Sei esempi di come i ritratti delle donne siano stati manipolati nella storia

Durante la storia i ritratti delle donne sono stati usati per incoraggiare fini politici, sociali e commerciali. Nel Rinascimento le facce, i corpi e i vestiti delle donne erano disegnati attentamente, a volte romanzati per adattarli ai racconti storici ed ai costumi sociali. Talvolta erano destinati a mostrare l’alleanza a una Nazione o a un popolo, o, su scala minore, la ricchezza e la posizione della sua famiglia.

Diamo uno sguardo a sei donne e a come le loro immagini sono state modellate in base al loro quadro politico e sociale. A volte queste donne avevano il potere di elaborare la loro propria immagine pubblica. Altre volte si trovavano intrappolate tra forze opposte, nelle quali identitàetnia e rivalità religiose hanno dettato il modo in cui venivano raffigurate al mondo e ai posteri.

XIANG FEI, ANCHE CONOSCIUTA COME LA ‘CONCUBINA FRAGRANTE’

L’imperatore Qianlong della dinastia cinese Qing aveva molte concubine, ma si dice che la sua preferita fosse Xiang Fei. È stata soprannominata la ‘concubina fragrante’ perché si diceva che avesse un profumo naturale accattivante.

Come Xiang Fei sia diventata la consorte reale resta una controversia. Alcuni dicono che la nativa dell’islamica regione dello Xinjiang sia stata catturata e portata con la forza presso la capitale durante le espansioni territoriali dell’imperatore verso Ovest. Altri dicono che fosse andata volentieri e che amasse davvero l’imperatore, e che lui stravedeva per lei, arricchendola con gioielli e doni e che cercava di colmare la sua nostalgia come meglio poteva.

Il mistero sulla sua vera relazione con l’imperatore, così come sulla causa della sua morte (suicidio, assassinio) e sulla sepoltura (non nella sua patria) ha guadagnato un significato in luce della persecuzione attuale degli Uiguri sotto il regime comunista di Pechino. Il racconto della sua vita è stato e continua a essere talmente elaborato con contraddizioni, che diversi gruppi raccontano storie completamente differenti, a seconda del loro orientamento politico.

Esistono diverse versioni del ritratto di Xiang Fei e si pensava che fossero il lavoro del pittore gesuita Giuseppe Castiglione alla corte Qing o almeno dei suoi seguaci. Rispetto alla maggior parte di quelli seduti, lei indossava un delicato filo di perle dell’orazione musulmana anche se indossava un vestito del palazzo della Manciuria e le sue caratteristiche sono state probabilmente modificate per uniformarla agli standard di bellezza tradizionali cinesi.

Una delle versioni è andata all’asta il 16 settembre 2014 alla Sotheby’s di New York. Quella raffigurata si trova nella collezione privata della collezionista di New York Dora Wong.

POCAHONTAS

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Incisione del 1616 di Pocahontas di Simon de Passe, l’unica incisione conosciuta fatta quando era ancora in vita. (Public Domain via Wikicommons)

Dimentica la versione Disney per un momento. Supponendo che la riproduzione del 1616 di Pocahontas di Simon van de Passe fosse accurata per i suoi lineamenti del viso, il suo portamento e la sua posa non potrebbero essere più europei.

Dopo essere stata catturata dai coloni inglesi durante i conflitti tra le tribù e i coloni, Pocahontas si è convertita al cristianesimo e ha sposato il coltivatore di tabacco John Rolfe.

La riproduzione è stata probabilmente commissionata dalla Virginia Company, che sperava di attirare più coloni bianchi alla loro colonia. Le rappresentazioni successive si sarebbero poi prese la libertà, rendendola tutto tranne che indistinguibile da qualsiasiaristocratico bianco.

Dato che le donne e la leggenda si sono fuse nei secoli a venire, gli artisti e gli scrittori raffiguravano sempre di più Pocahontas presa dal suo supposto amante John Smith, il cui padre, il capo dei Powhatan, aveva ordinato che fosse giustiziato.

Vale la pena guardare l’esplorazione di Pbs dei modi diversi in cui gli artisti americani ed europei hanno interpretato Pocahontas.

HATSHEPSUT

Diversamente dalla maggior parte delle donne in questa lista, la sovrana egiziana Hatshepsut aveva molta voce in capitolo su come la sua immagine dovesse essere presentata. Infatti, in quanto donna probabilmente più potente in tutta la storia antica dell’Egitto, sapeva che l’autoritratto era una parte enorme della salvaguardia della sua eredità.

Come faraone tra il 1479 e il 1458 a.C., i successi di Hatshepsut includevano lo stabilimento di rotte commerciali e la costruzione di progetti ambiziosi che hanno portato l’architettura egiziana a nuovi livelli. Alcuni dei suoi monumenti sono ancora in piedi tutt’oggi.

