Dopo Shen Yun a Milano, il pubblico: paradisiaco

Tra spettacolarità, tragedie, umorismo e spiritualità – il tutto condito da sublime eleganza – Shen Yun ha stregato il Teatro degli Arcimboldi, per tre giorni riempito fino all’overbooking.

La compagnia di danza tradizionale cinese, con sede a New York, ha sorpreso – tra i tanti – Gilda Gulli, imprenditrice della moda nel settore cerimonie, e store manager dello showroom Carlo Pignatelli: «È stato bellissimo. Veramente quello che avevo sentito che ti immergi in un mondo così da sogno del paradiso è proprio vero». Ad accompagnarla la consulente di medicina estetica Katya Omes, che della cultura tradizionale cinese mostrata nello spettacolo afferma: «È una cultura molto interessante, mi ha sempre affascinato».

Katya Omes (S) e Gilda Gulli (D) (Foto: Marius Iacob)

Shen Yun, che significa ‘la bellezza degli esseri divini che danzano’ porta da subito lo spettatore in un mondo fatato, tra effetti speciali sorprendenti nella loro semplicità, costumi fatti a mano, e ballerini incredibilmente talentuosi.
«Bisogna andare allo spettacolo!» conclude la signora Gulli.

Lo spettacolo ha colpito anche Eduardo Fabricatore, titolare della nota ditta di materassi: «Mi ha sorpreso enormemente – dichiara a caldo – L’abbinamento tra i colori e le scene, non è soltanto una gioia per gli occhi, è una poesia, è uno spettacolo bellissimo».

Eduardo Fabricatore (Foto: NTDTV)

Shen Yun si presenta in effetti come uno spettacolo molto colorato, con costumi fatti a mano che aiutano i ballerini a rappresentare scene tratte dalla storia cinese, sia antica che moderna: «Questi passettini piccoli piccoli, i costumi bellissimi, questi colori fantastici, questo sincronismo totale in tutte le loro cose è impressionante. Dicevo a mio genero che non sembra nemmeno uno spettacolo dal vivo, sembra uno spettacolo visto in televisione, una cosa digitale. Non sembra una cosa vera fatta lì. Quindi è incredibile».

Al signor Fabricatore lo spettacolo è piaciuto talmente tanto, che ha promesso alla moglie di portarla ad assistere una delle prossime tappe del tour europeo.

«E l’ultima cosa che mi è piaciuta – conclude – È che volevo comprare un dvd di questo spettacolo, e mi hanno detto: “No, non esiste. Si vede solo a teatro”. E fanno bene. Bisogna andarlo a vedere, questo è importante».

 
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