Neanche il meteo può sfuggire alla censura della Cina

Nuvole di censura si stanno accumulando sopra i telespettatori del meteo cinese: il regime comunista ha emanato nuove norme per controllare le previsioni meteorologiche.

Dal primo maggio è entrata in vigore una nuova legge, il Meteorological Forecasting and Propagation Management Law,che rende illegali le previsioni meteo per qualsiasi organizzazione o individuo non ufficiale. Chi viola la legge dovrà pagare multe fino a circa settemila euro.

Molti giovani cinesi controllano il meteo sugli smartphone o sui social media come Sina Weibo, dove accedono alle informazioni da terzi.

Il signor Zhou ha detto al giornale cinese Modern Express che le persone della sua generazione non hanno fiducia nelle previsioni meteo ufficiali. «Questa nuova legge fa apparire insicuro il Centro Meteorologico Nazionale», ha detto. «Alla generazione dei miei genitori piace leggere il giornale e guardare la tv per conoscere le previsioni meteo, ma io mi affido praticamente a Weibo e Wechat».

Yu Xinwen, vice direttore del Centro meteorologico nazionale, ha riferito ai media cinesi che la nuova legislazione è stata introdotta per evitare confusione e ogni possibile effetto negativo che potrebbe risultare da fonti multiple.

Ma gli utenti di internet e i sostenitori del meteo sono preoccupati che il regime voglia usare la legge per manipolare le previsioni meteo ed evitare la diffusione di informazioni climatiche autentiche, poiché l’inquinamento atmosferico è un argomento di discussione sempre più delicato nella società cinese.

«Cosa succede se le previsioni meteo ufficiali sono inaccurate? Pagheranno dei risarcimenti?», si legge in un commento sarcastico.

L’avvocato cinese per i diritti Li Xiangyang ha affermato a New Tang Dynasty Television che la legge che proibisce le previsioni del tempo da parte di terzi nasconderà due tipi importanti di dati: le condizioni dello smog e i preavvisi sui terremoti.

Sebbene i terremoti siano difficili da prevedere, gli scienziati cinesi e i funzionari locali hanno ottenuto alcuni successi notevoli. Nel 1975 gli scienziati di Haicheng, una città con un milione di abitanti nella Cina nordorientale, anticiparono un terremoto di magnitudo 7.3. I funzionari locali evacuarono la città, salvando decine o centinaia di migliaia di vite.

Ma nel 28 luglio dell’anno seguente, un terremoto di magnitudo 7.8 colpì la città di Tangshan, sempre nel nord della Cina, uccidendo tra 240 mila e 650 mila persone. Sebbene gli scienziati dell’Istituto statale di sismologia avessero previsto il disastro due settimane prima, solo una contea dell’area interessata, quella di Qinglong, prese seriamente l’informazione. Andando contro le autorità superiori, il segretario locale di Partito rischiò la sua carriera politica facendo evacuare i 470 mila residenti di Qinglong.

Articolo in inglese: ‘Even the Weather Can’t Escape China’s Censors

 
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