Organizzazioni piramidali in Cina, uccisi per un annuncio di lavoro

Un giovane studente universitario è stato trovato morto nella città portuale di Tianjin. La polizia cinese sospetta che la morte del ragazzo sia collegata a un gruppo che adotta schemi piramidali. Questo tipo di organizzazioni è infatti connesso a numerose morti simili verificatesi in tutta la Cina.

Il 4 luglio il corpo del ventitreenne Li Wenxing, è stato trovato galleggiare a testa in un su, nel laghetto vicino a una strada provinciale della periferia di Tianjin; l’autopsia ha rilevato che è morto annegato senza altre ferite. Il giovane Li, nativo della provincia di Shandong, veniva da una famiglia contadina e, come altri giovani nella sua situazione, si era trasferito nella grande metropoli alla ricerca di un lavoro migliore.

I media cinesi hanno riportato che insieme al corpo del ragazzo è stato trovato un quaderno di appunti, presi in un corso  di ‘formazione’ di un’organizzazione piramidale conosciuta col nome di Diebeilei. È stato reso noto inoltre che cinque membri di questa associazione, arrestati per la morte di Li, hanno confessato di aver attirato il giovane con l’inganno nel sistema e persino di averlo costretto a vivere nel loro dormitorio. Il media cinese Sixth Tone cita un post della sorella di Li, nel quale la giovane afferma che il risultato dell’autopsia rivela che il fratello era stato ridotto alla fame.

Le organizzazioni a scema piramidale sono numerose in Cina e fagocitano vittime vulnerabili e spesso con poca istruzione, ingannandole con promesse di facili guadagni e false prospettive di ricchezza immediata.

Le voci di denuncia pubblica, succedutesi alla morte del giovane Li, si sono scagliate non solo contro le truffe degli schemi piramidali (da tempo note per il reclutamento di ‘adepti’ in modo aggressivo, ingannevole e addirittura violento) ma anche contro il popolare sito web cinese di ricerca del lavoro ‘Boss Zhipin’, che non è stato in grado di garantire la sicurezza e legalità delle offerte di lavoro sul suo portale.
Boss Zhipin ha dovuto quindi porgere le sue scuse e promettere che verranno apportati dei cambiamenti per evitare errori simili in futuro.

Infatti anche il giovane Li Wenxing, da poco diplomato, attirato dal sito Boss Zhipin, aveva affrontato il lungo viaggio per Tianjin, pensando di andare a fare il programmatore in un’azienda che aveva messo l’inserzione sul portale; purtroppo Li ha scoperto troppo tardi che l’offerta di lavoro era stata pubblicata da un membro del gruppo Diebeilei che si spacciava per un dipendente di un azienda di sviluppo software.

Le indagini della polizia hanno rivelato che subito dopo essere giunto a Tianjin il 20 maggio, il ragazzo, era stato portato in una struttura controllata dai membri del gruppo Diebeilei, dove gli era stato fatto firmare un contratto falso; subito dopo aveva iniziato a chiedere in prestito soldi ad amici e parenti. Sia i familiari che gli amici avevano avuto serie difficoltà a dialogare col ragazzo, che li contattava solamente per chiedere denaro rifiutando di dare spiegazioni chiare sul perché.

Cosa sia accaduto dopo ancora non è molto chiaro, ma in quella che sembra essere stata l’ultima telefonata ai membri della famiglia, l’8 luglio, il giovane disperato ha detto: «Non ha importanza chi chiama, se chiama per i soldi, non date loro nulla!».

Altre quattro recenti vittime degli schemi piramidali in Cina. (A sinistra) Qu Pengxu. (A destra dall’alto in basso) Li Wenxing, Zhang Chao, e Lin Huarong. Sullo sfondo il laghetto di Tianjin in cui è stato ritrovato il corpo del giovane Li Wenxing. (Composite photo via EMG)

La morte del giovane Li Wenxing non è un caso isolato: all’inizio di quest’anno la ventiquattrenne Qu Pengxu è stata trovata annegata in un laghetto per la pesca di Tianjin. Anche lei aveva firmato un contratto con la ‘gang’ di Diebeilei.
Un’altra persona ‘assunta’ della stessa organizzazione, Zhang Chao, è stato trovato morto («per infarto» e in circostanze sospette) il 13 luglio: il corpo di Zhang è stato abbandonato sul ciglio della strada di notte da tre uomini sconosciuti.

