Nessun ‘caso Dybala’

«Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore», direbbe adesso Francesco De Gregori a Paulo Dybala, per consolarlo dopo il secondo errore consecutivo dal dischetto. Sbagliare un rigore non è mai bello, figuriamoci in due partite di fila.

Se poi si pensa che erano entrambi determinanti per il risultato finale, e che a sbagliarli non è stato un semplice calciatore, ma la Joya bianconera, allora un po’ di apprensione è quasi inevitabile. I due rigori sbagliati nelle ultime due giornate infatti, prima contro l’Atalanta a Bergamo, e poi contro la Lazio allo Stadium, tolgono ai bianconeri in tutto 3 punti in classifica, che avrebbero fatto ritrovare la squadra di Allegri a -2 dal Napoli, primo in classifica.
Contro la Dea di Gasperini il gol di Dybala su rigore a fine partita (84esimo) assegnato da Damato dopo il ricorso alla Var, avrebbe regalato una vittoria ai bianconeri e quindi due punti in più in classifica. Contro la Lazio invece, il rigore assegnato sempre dopo il ricorso al Var al 5 minuto di recupero, avrebbe evitato ad Allegri la pesante sconfitta casalinga.

Ma è anche vero che non si può chiedere tutto al giovane talento argentino (tra l’altro appena rientrato dal lungo viaggio dal Sudamerica) e che una squadra come la Juventus non può appendere il risultato di una partita a un singolo episodio che risolva tutto il non fatto nei minuti di gara antecedenti. E non si può nemmeno fare a meno di notare che senza Dybala, le vittorie contro Torino, Sassuolo e Genoa, ovvero ben 9 punti in classifica, non sarebbero state affatto scontate per la Vecchia Signora.

È ovvio quindi che un giocatore come lui non possa essere condannato per due calci di rigore, seppur consecutivi e seppur determinanti; e non è nemmeno il primo campione che sbaglia un rigore, in occasioni decisive; troppi ce ne sono stati, da Roberto Baggio a Messi. Insomma, non è proprio il caso di creare un caso Dybala.

Nonostante questo, la Joya si è sentita talmente in colpa dopo il rigore fallito contro la Lazio, che ha deciso di rilasciare pubblicamente le sue scuse su Twitter:

 

Ma, il cantautore romano, gli risponderebbe ancora: «Un giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo e dalla fantasia». E queste sono senza alcun dubbio tutte doti innate al talento argentino. Speriamo allora che Paulo Dybala conosca un po’ la canzone cantautorale italiana.

 
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