Porre fine al prelievo forzato e al traffico d’organi in Cina

17 febbraio 2014

Onorevoli parlamentari del Knesset,

Permettetemi di ringraziarvi per la recente accoglienza riservata alla delegazione del Canada. La notizia della visita del nostro premier al Knesset è stata ampiamente riportata in tutto il nostro Paese.

Permettetemi di ripetere quattro estratti del discorso:

«Il Canada sostiene Israele, fondamentalmente perché è giusto farlo… la speciale amicizia tra Canada e Israele è radicata nei valori condivisi… Israele è l’unico Paese nel Medio Oriente che si è a lungo ancorato agli ideali di libertà, di democrazia e dello Stato di diritto… quando (questi valori universali) sono minacciati da qualche parte, sono minacciati in tutto il mondo».

Quando la dignità umana viene negata in modo importante in Cina, tutti noi siamo minacciati, quindi spero che i legislatori e i popoli di entrambi i nostri Paesi facciano ciò che è corretto senza alcuna paura.

Tutti noi della coalizione internazionale per porre fine all’espianto e al traffico d’organi in Cina siamo lieti che teniate questa importante audizione.

Il tempo stringe; io sono certo del fatto che in Cina, uomini e donne innocenti, vengono attualmente uccisi affinché i loro organi vitali possano essere venduti.

FALUN GONG

Il gruppo maggiormente colpito è il Falun Gong (o Falun Dafa); questa disciplina è caratterizzata da una serie di dolci esercizi per il corpo. Per la mente i suoi principi fondamentali sono «verità, compassione e tolleranza», che riecheggiano quelli di molte fedi spirituali.

Il Falun Gong è stato introdotto al pubblico in Cina solo nel 1992; è cresciuto come gruppo nel giro di sette anni fino a 70-100 milioni di praticanti, secondo le stime del Governo. Il suo sistema di credenze si differenzia nettamente dall’ateismo/materialismo del Partito Comunista.

Nel luglio del 1999, Jiang Zemin, l’allora leader del Partito ha lanciato una violenta campagna il cui scopo dichiarato era quello di «sradicare» il Falun Gong.

Un resoconto del Governo degli Stati Uniti di diversi anni fa ha concluso che almeno la metà dei detenuti nella vasta rete dei campi di lavoro forzato in tutta la Cina ? una stima è di circa 350 campi ? appartengono al Falun Gong. Alcuni ex detenuti intervistati da David Matas e da me medesimo in varie località al di fuori della Cina, hanno tutti costantemente confermato che il Falun Gong è sia il gruppo più numeroso all’interno dei campi, sia quello più soggetto a torture e abusi sistematici.

Decine di milioni di pacifici e apolitici praticanti del Falun Gong provenienti da tutte le regioni e ambienti di vita non sono stati ritenuti esseri umani dal Governo di Pechino. La politica del Partito-Stato è che possono quindi essere uccisi su richiesta senza alcun ricorso.

RESOCONTO INDIPENDENTE

Nel maggio 2006 la Coalizione per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong in Cina (Cipfg) ha chiesto a me e David Matas di indagare sugli espianti d’organi dai praticanti vivi del Falun Gong e sul traffico d’organi in Cina. Abbiamo pubblicato due relazioni e un libro, continuando al contempo ad approfondire la questione. (La nostra relazione riesaminata è disponibile in 18 lingue, tra cui l’ebraico, su www.david-kilgour.com). Abbiamo concluso che, per i 41.500 casi di trapianti illegali effettuati dal 2000 al 2005 solo in Cina, l’unica spiegazione plausibile è che la fonte degli organi è il Falun Gong.

La nostra conclusione principale è: «Continuano ancora oggi a verificarsi espianti di organi su vasta scala da praticanti del Falun Gong non consenzienti (…) I loro organi vitali, tra cui reni, fegati, cornee e cuori, vengono saccheggiati e messi in vendita a prezzi elevati, a volte agli stranieri, dove normalmente nei loro Paesi d’origine affrontano lunghi periodi di attesa per le donazioni volontarie di tali organi».

PROVE DEGLI ESPIANTI E DEL TRAFFICO D’ORGANI

Permettetemi di citare solo una piccola frazione delle prove che hanno portato alla nostra conclusione:

– Gli investigatori hanno fatto molte telefonate agli ospedali, ai centri di detenzione e altre strutture in tutta la Cina fingendo di essere parenti di pazienti che necessitavano un trapianto e chiedendo se avevano organi dei praticanti del Falun Gong in vendita. Abbiamo registrato e poi trascritto e tradotto ammissioni riguardo al traffico d’organi del Falun Gong da parte di un certo numero di strutture.

