No Expo, manifestazione e scontri a Milano alla vigilia dell’apertura

Fumogeni, cariche e scontri, bombolette spray, cortei e striscioni. Mattinata di tensione nelle vie del centro di Milano, che ha riunito le diverse anime del movimento contrario all’Expo, la cui cerimonia di apertura sarà venerdì 1° maggio.

Il comitato NoExpo aveva annunciato la mobilitazione per protestare contro l’esposizione universale in un insieme di attività che vanno sotto il nome di ‘Cinque giornate di Milano’. In strada si sono riversate circa 1000 persone, tra studenti e antagonisti. Sono state imbrattate le sedi di alcune aziende – tra le altre Manpower, Unicredit, Enel, Monte dei Paschi, McDonald’s – in quelle che vengono definiti azioni di «protesta» e non di «vandalismo».

Uno striscione con scritto ‘grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile’ è stato affisso da due manifestanti sulla struttura dell’Expo Gate; cariche di alleggerimento della polizia si sono avute davanti alla sede milanese di Manpower, dopo che alcuni manifestanti incappucciati avevano mandato in frantumi le vetrine lanciando bottiglie, vernice e uova.

LA VIGILIA 

Alla vigilia dell’apertura il tema resta teso, dopo gli arresti di alcune persone nei giorni precedenti per possesso di oggetti atti a offendere. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha commentato che «Tutto quello che abbiamo fatto in questi giorni dimostra che la sicurezza funziona, che il sistema di prevenzione funziona. Abbiamo bloccato personaggi che non erano manifestanti ma volevano fare del male a Milano e all’Expo e speriamo di continuare così nei prossimi giorni, ammesso che ce ne sia bisogno», ha detto ai microfoni di Rtl 102.5, aggiungendo che ci saranno pene severe per chi dovesse usare il diritto di manifestare per «sfasciare la città e di rovinare la manifestazione».

Secondo il comitato NoExpo – formatosi fin dal 2007, anno di presentazione di Milano a ospitare l’Expo – il culmine si raggiungerà nella giornata di apertura dei cancelli nell’area espositiva di Rho, in quello che è stato definito il No Expo May Day. Tra i motivi che portano a dire no vi è il succo stesso della manifestazione, portata a battesimo con il titolo di ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. «No Expo perché nel 2015 non si contesteranno le politiche dell’Agro-Industria, degli Ogm,delle monoculture e delle sementi ibride che affamano 4/5 del Pianeta, non si parlerà di land-grabbing o di modelli alimentari imposti», si legge in un comunicato del gruppo NoExpo.

 
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