Più tempo all’aperto può prevenire la diffusione della miopia tra i bambini

La miopia è una condizione secondo cui gli oggetti distanti appaiono sfocati, ma gli oggetti vicini possono essere visti chiaramente.

La sua base biologica è un occhio che, durante l’infanzia, è cresciuto troppo per la sua potenza ottica. Il piano focale per le immagini di oggetti distanti finisce davanti alla retina, causando una percezione sfocata.

Fortunatamente, livelli da lievi a moderati di miopia possono essere prontamente corretti con occhiali, lenti a contatto o chirurgia laser, che appiattisce la cornea dell’occhio.

Ma la prevenzione è meglio della correzione della miopia. Fortunatamente, trascorrere più tempo all’aria aperta può ridurre le probabilità per i bambini di sviluppare la miopia.

TROVARE LA CAUSA

Una volta la miopia era considerata una condizione quasi del tutto genetica. Ma la sua diffusione è aumentata in maniera spropositata nell’entroterra urbano cinese, in Hong Kong, Taiwan, Singapore, Giappone e Corea del Sud, dove l’80-90 per cento dei diplomati sono miopi. Questo valore è alto rispetto al 20-30 per cento di due generazioni fa.

Dato che il patrimonio genetico non cambia così velocemente, questi massicci cambiamenti devono essere causati dal cambiamento climatico.

Nel 2005 abbiamo revisionato nel dettaglio la ricerca sulla miopia e abbiamo scoperto un collegamento con l’educazione. (Questa non è un’idea particolarmente nuova; un simile collegamento era stato postulato già da Keplero nel 1604). Abbiamo scoperto che i luoghi con alta diffusione di miopia sono quelli con la migliore performance nei sondaggi sui risultati scolastici internazionali.

Fortunatamente, non tutti i luoghi con eccellenti performance, tra cui l’Australia, mostrano un’alta diffusione della miopia. Questo mostra che i buoni risultati scolastici non necessariamente portano alla miopia.

Abbiamo anche ipotizzato che tutti i gruppi umani hanno una tendenza a sviluppare la miopia in particolari condizioni ambientali. Infatti, Nord America ed Europa hanno registrato crescenti tassi di miopia, anche se non così alti come in Asia orientale e sudorientale.

LA PREVENZIONE È LA CHIAVE

Un limite normale per la miopia elevata è meno cinque diottrie. Questo significa che la vista è sfocata oltre i venti centimetri. La miopia elevata aumenta con l’età e può portare a un indebolimento permanente della vista.

La diffusione di miopia elevata ha ora raggiunto il 20 per cento nei giovani adulti nell’Asia orientale e sudorientale, il che prefigura un forte incremento nell’indebolimento della vista e cecità invecchiando. Quindi, la prevenzione della miopia è diventata cruciale soprattutto nell’Asia orientale e sudorientale.

Tre esperimenti clinici nell’Asia orientale hanno mostrato che aumentando il tempo che i bambini trascorrono all’aperto a scuola, riduce il rischio di miopia. Studi sperimentali suggeriscono che la luce all’esterno stimola il rilascio della dopamina, trasmettitore retinale, che ha un effetto protettivo.

L’Australia ha ovviamente un basso tasso di miopia con uno stile che enfatizza le attività all’aperto. I bambini dicono di trascorrere due o tre ore al giorno all’aperto, non tenendo in considerazione il tempo trascorso all’aria aperta a scuola. Tuttavia, ci sono delle barriere incredibili nel raggiungere questo standard in luoghi dove il trascorrere tempo all’aperto è visto come una distrazione dallo studio.

Le risposte strategiche devono quindi avere come obiettivo il rallentamento della diffusione della miopia, di quel fenomeno in cui una miopia da lieve a moderata diventa più grave durante l’infanzia. Attualmente esistono controversie sul fatto che trascorrere del tempo all’aperto ne riduca l’avanzamento, ma effetti stagionali forti sulla sua progressione suggeriscono che potrebbe.

Programmi scolastici che diano spazio sufficiente alle attività all’aperto potrebbero ridurre sia la comparsa sia l’avanzamento della miopia. Questi interventi a livello scolastico dovranno essere integrati con interventi clinici, come l’uso di colliri a base di atropina.

Vedi anche: Superare la miopia: questione di punti di vista

Recentemente, il Brien Holden Vision Institute (Ong australiana per la ricerca e la cura degli occhi) ha rilasciato proiezioni sulla prevalenza della miopia e della miopia elevata basate su queste tendenze ben documentate. Sebbene le proiezioni siano inevitabilmente basate su supposizioni, confermano che nei prossimi decenni potrebbe emergere una situazione critica non solo nell’Asia orientale e sudorientale, se non saranno messe in atto delle misure preventive.

Opinionisti hanno recentemente enfatizzato il ruolo dei dispositivi digitali, in particolare dei tablet, nella diffusione della miopia. A Taiwan questo ha indotto dei limiti nell’utilizzo di questi dispositivi da parte dei bambini.

Tuttavia, secondo una prospettiva storica il loro ruolo è minore. La prevalenza di miopia elevata a Singapore e Taiwan era già alta agli inizi degli anni 90, ben prima che i dispositivi digitali diventassero di uso comune. Internet non è stato lanciato se non nel 1993 e gli smart phone e i tablet non sono stati sviluppati se non pochi anni fa. Questi dispositivi non possono essere la causa.

Infatti, non esistono prove che i dispositivi digitali siano dannosi in se stessi. Possono assommarsi a carichi di lavoro da ‘vicino’ o portare i bambini a passare meno tempo all’aperto, il che potrebbe esacerbare i problemi attuali. Ma le cause profonde della diffusione della miopia si trovano nello squilibrio tra le pressioni educative e il tempo che i bambini spendono all’aria aperta sotto il sole.

La diffusione della miopia deve essere affrontata a questo livello attraverso misure preventive a livello scolastico e con un approccio preventivo più attivo nella pratica clinica.

Articolo in inglese ‘We Can Prevent an Epidemic of Short-Sighted Kids With More Time Outdoors

 
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