L’ora legale rimane

I deputati europei hanno deciso: l’ora legale rimane.

DECISIONE CHE RIGUARDA L’EUROPA

Il cambio dell’ora, che avviene contemporaneamente in tutta Europa nell’ultima domenica di marzo e di ottobre, è regolamentato dalla direttiva europea sull’ora legale. In Italia l’ora legale è entrata definitivamente in vigore nel 1965 (era stata adottata precedentemente, a varie riprese, dal 1916 al 1948), allo scopo di risparmiare energia, portando avanti di un’ora gli orologi in primavera, per ritornare in autunno all’orario solare.

Nell’Ue sempre più Paesi vogliono eliminare l’ora legale: in Polonia una commissione parlamentare ha già votato per la soppressione.

Secondo i calcoli di Éléonore Gabarain, presidente dell’associazione contraria al cambio dell’ora, «Finlandia, Ungheria, Repubblica Ceca e Paesi baltici sono altrettanto scettici riguardo a questo sistema». E negli ultimi dieci anni nel mondo, una decina di Paesi ha già rinunciato, tra cui la Turchia nel 2016.

L’ORA LEGALE NON È UN OBBLIGO

Una direttiva emanata nel 1997 stabilisce le date in cui gli Stati membri dovranno cambiare l’ora, per non ostacolare i trasporti, le comunicazioni e gli scambi all’interno dell’Unione, ma ogni Paese è libero di rinunciare, a condizione che informi alcuni anni prima gli altri membri della comunità. Per questo motivo, qualche anno fa, la richiesta della Lituania non è stata accolta.

Tra i cittadini europei, i tedeschi sono favorevoli all’abolizione per il 73 percento, gli spagnoli per l’85 percento, mentre i francesi sono più divisi.

Nel 2016, la squadra finlandese di Jori Ruusskanen, medico dell’Università di Turku, ha constatato che nei due giorni successivi al cambio dell’ora, la percentuale di ictus era più elevata dell’otto percento. Il gruppo di ricerca del parlamento europeo invece, ha raccolto le opinioni dei recenti premi Nobel per la medicina sul potere del bioritmo umano, osservando che il 20 percento delle persone risente di problemi di salute, soprattutto tra i bambini.

Infine, organismi europei per la sicurezza stradale, hanno notato un aumento di incidenti tra i pedoni, la sera, col ritorno all’ora solare in autunno.

Numerosi rapporti medici sono orientati a dimostrare una connessione tra il cambio dell’ora, il consumo di sonniferi e il numero di suicidi. Quest’ultimo ha spinto la Russia ad abbandonare l’ora legale nel 2011. Nel 2015, la Commissione europea ha riconosciuto che potrebbero esserci problemi per la salute.

Per quanto riguarda il risparmio energetico, l’ultimo studio effettuato risale al 2010.

 

Articolo in francese: L’Europe va-t-elle mettre fin au changement d’heure ?

Traduzione di Francesca Saba

 
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