Il modo in cui le piaceva essere ritratta cambiava a seconda delle circostanze. Avendo conquistato il potere dal suo figliastro, per il quale si stava comportando come reggente, Hatshepsut sapeva che doveva legittimare il suo regno attraverso una campagna pubblica. Parte di questo sforzo sono state delle statue di lei come uomo, decorate con una falsa barba reale. In altre statue appariva con il seno e in abiti da donna.

Elementi maschili e femminili a volte vengono mischiati. Il sito web del Met Museum descrive una sua statua:

«Questa statua a grandezza naturale mostra Hatshepsut nell’abito da cerimoniadi un faraone egiziano, tradizionalmente un ruolo da uomo. Nonostante gli abiti mascolini, la statua ha un’aria distintamente femminile, a differenza della maggior parte delle rappresentazioni di Hatshepsut come sovrana».

CHARLOTTE CORDAY

Marie-Anne-Charlotte de Corday d’Armont(wikipedia)

Charlotte Corday è ricordata per il suo ruolo nella Rivoluzione francese. La Corday è stata una simpatizzante della fazione Gironde, che ha sostenuto la fine della monarchia, ma si è opposta alla violenza alla Comune di Parigi. Il più grande nemico dei Girondini era il giornalista radicale Jean-Paul Marat, che la Corday ha notoriamente pugnalato a morte mentre si immergeva nel bagno (necessità frequente dovuta a una malattia della pelle).

È stata giustiziata alla ghigliottina per questa sua azione. Oggi la Corday è conosciuta come ‘l’angelo dell’assassinio’.

Il dipinto di Paul Baudry del 1860 ‘Charlotte Corday’ mostra lei di fronte al muro del bagno di Marat, con la mano modellata come se fosse ancora avvolta intorno al pugnale che aveva conficcato un momento prima nel petto di Marat. La sua espressione è sia di determinazione che di costernazione.

Prima del dipinto di Baudry, il ritratto più famoso era ‘la morte di Marat’ di Jacques-Louis David nel 1793. Mancava completamente l’eroina e mostrava solo il corpo brizzolato e pietoso del giornalista, scrivendo a mano, mentre giace ucciso nella vasca.

Diversamente da David, Baudry ha mostrato l’azione della Corday e la simpatia per aver agito secondo la sua coscienza.

L’artista Drew Lantrip scrive su questi due dipinti nel suo articolo su Arte e Cultura per Epoch Times.

ANNA SHORT HARRINGTON

Il nome Anna Short Harrington è molto meno famoso rispetto al nome Zia Jemima, ma Anna era il modello della donna nera sorridente la cui faccia è sulle bottiglie di sciroppo d’acero, sui biscotti e sul preparato per pancake.

La Harrington ha lavorato per Quaker Oats dove è diventata il volto di zia Jemima agli inizi del 1935.

Nel 1989 la sua immagine è stata modernizzata. Ha perso la bandana, i vestiti da schiava e il sorriso esagerato, ma non poteva scappare dalle sue origini come stereotipo della docile domestica nera.

Secondo la rivista Fortune, Quaker Oats è sotto pressione per cambiare il marchio della linea di prodotti con l’immagine di zia Jemima. La compagnia ha detto su Fortune che zia Jemima «invoca un senso di premura, di educazione e di tranquillità – qualità venerate dalle famiglie del mondo. Siamo in attesa di questa eredità oltre che dei modi in cui facciamo affari».

I pronipoti della Harrington stanno facendo causa alla PepsiCo Inc. e alla sua società sussidiaria Quaker Oats Co. per i danni e la restituzione dei diritti d’autore per un totale di due milioni di dollari.

Vedi l’evoluzione dell’immagine di zia Jemima qui.

WALLIS SIMPSON

Negli anni precedenti alla Seconda Guerra Mondiale, la mondana americana divorziata due volte Wallis Simpson, ha catturato il cuore di Edoardo VIII, re d’Inghilterra. Costretto a scegliere tra il trono e la donna che amava, Edoardo è scappato contro il volere della famiglia reale e ha sposato Wallis, facendo di lei la duchessa di Windsor. La coppia ha vissuto con stile e nel comfort, lavorando e organizzando feste chic. La duchessa, con il suo aspetto non convenzionale androgino, sarebbe diventata un’icona della moda.

L’unico ritratto famoso della Simpson è quello del 1939 dell’artista britannico Gerald Leslie Brockhurst. Siede di fronte allo spettatore con un’espressione schietta e perspicace, i suoi lineamenti sono stati dipinti in modo molto più femminile di quanto appaiono in foto. Nelle foto la duchessa sembrava sempre alla moda e sicura, e solitamente felice.

Forse il ritratto di Brockhurst aveva lo scopo di comunicare la dignità e la contentezza che ha trovato nel matrimonio con Edoardo. Il bottone in cima al suo modesto vestito è stato lasciato sbottonato, forse come un riferimento allo scandalo del suo passato.

Wallis Simpson è stata rappresentata molto recentemente dalla sfacciata e spigliata Eve Best nel film Il discorso del re.

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Articolo in inglese: 6 Examples of How Portraits of Women Were Manipulated in History
 
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