E ancora: il 4 agosto una studentessa universitaria di vent’anni della provincia dello Hunan di nome Lin Huarong, è stata trovata annegata in un fiume nella provincia dello Hubei. Lin era stata trascinata nella trappola degli schemi piramidali da una campagna di classe in luglio, quando era in cerca di un lavoro part-time. Il padre ha detto di aver perso tutti i contatti con lei quello stesso mese; i media cinesi hanno riportato che a Huarong era stato sottratto il cellulare e che era stata costretta a subire il lavaggio del cervello.

LA PIAGA SOCIALE DEGLI SCHEMI PIRAMIDALI IN CINA

L’analista Jason Ma ha affermato che questi casi riflettono la gravità del problema e che gli schemi piramidali sono una minaccia costante sempre mutevole: «All’inizio erano chiamati “marketing diretto”, ma, da quando sono stati introdotti trenta anni fa nel Paese, si sono trasformati in qualcosa di irriconoscibile». In Cina oggi le organizzazioni a schema piramidale sono diventate secondo Ma un «business pericoloso», perché un gran numero di persone sono diventate vittime di questi imbrogli. «Oggi in Cina questi cosiddetti ‘schemi piramidali’ si sono trasformati in qualcosa di estremamente complesso e in continuo cambiamento».
Jason Ma osserva come che siano stati stimati tra i 600 e i 700 tipi diversi di schemi piramidali o schemi truffa simili, adottati da oltre mille organizzazioni diverse.
«Il termine ‘schema piramidale’ è un ombrello sotto il quale si nascondono tante cose diversissime. Nel caso del giovane Li Wenxing, il ragazzo ha perso la sua libertà personale e probabilmente è morto per gli abusi subiti. Questo non è stato uno schema piramidale nel senso convenzionale del termine: è un rapimento con le modalità tipiche del crimine organizzato».

L’indignazione pubblica si è rivolta anche contro la polizia, chiedendosi perché dopo tante tragedie, le autorità non abbiano fatto nulla o quasi per estirpare questo male sociale. Di tanto in tanto le autorità danno un giro di vite contro queste organizzazioni criminali, come attualmente sta accadendo, ma il problema persiste.

Alcuni sostengono che le autorità cinesi non possono fermare questo fenomeno a causa dai numerosi funzionari corrotti che non hanno nessun interesse a porvi fine.
L’analista cinese Heng He osserva come si sia davanti a «un caso estremo di auto-cannibalismo. È una forma di corruzione che divora il supporto della leadership stessa del Partito. Le autorità sono incapaci di toccare le organizzazioni a schemi piramidali più grandi, perché il governo stesso vi è invischiato e le sostiene. CCC Tv [il canale televisivo ufficiale del regime,ndt] ha aiutato nella promozione di alcuni di essi», riferendosi all’organizzazione a schema piramidale conosciuta col nome di Shanxinhui, che dichiara di essere una fondazione creata da donne e affiliata alla Affiliazione di Donne cinesi del PCC . He aggiunge: «Queste organizzazioni raccolgono da un numero enorme di persone senza ripagare né loro né gli investitori alla base della piramide. Sono quelli che stanno in cima a mettersi in tasca i soldi».

Questa dinamica è la perfetta fotografia della situazione della Cina, in cui l’endemica corruzione vede i funzionari del Pcc accumulare guadagni personali a spese dello Stato. È routine ormai che i figli degli alti quadri del Partito siano collocati a capo delle imprese statali che dominano l’economia del Paese; ed è uso altrettanto comune che questi funzionari manipolino la vendita dei terreni e altre operazioni speculative al fine di arricchirsi.

Il leader del Partito Comunista Cinese  Xi Jinping ha infatti raggiunto un certo favore popolare proprio iniziando e portando avanti una massiccia campagna anti-corruzione. Ma ci sono problemi che non è possibile risolvere senza un reale cambiamento del regime e un cambiamento di mentalità, che veda il rispetto della legge come base fondamentale della convivenza civile di un popolo.

Articolo in inglese: Pyramid Schemes Take Murderous Turn In China

Traduzione di Fabio Cotroneo

 
Articoli correlati