San Diego, manifestazione reclama giustizia per i perseguitati in Cina

SAN DIEGO — I praticanti del Falun Gong e i loro sostenitori si sono riuniti nella suggestiva La Jolla Cove per il sedicesimo anniversario della dura repressione da parte del Partito Comunista Cinese nei confronti della disciplina spirituale. Scopo della manifestazione era promuovere un recente movimento finalizzato a portare davanti alla legge il principale autore della persecuzione.

Il 20 luglio 1999, il leader del Partito Comunista Jiang Zemin ha lanciato una campagna su scala nazionale per sradicare il Falun Gong, una pratica di meditazione tradizionale cinese che comprende esercizi lenti e delicati e la lealtà ai principi di verità, compassione e tolleranza.

Su comando di Jiang, le forze di sicurezza hanno arrestato dozzine di praticanti del Falun Gong, dividendo famiglie e rendendo orfani molti bambini. Più di 3800 praticanti sono stati uccisi nella persecuzione, e altri centinaia di migliaia sono stati torturati e hanno subito abusi nelle strutture carcerarie, secondo quanto riferito dal sito di informativo del Falun Gong Minghui. I ricercatori hanno scoperto prove a sostegno delle accuse di prelievo forzato di organi da aderenti al Falun Gong ancora vivi negli ospedali privati cinesi di Stato.

In un discorso tenuto durante una manifestazione a La Jolla Cove, il dottor Manuel Belandres di San Diego ha dichiarato che la Medical Society della Virginia, un’organizzazione di medici specialisti, è «ferma nella sua intenzione di mettere fine a questo comportamento immorale», cioè il prelievo forzato di organi, sistematico e controllato dallo Stato, condannandolo duramente e richiedendo agli Stati Uniti di condurre un’accurata indagine, opinione espressa in una decisione l’anno scorso.

Il dottor Belandres, ex chirurgo specializzato in traumi, ha sentito parlare per la prima volta del prelievo forzato di organi due anni fa e da allora richiama l’attenzione su questo tema negli ambienti medici e politici.

Mentre i precedenti tentativi dei praticanti in Cina di presentare denunce penali contro Jiang sono finiti in tragedia, una recente riforma legale ha aperto le porte a un flusso di denunce penali (più di 80.000 nel momento in cui è stato scritto l’articolo) che chiedono che l’ex capo del Partito venga portato davanti alla legge.

Durante la manifestazione a La Jolla Cove, quattro praticanti del Falun Gong (l’ex giudice di Shenyang Li Huiying e sua figlia; Mary Ren da Pechino e Connie Chu da Shangai) hanno letto le loro denunce penali, in cui hanno incluso le storie della loro persecuzione e la richiesta che Jiang venga accusato di crimini contro l’umanità e genocidio.

«Io ordino il coraggio di coloro che sono alla ricerca della giustizia di fronte all’oppressione», scrive il senatore della California Joel Anderson in una lettera di sostegno, letta durante la manifestazione. Nel 2008 il senatore Anderson aveva scritto all’allora leader cinese Hu Jintao di liberare immediatamente Ma Jinhua, madre della californiana Joanna Wang. Ma era stata incarcerata con l’accusa di praticare il Falun Gong.

«Oggi siamo qui riuniti per reclamare la fine ai sedici anni di violazioni dei diritti umani in Cina, contro i credenti di questo movimento spirituale… Non ci arrenderemo fino a quando ogni singolo praticante sarà libero dalla persecuzione del governo», ha aggiunto Anderson nella sua lettera alla manifestazione.

Dopo il tramonto si è tenuta una veglia a lume di candela. Sotto la luce tremolante delle candele, in molti hanno firmato una petizione per la fine del prelievo forzato di organi in Cina.

Articolo in inglese ‘Rally in San Diego Calls for Justice for Persecuted

 
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