La Terra vista dalla Luna

La Nasa ha rilasciato una nuova affascinante immagine della Terra, catturata dal Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro), la sonda in orbita attorno alla Luna. Il Satellite, nella parte bassa della foto, appare, in contrasto alla Terra, oscuro e tenebroso; quello che si vede è il cratere Compton, che si trova appena oltre il bordo orientale, nel lato oscuro lunare.

«L’immagine è semplicemente sbalorditiva», ha dichiarato il 18 novembre Noah Petro, ricercatore del progetto Lro presso il Centro di Volo Spaziale Goddard, negli Usa, secondo quanto riferisce il sito Nasa.

Il centro della Terra in questa immagine si trova appena al largo della costa della Liberia, che corrisponde a una latitudine di 4,04 gradi Nord e 12,44 gradi Ovest. Si può notare il deserto del Sahara, con il suo colorito bronzeo, che occupa un’ampia zona in alto a destra, e un poco più a destra troviamo l’Arabia Saudita. A sinistra è visibile la costa dell’America meridionale.

Questa foto è stata realizzata componendo una serie di fotografie scattate il 12 ottobre, quando la sonda spaziale si trovava a circa 134 chilometri sopra il cratere Compton, mentre viaggiava a una velocità di oltre 5 mila chilometri orari, oltre 1600 metri al secondo.
«Non è così semplice come potrebbe sembrare: innanzitutto la navicella deve essere inclinata su un lato (in questo caso 67 gradi), dopodiché deve ruotare verso la direzione di marcia per massimizzare l’ampiezza dell’orizzonte lunare, dato lo stretto angolo della fotocamera del Lro», ha spiegato la Nasa.

Inoltre c’è da considerare che le foto ad alta risoluzione sono state scattate in bianco e nero con la fotocamera ad angolo stretto (Nac), mentre quelle a bassa risoluzione sono state scattate a colori dalla fotocamera ad angolo ampio (Wac).

«Abbiamo dovuto attuare uno speciale procedimento per creare un’immagine che rappresenti la vista della Terra e della Luna a un dato momento particolare. L’immagine finale della Terra contiene informazioni miste, sia Wac che Nac».

Mark Robinson, ricercatore dell’Università statale dell’Arizona, ha spiegato che mentre «dalla Terra, l’alba e il tramonto della Luna sono sempre motivo di ispirazione», al contrario dalla superficie del nostro satellite, il nostro pianeta Terra non sorge mai, nè tanto meno tramonta. Si trova sempre nello stesso luogo all’orizzonte, variando solo leggermente per via dell’oscillazione lunare.

«La Terra potrebbe non muoversi nel ‘cielo’, ma la sua visione non è statica. I futuri astronauti potranno vedere i continenti ruotare così come il modello delle nubi in continua evoluzione», ha aggiunto Robinson, ricordando che la Terra non sarà mai visibile dalla superficie del lato opposto.

La Nasa catturò la sua prima immagine della Terra vista dalla Luna, dalla nave spaziale lunare il 1° ottobre del 1966. Un’altra è stata scattata dall’equipaggio di Apollo 8, quando la navicella entrò in orbita lunare alla vigilia di Natale del 1968. Gli astronauti organizzarono una diretta dall’orbita lunare, dove mostrarono immagini della Terra e della Luna così come apparivano dall’astronave:

«L’immensa solitudine è motivo di ispirazione e ti fa rendere conto di quello che c’è lì, sulla Terra», aveva commentato in quei momenti Jim Lovell, il pilota che si trovava a bordo assieme al comandante Frank Borman e all’altro pilota del modulo lunare William Anders.

Nel presentare la recente foto della Terra, Noah Petro ha ricordato l’immagine ribattezzata ‘Biglia Blu’, scattata dall’astronauta Harrison Schmitt durante la missione di Apollo 17, 43 anni fa, che faceva risaltare sempre l’Africa.

 
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