Ministro della Giustizia Usa: arrestare Assange è una «priorità»

L’arresto del fondatore di Wikileaks Julian Assange e la lotta contro la divulgazione dei segreti di Stato sono una «priorità» per il governo americano: così il procuratore generale degli Stati Uniti, Jeff Sessions.

«Intensificheremo i nostri sforzi per evitare queste perdite», ha dichiarato Sessions questo giovedì a Washington. Il procuratore generale ha affermato che la divulgazione di segreti di Stato ha raggiunto proporzioni mai viste prima, e che gli esperti di sicurezza sono rimasti «scioccati dal numero di segreti trapelati».
«Ogni volta che sarà possibile, cercheremo di mandare in prigione queste persone», ha aggiunto.

Secondo un articolo del Washington Post, nelle ultime settimane la magistratura americana ha lavorato a un documento che metterà sotto accusa Assange e altri membri di Wikileaks per cospirazione, furto di proprietà governativa e violazioni della legge sullo spionaggio. Anche altri media hanno confermato la notizia, citando procuratori anonimi, ma il Ministero della Giustizia non ha voluto commentare sulla vicenda.

Dal 2012 Assange vive in esilio nell’ambasciata ecuadoriana di Londra, dove è al riparo dalla magistratura svedese che vuole interrogarlo per delle accuse di stupro. Assange afferma che tali accuse sarebbero mosse da motivazioni politiche e che le relazioni intrattenute con le donne che lo accusano sarebbero state consensuali. Teme, nello specifico, che la Svezia possa poi disporre il suo trasferimento negli Stati Uniti, dove rischierebbe persino la pena di morte.

Il sito internet di Wikileaks ha innescato un terremoto politico nel 2010, quando ha pubblicato più di 250 mila documenti riservati dalle ambasciate degli Stati Uniti in tutto il mondo. I documenti, tra le tante cose, hanno rivelato dei dettagli sul comportamento delle forze armate americane durante le guerre in Iraq e Afghanistan, e lo spionaggio dalla cancelliera tedesca Angela Merkel da parte della Nsa.
Più recentemente, Wikileaks ha pubblicato dei documenti del personale che gestiva la campagna elettorale dei democratici americani, cosa che ha portato al danneggiamento dell’immagine del candidato Hillary Clinton. I servizi segreti statunitensi l’hanno considerata un’«azione guidata dalla Russia» con lo scopo di portare alla vittoria dell’attuale presidente Donald Trump [anche se poi hanno in parte cambiato ideandr]

A marzo, Wikileaks ha messo in imbarazzo direttamente la Cia: il sito ha infatti rivelato una controversa tecnica di spionaggio informatico, che permette alla Cia di accedere a smartphone e televisioni, e usare questi apparecchi per ascoltare le conversazioni.

Il nuovo capo della Cia, Mike Pompeo, ha descritto Wikileaks come un «servizio di intelligence nemico».

Articolo in tedesco: US-Justizminister: Festnahme von Wikileaks-Gründer „Priorität“ – Assange droht in den USA die Todesstrafe

Traduzione di Vincenzo Cassano

 

 
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