Ringiovanire con la ginnastica facciale

Hai nostalgia del volto che avevi a vent’anni ma non vuoi diventare il Sylvester Stallone o la Nicole Kidman di turno – rovinandoti col botulino – né hai la voglia, il tempo o i soldi di ricorrere a interventi estetici? Forse quello che cerchi è un metodo naturale e duraturo, come la ginnastica facciale.

Di seguito riportiamo dei semplici esercizi: con pochi minuti al giorno, a detta dell’inventore Tom Hagerty, ex bodybuilder americano, possono realmente aiutarti a ottenere un viso più tonico e giovanile: «Non ti serviranno creme o iniezioni ma lavorerai sul tuo viso dall’interno; la pelle del viso si distenderà al tonificarsi dei muscoli facciali e anche la circolazione sanguigna aumenterà, il che stimolerà la produzione di collagene ed elastina, fondamentali per l’elasticità dei tessuti connettivi e della pelle», ha scritto Hagerty sul suo sito.

Ecco gli esercizi basilari spiegati da Hagerty nel suo sito web, che ricorda, prima di iniziare ogni sessione, di lubrificare la pelle con acqua o qualche altro idratante:

ESERCIZIO 1: CONTORNO OCCHI

Un occhio alla volta, chiuderlo e riaprirlo con una certa forza come per fare l’occhiolino (senza stropicciarlo), tenendolo chiuso per solo un secondo. Ripetere il movimento 50 volte su entrambi gli occhi. Questo esercizio ridurrà la comparsa delle classiche borse sotto gli occhi dando un aspetto più giovanile.

ESERCIZIO 2: CONTORNO BOCCA E LABBRA

Posiziona la mano destra e quella sinistra rispettivamente vicino alle due guance, quindi infila gli indici all’interno delle guance e fai come se dovessi tirare verso l’esterno mentre con la bocca allo stesso tempo opponi resistenza per uno o due secondi, rimanendo nella posizione come per dire la vocale ‘O’. Ripetere fino a 50 volte. Si può inoltre provare a contrarre la bocca fino a far avvicinare gli indici. Al sentire bruciore vuol dire che il muscolo orbicolare della bocca sta lavorando. Facendo questo esercizio lavoreranno anche i muscoli del sorriso e degli zigomi.

ESERCIZIO 3: MENTO

Sollevare il labbro inferiore e mantenere la contrazione per un secondo, questo farà corrugare il mento. Poi abbassare il mento con determinazione e tenere la contrazione per un altro secondo. Si possono fare dieci ripetizioni del movimento per due o tre sessioni. Con questo esercizio si coinvolgono anche i muscoli davanti al collo.

ESERCIZIO 4: COLLO

Il platisma si attiva spingendo la lingua contro il palato, dopo aver chiuso la bocca. Si può fare sia guardando leggermente in alto sia in posizione normale della testa. Se avverti la ‘fatica’ del muscolo, è il segnale che il muscolo sta lavorando. Allenando questo muscolo si avrà un aspetto più giovanile e vigoroso, andandosi a delineare meglio la linea mascellare.

ESERCIZIO 5: FRONTALI E OCCIPITALI

Questo esercizio è lo ‘scalp exercise’ ed è stato già spiegato da Hagerty a Epoch Times nell’articolo sulle calvizie

Lo scalp exercise è in breve un movimento composto da contrazioni e allungamenti alternati dei muscoli antagonisti che muovono lo scalpo: gli occipitali, posti dietro la nuca, e i frontali, sulla nostra fronte. Contraendo i frontali lo scalpo scivola in avanti e gli occipitali lo accompagnano distendendosi; mentre contraendo gli occipitali, lo scalpo si muove all’indietro facendo distendere la fronte. All’inizio ci vorrà un po’ di tempo per guadagnare il controllo dei muscoli occipitali posti dietro la nuca. L’importante come ricorda Hagerty, è cercare di isolare i muscoli che vogliamo allenare e non irrigidire il resto del corpo o i muscoli collegati, anche se all’inizio, quando si impara, è normale che anche quest’ultimi possano venire coinvolti.

Questo esercizio distenderà la fronte eliminandone le rughe, grazie al lavoro tonificante dei muscoli occipitali posizionati dietro la testa. L’esercizio, come spiegato nell’articolo appena segnalato, è anche utile per la salute dei capelli.

Nota: questi esercizi sono stati ideati da Tom Hagerty e resi pubblici sul suo sito web sulla base della sua esperienza personale, sta al lettore valutare se e come farne uso.

 
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