– Prigionieri di coscienza del Falun Gong che in seguito sono andati via dalla Cina hanno testimoniato che mentre erano detenuti nei campi in tutto il Paese venivano sottoposti sistematicamente agli esami del sangue e dei loro organi. Questi esami non potevano essere a beneficio della loro salute, dato che venivano regolarmente torturati, ma erano necessari per verificare la compatibilità per i trapianti di organi e per la costruzione di una banca di ‘donatori’ viventi.

– In alcuni casi i familiari dei praticanti del Falun Gong hanno potuto vedere i cadaveri mutilati dei loro cari prima della cremazione. Gli organi erano stati rimossi.

– Abbiamo intervistato l’ex moglie di un chirurgo dello Sujiatun nella città di Shenyang nel Liaoning. Le ha raccontato che tra il 2001 e il 2003 aveva rimosso cornee da duemila prigionieri del Falun Gong e le aveva chiarito che nessuno di loro è sopravvissuto alla brutale esperienza perché diversi chirurghi espiantavano altri organi e i loro corpi venivano poi bruciati.

RISPOSTA INTERNAZIONALE

PARLAMENTO EUROPEO

Nel 2006 il Parlamento europeo ha organizzato un’audizione e ha adottato unarisoluzione che condanna la detenzione e la tortura dei praticanti del Falun Gong, esprimendo preoccupazione per le notizie degli espianti di organi. Tunne Kelam, della Commissione per gli Affari esteri, alle recenti udienze ha osservato che «se non prendiamo seriamente in considerazione questi fatti, diventiamo moralmente e politicamente co-responsabili di quello che sta accadendo».

STATI UNITI

Dal giugno 2011 il modulo di richiesta online per l’immigrazione negli Usa (modulo DS- 60) chiede ai candidati se sono stati coinvolti nell’abuso degli espianti forzati.

Nel luglio 2013 la parlamentare repubblicana Ileana Ros-Lehtinen e il democratico Robert Andrews, hanno introdotto la Risoluzione 281 in seno alla Commissione per gli Affari esteri, che chiede alla Cina di fermare immediatamente il traffico d’organi ai danni dei suoi prigionieri di coscienza. E aggiunge: «Le relazioni persistenti e credibili dei sistematici espianti di organi sanzionati dalla legge ai danni dei prigionieri di coscienza non consenzienti» sono motivo di preoccupazione e quindi forniscono un riepilogo delle prove che collega la maggior parte del traffico d’organi alla campagna per perseguitare e «sradicare» la disciplina del Falun Gong.

ISRAELE

Il Knesset ha mirabilmente approvato una legge che vieta la vendita e la mediazione di organi. La legge ha inoltre bloccato il finanziamento attraverso il sistema di assicurazione sanitaria dei trapianti in Cina per i cittadini israeliani. Il chirurgo Jay Lavee, nel suo contributo al libro State Organs [Organi di Stato, ndt], vede la vostra legge come una reazione all’espianto di organi in Cina. Israele conduce ora la campagna mondiale per porre fine al traffico d’organi.

IRLANDA

Lo scorso luglio in Irlanda la Commissione congiunta per gli Affari esteri e Commercio ha condotto un’audizione e ha approvato all’unanimità una mozione che invitava il Governo irlandese a sostenere le iniziative delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa per opporsi al prelievo forzato di organi in Cina.

AUSTRALIA

Nel parlamento del Nuovo Galles del Sud la legislazione contro il traffico di organi è stata proposta nel 2013 ed impedirebbe a qualsiasi residente dello Stato di acquistare un organo proveniente da qualsiasi parte. Lo scorso marzo il Senato australiano ha approvato all’unanimità una mozione che esortava il Governo ad opporsi agli espianti di organi in Cina. La mozione invita inoltre il Governo a seguire l’esempio degli Stati Uniti per realizzare un nuovo obbligo di visto.

REGNO UNITO

Mi è stato detto che gli esami del sangue e i dati sui trapianti forniti dal Sistema nazionale sanitario britannico (Nhs) confermano ancora la tendenza di alcuni cittadini britannici a recarsi in Cina per i trapianti per poi passare il periodo di convalescenza nel proprio Paese. Per quanto riguarda i britannici e gli altri stranieri che si recano in Cina in veste di turisti degli organi, ci auguriamo per loro che non siano consapevoli dell’orrore inflitto ai ‘donatori’.

ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE

Diverse organizzazioni mediche hanno rilasciato dichiarazioni che sollecitano misure per fermare il saccheggio d’organi. Ad esempio nel 2006 l’Associazione Medica Mondiale (Wma) ha richiesto che la Cina smetta di utilizzare i prigionieri come donatori di organi. Recentemente le politiche della Wma includono un paragrafo in cui si specifica che la donazione di organi da parte dei prigionieri non è accettabile nei Paesi in cui è praticata la pena di morte.

Dovrei lodare a parte il dottor Jay Lavee e Doctors Against Forced Organ Harvesting (Dafoh), che sono stati efficaci in un certo numero di Nazioni.

OSSERVAZIONE

Matas e io ci siamo impegnati in lunghe interviste ai riceventi di organi e familiari. L’ ‘intervento’ è condotto in quasi totale segretezza. Ai destinatari e alle loro reti di sostegno non viene comunicata l’identità dei donatori, né viene mostrato il consenso scritto da parte dei donatori. Anche l’identità del chirurgo e del personale di supporto non viene quasi mai indicata, nonostante le richieste di informazioni.

Un ricevente di organi ci ha riferito che il maggiore Tan, un medico militare a Shanghai, ha testato la compatibilità di sette serie di reni prima di trovare la giusta corrispondenza. Il medico ha lasciato l’ospedale in uniforme per poi tornare più tardi con i recipienti contenenti i reni.

RACCOMANDAZIONI

La coalizione internazionale per porre fine agli espianti forzati di organi non si darà pace fino a quando questo commercio disumano in Cina non finirà completamente. Finché la progressiva perdita della reputazione ? che avviene spesso solo facendo il nome del Partito-Stato ? non sarà completamente raggiunta, gli altri Paesi e i loro legislatori hanno la responsabilità di porre fine alla complicità dei nostri stessi cittadini di questo abuso disumano.

Gli altri Governi dovrebbero seguire Israele adottando misure volte a criminalizzare l’acquisto di organi provenienti da traffico illegale in patria o all’estero. Potrebbero anche richiedere di segnalare il ‘turismo d’organi’, vietare l’ingresso a coloro che sono coinvolti nel traffico di organi e proibire alle loro aziende farmaceutiche di fare test nel campo del trapianto e delle sperimentazioni cliniche in Cina.

Gli uomini d’affari responsabili dovrebbero ridurre il commercio e gli investimenti in Cina fino a che il loro Governo non cessi il traffico d’organi. Mentre Pechino ha anche diretto tutte le sue ambasciate a diffondere odio e false informazioni contro il Falun Gong, come potrebbe, chiunque esso sia, continuare a fare affari come se niente fosse? In tal modo stanno finanziando e alimentando un Partito-Stato, che si appropria degli organi dei suoi cittadini per scopi commerciali.

Stare dalla parte della dignità umana vorrebbe dire con ogni probabilità non fare scambi commerciali o altri affari con la Cina. Si consideri la Norvegia, la Repubblica Ceca e ilCanada. Quando nel 2010 Liu Xiaobo è stato insignito del Premio Nobel per la Pace, il Governo della Norvegia ha ricevuto notevoli pressioni dall’ambasciata cinese a Oslo, ma il premio è stato assegnato e l’economia della Norvegia non è stata per nulla intaccata.

Minacce simili sono state rivolte al deceduto Vaclev Havel quando ha invitato il Dalai Lama a Praga, ma Sua Santità ha accettato l’invito senza nessuna conseguenza. Il primo ministro Harper ha ricevuto diverse minacce da Pechino quando ha detto che non avrebbe permesso al «dollaro onnipotente» di determinare la politica del Governo cinese. Bombardier ha annunciato il suo più grande affare in Cina nello stesso tempo in cui arrivavano quelle minacce dal Partito-Stato cinese. Penso che un certo numero di capi del Partito rispettino i leader delle Nazioni democratiche che difendono la dignità umana.

Molti di noi, al di là della Cina, dovrebbero avere un maggiore impatto su questa importante questione, non solo perché è necessario per impedire che migliaia di persone innocenti vengano uccise, ma anche perché è un bene per la Cina e per la comunità internazionale nel suo complesso. Noi tutti vogliamo una Cina che goda dello Stato di diritto, di una governance democratica e che rispetti la dignità di tutti.

Grazie.

L’onorevole David Kilgour

Articolo in inglese: Ending Organ Pillaging / Trafficking in China
 
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