Gli scienziati indagano sul ‘Pianeta X’

Gli astronomi hanno trovato un nuovo oggetto cosmico ai confini del Sistema Solare: il pianeta nano V77410. Credono possa appartenere a un gruppo di corpi minori più lontani di Plutone.

A questo gruppo appartengono comete, asteroidi, il planetoide Sedna scoperto nel 2003 e il 2012 VP113. Con la sua forza gravitazionale questo pianeta X o stella X sarebbe in grado di controllare il loro viaggio in maniera stabile.

«Non possiamo spiegare le orbite di questi oggetti da quello che sappiamo sul sistema solare», ha dichiarato Scott Sheppard, astronomo presso la Carnegie Institution for Science di Washington durante l’annuncio del V77410 in un incontro dell’American Astronomical Society il 10 novembre, secondo Science Magazine.

Il nuovo pianeta nano ha dai 500 ai 1000 chilometri di diametro e si trova a circa 103 Unità Astronomiche (UA). Una UA è la distanza tra la Terra e il Sole: 150.000.000 km. Plutone, il nono pianeta, si trova in un’orbita tra 30 e 50 UA.

Per confermare con certezza come viaggia il V77410, ci vorrà ancora un anno di investigazione seguendo le sue traccie. Se si dovesse avvicinare al nostro Sole, apparterrebbe al gruppo di corpi ghiacciati le cui orbite possono essere spiegate dalle interazioni gravitazionali con Nettuno. Ma se questo non dovesse accadere, lo si potrà aggiungere a quelli come Sedna e 2012 VP113, che non arrivano mai a meno di 50 UA dal sole e il cui viaggio si estende fino ai 1000 AU. Sheppard li ha chiamati «oggetti interni della nuvola di Oort», una zona scoperta nel 1950 dall’olandese Jan Oort a migliaia di AU di distanza intorno al limite del Sistema Solare, alla fine dell’influenza gravitazionale del Sole.

I corpi provenenti dalla nuvola di Oort, asteroidi e comete, si distinguono per l’orbita dagli altri oggetti ghiacciati che appartengono alla zona chiamata Cintura di Kuiper del Sistema Solare, che viaggiano tra i 30 e i 50 UA. La seguente, è un’immagine della NASA che rappresenta l’orbita di Giove con il gruppo di asteroidi tra Marte e Giove, asteroidi della Cintura di Kuiper e Sedna, la nuvola di Oort e l’orbita di un corpo planetoide come Seda.

Secondo una teoria, le orbite degli oggetti di Oort dovrebbero essere incerte, ma quelle dei tre planetoidi e anche di alcune comete e asteroidi sono stabili. Per questo si parla di un pianeta X o di una stella X. «Un pianeta gigante invisibile che orbita ancora nel profondo o che è stato espulso dal Sistema Solare disturba gli oggetti della nube di Oort interna sulla sua via d’uscita», teorizza Sheppard.

Il V77410 viene osservato con il telescopio di 8 metri Subaru del Giappone e delle Hawaii, capace di cercare in aree del cielo a circa 15 ° rispetto all’eclittica normale dei pianeti del Sistema Solare.

Uno studio precedente di Carlos de la Fuente Marcos dell’Università Complutense di Madrid, ha analizzato nel passato il pianeta nano 2012 VP113 di 450 km di diametro a 80 UA. Anche de la Fuente Marcos ha detto che l’orbita potrebbe essere spiegata da un super pianeta con un’orbita sopra i 250 UA. Il suo studio è stato pubblicato nel volume 446 del giornale della Royal Astronomical Society. De la Fuente e un gruppo di ricercatori, hanno osservato che il 2012 VP113 non segue il viaggio nell’ellittica dei pianeti. Anche la cometa 96P/Machholz viene considerata un caso speciale perché cambia l’orbita di 0 gradi respetto all’ellittica di 180 gradi. Questo sarebbe spiegato da questo pianeta X.

Una popolazione di corpi stabili può essere comandata da «un pianeta distante non ancora scoperto», molto più grande della Terra e che mantiene il suo perielio (distanza più vicina al Sole) a circa 0 gradi in relazione all’orbita degli altri pianeti del Sistema Solare, separandosi nella restante orbita.

Riguardo al planetoide Sedna, che prende il nome della dea Inuit del mare, si trova tre volte più lontano da Plutone. Il 15 marzo 2004 gli scienziati coordinati dalla NASA lo hanno definito un «misterioso corpo». Il dottor Mike Brown dell’Istituto di Technologia a California (Caltech) ha osservato che «l’orbita ellittica di Sedna è diversa da qualsiasi cosa vista in precedenza dagli astronomi. Assomiglia alle orbite di oggetti della nuvola di Oort», ma ha sottolineato che Sedna è 10 volte più vicina rispetto alla distanza prevista della nuvola di Oort.

Brown ha ipotizzato che questa «nuvola di Oort interna» potrebbe essere stata formata miliardi di anni fa «quando una stella canaglia è passata spingendo alcuni dei corpi simili a comete verso l’interno». «La stella sarebbe stata abbastanza vicina da essere più luminosa della luna piena, e sarebbe stata visibile nel cielo diurno per 20 mila anni», ha aggiunto lo scienziato.

Alpha Centauri è il sistema di stelle più vicino alla Terra composto da tre stelle: α Centauri A, α Centauri B e Proxima Centauri, una stella nana rossa scoperta nel 1917 a 4,2 anni luce. Una nana rossa è una stella più piccola (il 40% della massa del Sole),  relativamente fredda e con debole luminosità. Queste stelle non possono spiegare il viaggio dei planetoidi vicini.

Sedna ha un’orbita di 10.500 anni tra i 76 e i 975 UA e si avvicina al sole solo per breve tempo. Questo succederà tra circa 60 anni, ma sarà più lontano da Plutone. A quella distanza «Il sole appare così piccolo da quella distanza che si potrebbe coprire con la testa di uno spillo», ha detto lo scienziato, aggiungendo che «l’ultima volta che Sedna era così vicino al Sole la Terra stava appena uscendo dall’ultima era glaciale. La prossima volta il mondo potrebbe essere un luogo totalmente diverso».

 

 
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