Rigoletto, storico bis alla Scala di Milano

Il Rigoletto ha fatto il bis alla Scala. Non succedeva dal 1986: alla prima del 13 gennaio, alla fine del secondo atto, Leo Nucci e Nadine Sierra hanno soddisfatto la richiesta del pubblico esibendosi di nuovo a sipario chiuso, dopodiché standing ovation:

La celebre opera di Giuseppe Verdi, con le voci del prestigioso baritono Leo Nucci nel ruolo del buffone di corte, del tenore Vittorio Grigolo come Duca di Mantova (il 22 gennaio Piero Pretti canterà al posto di Grigolo) e di Nandine Sierra come Gilda, andrà in scena alla Scala di Milano fino al 6 febbraio.

Per questa storia basata sul dramma di Victor Hugo, Verdi ha creato alcune delle arie più famose, cantate e rappresentate con grande successo anche nel mondo dello spettacolo.

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala sono guidati dal musicista di Viareggio Nicola Luisotti, direttore dell’Opera di San Francisco dal 2009. La regia è di Gilbert Deflo, la scenografie di Ezio Frigerio, i costumi di Franca Squarciapino e le luci sono affidate a Marco Filibeck.

Vittorio Grigolo, nel primo dei tre atti canta la celebre aria Questa o quella per me pari sono, durante una celebrazione nel suo palazzo. Come Duca, vuole conquistare una giovane sconosciuta (Gilda) che ha notato sulla porta della chiesa, ma poi confessa che per lui tutte le donne sono uguali, così decide di corteggiare la contessa di Ceprano (Federica Lombardi), proprio davanti al conte di Ceprano (Gianluca Breda).

La voce del baritono Giovanni Furlanetto è quella del conte di Monterone, che irrompe nelle celebrazioni accusando pubblicamente il Duca di aver sedotto la figlia. In questa scena, mentre esprime il suo profondo dolore, viene irriso da Rigoletto, così il conte di Monterone lancia una maledizione a lui e al duca.

Rigoletto ha una figlia, che è proprio Gilda, la fanciulla che il duca vuole sedurre; il duca quindi si nasconde in casa di Rigoletto, dove c’è la domestica Giovanna interpretata da Chiara Isotton. Il vecchio buffone, preoccupato dopo le dure parole di maledizione da parte di Monterone, si allontana da casa, e chiede a Giovanna di vegliare sulla figlia. Qui canta Veglia, o donna, questo fiore.

Il duca e Gilda si conoscono in segreto e cantano l’aria È il sol dell’anima. Lui si era presentato nel giardino di casa, come Gualtier Mandé, un povero studente innamorato, e così riesce a conquistarla. Gilda canta la bella aria Caro Nome quando il duca se ne va.

I cortigiani vogliono quindi rapire Gilda credendo che sia l’amante di Rigoletto e la portano nell’abitazione del Duca. Qui Grigolo canta Possente amor mi chiama:

Nel palazzo, Rigoletto (Leo Nucci in questo video) canta la famosa aria Cortigiani, vil razza dannata mentre cerca sua figlia. Dopo averla trovata la porta a casa consolandola.

In questa parte dell’opera, Grigolo canta la celebre aria La donna è mobile, mentre si dirige in una locanda vicino a un fiume dove vive Maddalena, la sorella di sparafucile (Annalisa Stroppa e Carlos Colombara). Gilda, viene portata sul luogo dal padre, in modo che la giovane possa vedere con i propri occhi la vera natura del duca, che le aveva confessato il suo vero amore.

Rigoletto paga Sparafucile per assassinare il Duca non appena si presenterà alla locanda, ma il sicario si sbaglia, uccidendo Gilda. Si compie così il tragico destino augurato da Monterone a Rigoletto.

Il baritono bolognese Leo Nucci dopo il suo debutto alla Scala nel 1977 come Figaro ne Il Barbiere di Siviglia, ha mantenuto costante la sua presenza al Teatro di Milano, dove ha anche festeggiato nel 2007 i suoi 30 anni di carriera alla Scala.

La voce del tenore aretino Vittorio Grigòlo è stata unanimemente apprezzata dopo il suo debutto al London’s Royal Opera House Covent del 2010, come Des Grieux in Manon. Ha cantato nei ruoli principali di Faust, Romeo e Gulietta, Don Carlo e Les Contes d’Hoffmann; e dopo anche in La Bohème, Lucrezia Borgia, La Traviata, Gianni Schicchi, Lucia di Lammermoor, Il Corsaro, L’Elisir d’Amore e Rigoletto.

 
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