Milano, 5 ettari di grano in pieno centro per Expo

Mietere il grano nel centro di Milano? Parrebbe un’idea inconcepibile, ma non per Agnes Denes: Wheatfield è l’opera d’arte ecologica inaugurata Sabato 11 Aprile vicino alla stazione Garibaldi, in occasione di Expo 2015.  Si tratta di 5 ettari di campo che rivalorizzano un’area che per 50 anni è rimasta inutilizzata.

La land art installation che si staglia tra i grattacieli di Porta Nuova, accoglie 50 mila metri di spazio, in cui lo scorso febbraio sono stati seminati 1.250 chili di sementi di grano della tipologia Odisseo. L’area ospita un percorso pedonale, che permette già a milanesi e turisti di assistere alla maturazione del grano, in attesa della mietitura che avrà luogo – assieme alla festa del raccolto – il prossimo luglio.

Verso novembre il campo si affiancherà all’edificazione del parco Biblioteca degli Alberi. Wheatfield fa dunque parte di un progetto più ampio, nel quale la creazione di un orto botanico trasformerà in maniera radicale il terreno in disuso. Il parco offrirà una collezione botanica, organizzata in differenti giardini e gruppi arborei, disposti a livelli diversi.

Il programma bio-educativo «MiColtivo. The Green Circle» – assieme al Bosco Verticale e all’orto didattico «Coltiviamo Insieme!» ­– promuoverà in pieno centro a Milano il tema di Expo 2015, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. L’idea si basa sul concetto di condivisione del cibo e dell’energia, sulla salvaguardia dell’ambiente, nonché sulla crescita socioeconomica nel rispetto della terra e degli individui.

Il percorso è promosso da Fondazione Riccardo Catella, in collaborazione con Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura, e dedicato completamente all’agricoltura urbana.  Per cui non ci poteva essere artista migliore di Agnes Denes, che nel lontano 1982 progettò  un’installazione simile nel centro di New York.

Durante l’inaugurazione il Commissario unico di Expo Giuseppe Sala ha avuto modo di assicurare che per il primo giorno di apertura sarà tutto pronto. Gli operai stanno lavorando giorno e notte per permettere a tutti di immergersi in un mondo fatto di «internazionalità e approfondimento» del tema alimentare. Inoltre l’esposizione universale vorrà essere «un evento di pace… I Paesi che collaborano con noi hanno accettato questo tipo di gioco. Per questo abbiamo messo volutamente l’Iran di fronte agli Stati Uniti; […] abbiamo Israele in mezzo a Vaticano e Italia», ha aggiunto Sala. «Vogliamo trasmettere l’idea di un sistema controllato in cui, però, la visita sarà rilassata, adatta alle famiglie e, soprattutto, ai bambini. Molto di quello che stiamo facendo è preparato per loro. È importante educare e far loro capire, attraverso l’emozione, il grande tema dell’alimentazione. Questo è il mio principale obiettivo».

 
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