Bundestag: sì al nuovo piano salva-Grecia. Tsipras purga 10 politici anti-ue

Ultimo aggiornamento 18 luglio ore 9.00

Il parlamento tedesco ha approvato con ampia maggioranza dei voti l’accordo raggiunto lunedì mattina a Bruxelles riguardo a un terzo pacchetto di aiuti alla Grecia da 86 miliardi di euro. Proprio in questo senso la Merkel aveva rimarcato l’importanza di dare un’altra possibilità alla Grecia. Tsipras deve ora fare i conti con un governo contrario alla politica di compromesso, ne sono un segnale i 2 ministri e gli 8 tra viceministri e segretari licenziati, appartenenti alla sinistra più radicale di Syriza.

D’altro canto la cancelliera tedesca sa «che ci sono molti dubbi sul fatto che la Grecia possa stare di nuovo sulle sue gambe, ma sarebbe irresponsabile non tentare questa strada e non dare una nuova chance alla Grecia», queste le sue parole al Bundestag riportate da Ansa.

I 630 deputati della camera bassa si sono riuniti attorno alle 10 e dopo circa tre ore di dibattito 439 hanno votato a favore, 119 i contrari, 40 astenuti.

MERKEL SULLA GRECIA: UNA CLASSE POLITICA «IRRESPONSABILE»

Durante l’incontro la Merkel ha sottolineato che il risultato ottenuto «è stato un mucchio di rovine» e che l’esito è stato causato da un governo che per sei mesi è stato irresponsabile. Quindi si è cercata una strada che uscisse dal «vicolo cieco», segnala Ansa. Escluso nuovamente il taglio al debito pubblico, dato che un haircut violerebbe il Trattato Ue.

UN RISULTATO DURO, MA POSSIBILE VIA D’USCITA

La Merkel ha ammesso che l’esito di lunedì nei confronti della Grecia è stato duro, ma ha fatto presente che lo sarà anche per gli altri 18 Paesi della zona Euro che dovranno partecipare allo stanziamento di 86 miliardi di Euro per un possibile futuro pacchetto di aiuti.

A seguito delle difficoltà diplomatiche tra Grecia e i creditori erano possibili solo tre opzioni: ignorare i trattati europei, abbandonare la Grecia alla propria sorte oppure «cercare una via di uscita assieme alla Grecia», ha detto la cancelliera tedesca, citata da Adnkronos.

E sembra che l’ultima opzione abbia avuto la meglio, tuttavia «ciò che abbiamo deciso non è stato solo per la Grecia, ma è una decisione per un’Europa ed una zona Euro forti – ha aggiunto la Merkel, come riporta Adnkronos – Lo facciamo per la gente in Grecia, ma lo facciamo anche per la gente in Germania», dato che per il popolo tedesco le cose potranno andare bene solo se vanno bene all’Europa. La Merkel ha quindi sottolineato l’importanza della collaborazione con la Francia.

CHRISTINE LAGARDE, IMPORTANTE È ALLEGGERIRE IL DEBITO

Secondo il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale per uscire dalla crisi greca è necessario ristrutturare il debito. Più nello specifico, è importante «prolungare considerevolmente le scadenze, il periodo di grazia durante il quale non è effettuato nessuno pagamento e ridurre gli interessi il più possibile», queste le parole di Lagarde riportate da Ansa.

NON TUTTI SONO FAVOREVOLI

Circa 50 deputati del Cdu-Csu hanno precedentemente annunciato che voteranno contro. Sfavorevoli anche alcune singole voci socialdemocratiche e gran parte della Linke. Il più severo sembra essere stato Peer Steinbrueck, ex ministro delle Finanze Spd, che oggi voterà molto probabilmente a sfavore. Nonostante queste voci dissonanti, ci si aspetta una maggioranza di voti favorevoli.

 
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