles hanno annunciato bonus fino a 2.000 dollari per i propri dipendenti.
Finora oltre 3,5 milioni di lavoratori americani hanno beneficiato di bonus o aumenti salariali imputabili al taglio delle tasse.

 

Articolo in inglese: US Tax Reform Boosts Corporate Profits

Traduzione di Marco D’Ippolito

 

 
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