Sanremo, ieri ha vinto Gabbani e ora si attende la finale. Ecco chi vincerà

La quarta serata di Sanremo si è conclusa con la vittoria di Francesco Gabbani e la sua Amen. A rischio di eliminazione tra i campioni gli Zero Assoluto, i Dear Jack, i Bluvertigo, Neffa e Irene Fornaciari. Uno di loro verrà ripescato.

La finale tra le Nuove Proposte si è disputata tra Chiara dello Iacovo (Introverso), Mamhood (Dimentica), Ermal Meta (Odio le favole) e Francesco Gabbani (Amen). Il livello delle canzoni era omogeneo e non tanto male, specie al secondo ascolto. Vince a nostro parere il peggiore, ma de gustibus…Tutti e quattro hanno dimostrato di saper cantare e di avere potenzialità. In particolare incuriosisce cos’altro potrebbe tirar fuori in futuro Chiara dello Iacovo. Ecco la canzone vincitrice:

I CAMPIONI

Il metodo di valutazione che divide il voto tra pubblico, giuria di giornalisti e critica sembra aver avuto, tutto sommato, un risultato condivisibile.

Gli Zero Assoluto sono un po’ noiosi: il loro tempo è passato, e ormai li conosciamo troppo bene dopo la famosa Svegliarsi la mattina.
L’eliminazione dei Dear Jack, con una canzone di quelle che tipicamente possono avere successo, ma che sono scontatissime, è un bel segno di come il sistema di votazione premi la qualità.
I Bluvertigo sono giustamente a rischio di eliminazione perché Morgan continua a non essere intonato sugli acuti, anche se forse ha cantato leggermente meglio rispetto alla scorsa volta.
Neffa sembra depresso, e Irene Fornaciari avrebbe potuto migliorare la canzone, anche dal punto di vista del testo.

CHI VINCERÀ SANREMO 2016? I PRONOSTICI DI EPOCH TIMES

Per provare a indovinare chi vincerà questa edizione è necessario capire alcune cose; la prima: pare che non saranno presentati dei secondi inediti, ma risentiremo le stesse canzoni. Scelta comprensibile, ma discutibile; la seconda: bisogna vedere se tra i tre sul podio si deciderà ancora con lo stesso metodo di voto, o se deciderà solo il pubblico. Comunque, queste le tre canzoni più meritevoli a nostro parere (in ordine sparso):

Arisa (Guardando il Cielo): intonatissima, bel testo, ma tutto molto semplice, adatto a Sanremo. Tuttavia, il ritornello non è abbastanza catchy da diventare un tormentone.

Stadio (Un giorno mi dirai): dalla tecnica passiamo all’emozione. Una canzone di un padre dedicata alla figlia. Canzone matura, ma ovviamente non proprio da radio.

Elio e le storie tese (Vincere l’odio): i soliti geni. Dei musicisti eccezionali, specializzati nei cambi di ritmo e di genere musicale all’interno della stessa canzone. Loro, però, di ritornelli ne hanno troppi, e quindi la canzone non è facile da cantare nel complesso.

Queste per noi le canzoni migliori. Ma ‘migliori’ non significa che avranno successo. Dal punto di vista della radio, potrebbero avere infatti successo le seguenti:

Rocco Hunt – Wake Up: il testo di critica sociale è molto scontato (manca il lavoro, eccetera) ma proprio per questo, unito al rap, è probabile che venga canticchiata dai giovani in età scolare.

Francesca Michielin – Nessun grado di separazione: la canzone non è male e ha un ritornello assolutamente coinvolgente. Vi rimane in testa.

Le opinioni espresse in questo articolo appartengono all’autore e non necessariamente riflettono la visione di Epoch Times.

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