Nuove scoperte archeologiche sul popolo dei filistei in Israele

Da decine di anni studiosi di Harvard lavorano ad Ascalona, un porto al sud di Israele, per cercare l’origine dei filistei. Ora hanno trovato il loro tesoro nascosto: un cimitero che sta rivelando caratteristiche totalmente sconosciute di questo popolo e che porta una nuova luce sulla sua origine.

«È proprio una miniera d’oro di cimitero!», ha commentato Daniel Master, professore di archeologia presso il Wheaton College dell’Illinois e co-direttore della spedizione Harvard-Leon Levy, ad Ascalota. «Ora che sappiamo veramente come sono stati sepolti, abbiamo visto che questi schemi di sepoltura sono molto diversi da quello che conosciamo delle culture cananea, egizia e israelitica». ha commentato uno degli archeologi.

Lo studio di questo popolo, noto come storico nemico di Israele, ha occupato 31 anni e negli ultimi tre anni i ricercatori hanno trovato le sepolture di 160 persone, che rivelano una cultura sconosciuta: uomini, donne, e un paio di bambini, la maggior parte sepolti in semplici fosse, in parte in camere rivestiti di pietra, altri cremati. «Stiamo trovando persone giovani che hanno sofferto di malnutrizione, stando ai loro denti» spiega Master.

Dal 1985, la spedizione ha scavato circa 150 acri all’interno di un parco sulle rive del Mediterraneo in un antico porto dell’età di bronzo. In questi trent’anni la spedizione di Harvard ha studiato la vita degli abitanti del passato di questa area: cananei, israeliti, filistei, babilonesi, fenici, greci e romani. I ritrovamenti includono ceramiche, monete, gioielli e statue, così come vari esempi di architettura avanzata. La più antica porta risale al 1800 a.C.

Ma l’importanza di Ascalona per gli archeologi è nel fatto che nello stesso punto del sito si trovano le tracce sia dell’inizio che della fine della civiltà filistea, con case dell’elite dei filistei risalenti dal XII al X secolo a.C.
Gli archeologi hanno anche trovato una ‘istantanea’ di un mercato una volta vivace della città, congelato nel tempo, che le armate del re babilonese Nabucodonosor II diedero alle fiamme nel 604 a.C.

Nella nuova scoperta un gran numero di corpi dei filistei sono stati «accompagnati da due vasetti di stoccaggio, uno dei quali è spesso sormontato da una ciotola, e poi una ‘miniatura juglet» ha detto Master, aggiungendo che il ruolo degli oggetti nella sepoltura rimane un mistero.

Nella prossima fase si passerà allo studio del Dna al radiocarbonio e ai test biologici  per conoscere l’origine più esatta e la discendenza dei Filistei.
Adam Aja, assistente della spedizione e curatore del Semitic Museum di Harvard, ha commentato che la cosa più impressionante per lui è trovare legami particolari della vita: come portavano gli orecchini, come usavano le collane, con perline o seguite da una conchiglia e rame, cose che permettono raccontare una storia personale.

 

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