Morto Manoel De Oliveira, tra i migliori cineasti al mondo. Aveva 106 anni

Muore a 106 anni uno dei migliori cineasti del portogallo e del mondo, uno tra i più prestigiosi ed originali, uno dei massimi rappresentanti del cinema portoghese: Manoel C?ndido Pinto De Olivera. Il suo cinema è stato spesso ispirato alla tradizione lusitana. Nonostante l’età continuava a vivere dietro la cinepresa.

La notizia giunge tramite twitter. Dalla sua prima pellicola, nel 1931, Oliveira ha girato più di 50 film, il maggior numero dei quali dopo i sessant’anni, quando raggiunse la notorietà. Il suo ultimo cortometraggio, uscito poco dopo aver compiuto il suo 106° compleanno, è “O Velho do Restelo” (Il vecchio di Restelo) e presentato alla Mostra di Venezia.

Come ricorda Repubblica, il cinema era per Oliveira «una riflessione sull’umanità».Il cinema è «immateriale», raccontava. «La macchina da presa, la sala, lo schermo, sono materiali, ma le immagini sono immateriali. Quando dico che il cinema è anche teatro, voglio dire che il teatro è la rappresentazione della vita, mentre il cinema è anche la rappresentazione della vita ma in questo senso è sempre teatro, perché riproduce l’essenza stessa della vita: le convenzioni. Se mi tolgo il cappello per salutare, questa è una convenzione, una cortesia, ma se esulo dalla convenzione, questo gesto non ha più alcun significato. Le convenzioni rappresentano la vita sia nel cinema che nel teatro».

Nato a Oporto l’11 dicembre 1908, terzo di tre figli, cresce in una famiglia di industriali che si occupavano di passamanerie. Abbandonò gli studi presto per dedicarsi alla cinematografia. La sua prima opera è stato un documentario muto del 1931, Duoro, che racconta la vita dei lavoratori del fiume della sua città. Nello stesso anno esce anche Faina Fluvial. La sua opera più importante è Francisca del 1981, che racconta la storia d’amore tra Francisca e José Augusto, finita in tragedia. L’opera chiude la “tetralogia degli amori frustati” del regista portoghese iniziati con Il passato e il presente (1971), Benilde e la vergine madre (1974) e Amore di spedizione (1978).

Il regista nella sua lunga carriera ha girato più di 50 pellicole, tra finzioni e documentari. Dal 1981 al 2009 è stato premiato innumerevoli volte, tra le più importanti ricordiamo, due leoni d’oro alla carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1985 e 2004) e la palma d’Oro alla carriera al Festival di Cannes (2008).

 
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