Miss Mondo Canada smaschera la dittatura di Pechino

Una cittadina canadese di etnia cinese vince Miss Mondo Canada. E il Partito di Stato cinese cosa fa? La minaccia, continuando a rivelare al mondo la sua natura totalitaria.

Anastasia Lin, 25 anni, è stata per anni critica nei confronti del governo cinese a causa della brutale persecuzione di minoranze spirituali, soprattutto Falun Gong, cristiani, buddisti tibetani e musulmani uiguri.

La Lin parla del problema generale della libertà religiosa usando le sue piattaforme mediatiche, dal momento che è un’attrice cinematografica part-time e modella. Si è per esempio battuta con successo, assieme a molti altri, per l’istituzione del nuovo ambasciatore per la libertà religiosa del Canada.

Sta anche studiando per una doppia specializzazione in relazioni internazionali e recitazione presso l’Università di Toronto. Con più di 20 citazioni in film e tv, spesso con messaggi di libertà e trasparenza, è stata anche la protagonista di Beyond Destiny (2010), che ha vinto la Palma D’oro del Messico e l’Indie Fest Award of Merit in California.

Praticante del Falun Gong – una disciplina spirituale che l’ex capo del Partito Comunista Cinese Jiang Zemin ha vietato nel 1999 – la Lin è nata nella provincia cinese dell’Hunan e ha vissuto lì prima di spostarsi in Canada con sua madre a 13 anni. Suo padre oggi ha una seconda famiglia in Cina.

A pochi giorni dalla sua vittoria su 52 altre candidate a Miss Mondo Canada, la Lin ha cominciato a ricevere sms da suo padre che dicevano che avrebbe perso il suo sostegno se avesse continuato a parlare di libertà di religione.

«Ha detto che i servizi di sicurezza l’hanno minacciato, sostenendo che alla mia famiglia sarebbe successo qualcosa di simile a ciò che avveniva nella Rivoluzione Culturale», ha raccontato la Lin. La Rivoluzione Culturale è quel violento periodo degli anni 60 in cui Mao, cercando di distruggere i suoi avversari politici con la copertura del caos sociale, incoraggiava i familiari a denunciarsi l’un l’altro.

 Anastasia Lin, vincitrice di Miss Mondo Canada nel 2015. (Pierre Gautreau)

La Lin continua imperterrita, fiduciosa, in base ad esperienze passate in Cina, che «nominare e svergognare» il Partito-Stato di Pechino sia la migliore strategia dall’estero per proteggere suo padre. «Penso che il miglior modo per proteggere mio padre a questo punto sia continuare a parlare; sensibilizzare sulla questione e se tutto va bene, loro si faranno indietro».

Facendosi avanti, la Lin aiuta ad aumentare la popolarità della questione, secondo Urgyen Badheytsang, direttore nazionale degli Studenti per un Tibet Libero nel Canada. «Quando Miss Mondo Canada viene minacciata in un modo del genere, ha davvero un effetto qui. Ora i Canadesi sentono improvvisamente che uno di loro viene colpito dalla situazione dei diritti umani in Cina», ha detto Badheytsang.

Kayum Masimov, un uiguro-canadese di Montreal, non ha famiglia in Cina, ma ha ricevuto minacce di morte telefoniche e continui attacchi informatici: cose comuni per chi è critico verso Pechino. Masimov simpatizza con l’esperienza della Lin, ed è grato che stia attirando l’attenzione.

«Quello che è successo a Miss Canada è comune… La persecuzione va oltre i confini fisici del Paese. Questa non è la fantasia di alcune persone emarginate – è un fatto molto comune».

Joel Chipkar, portavoce per il Falun Gong a Toronto, ha detto che molti praticanti ritengono che ci sia un problema con le discussioni sui diritti umani tenute a porte chiuse tra Canada e Cina. «Se il Canada chiedesse apertamente alla Cina si smettere di molestare i suoi cittadini e le loro famiglie, la Cina comincerebbe a rispettare un po’ di più i confini del Canada… Qui non si tratta di un grande gruppo dissidente che si fa avanti per attaccare il governo cinese. Questa è una ragazza che è stata incoronata Miss Mondo Canada».

In effetti da allora Ottawa ha espresso sostegno per la Lin: «Il Canada elogia la signorina Lin per i suoi sforzi nel sensibilizzare su queste tematiche», ha detto il portavoce degli Affari Esteri Amy Mills per mail.

Il sostegno alla Lin da parte di Ottawa fa aumentare la posta in gioco diplomatica.

La Cina ospiterà la finale di Miss Mondo il 19 dicembre a Sanya, ma la Lin, che ora ha il sostegno del suo Governo, avrà bisogno di un visto per partecipare. Le sue questioni di principio aggiungono tensione alla situazione. «Rimanete in ascolto e vediamo se mi danno il visto», ha detto la Lin.

Buona fortuna, cara Anastasia.

David Kilgour, avvocato di professione, è stato in carica presso la House of Commons canadese per quasi 27 anni. Durante il governo di Jean Chretien, è stato segretario di Stato per Africa e America Latina e segretario di Stato per l’area Asia-Pacifico. È autore di vari libri e co-autore con David Matas di Bloody Harvest – The Killing of Falun Gong for their Organs. Lui e Matas sono stati candidati al Nobel per la Pace nel 2010. Un film documentario basato sul libro ha di recente vinto un premio Peabody a New York. 

Le opinioni espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore e non riflettono necessariamente il punto di vista di Epoch Times.

Articolo in inglese: ‘Miss World Canada Reveals Beijing’s Totalitarianism

 
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