Leggende greche fanno supporre antichi contatti con il Perù

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

Nell’VII secolo a.C. il poeta greco Esiodo descrisse nella sua Teogonia un posto alla fine della Terra in cui dimoravano le gorgoni. Qui il dio Atlante si manifestava come un’enorme montagna e una grande voragine conteneva mari pericolosi.

La descrizione di Esiodo, secondo il dottor Enrico Mattievich, professore di fisica in pensione dell’Università Federale di Rio de Jainero in Brasile, sembra corrispondere alle rovine del misterioso labirinto di Chavin de Huantar, nelle Alpi peruviane. Il professor Mattievich ha scritto un libro intitolato Journey to the mythological inferno [Viaggio nell’Inferno mitologico, ndt] in cui suggerisce che il viaggio nell’oltretomba di Odisseo, eroe dell’epica greca, fosse ambientato nell’America meridionale.

Una parte del suo libro esamina le similitudini tra Chavin de Huantar e la descrizione di Esiodo. Non solo quest’ultima si adatta alla descrizione geografica del luogo, ma anche le leggende del posto corrispondono con il mito greco e i reperti del tempio sembrano anch’essi corrispondere.

SOMIGLIANZE GEOGRAFICHE

Esiodo ha scritto del luogo abitato dalle gorgoni: «…lugubre e freddo e detestato persino dagli dei; questa voragine è così grande che, una volta varcata la soglia non se ne raggiunge la fine nemmeno in un anno, ed è colpita da violente burrasche…».

Mattievich si domanda se questa descrizione descriva la foce del Rio delle Amazzoni. Oppure se descriva la lunghezza del pericoloso viaggio attraverso l’oceano per raggiungere l’America meridionale, seguito dalla risalita del Rio delle Amazzoni fino all’entrata di Pongo de Manseriche, una stretta e profonda gola che strangola il fiume Marañon. Spesso si formano pericolosi vortici nella parte alta di questo fiume.

Esiodo ha scritto: «In questo luogo si trova anche la tetra Casa della Notte, velata da nubi spettrali nell’oscurità. Davanti ad essa si erge [Atlante]».

Chavin de Huantar è un palazzo che si trova davanti alle Ande. La ‘Casa della Notte’ è l’abitazione della Gorgone? Atlante è una delle montagne delle Ande?

Secondo Mattievich la scultura di una spaventosa divinità tra le rovine del labirinto di Chavin de Huantar è la Gorgone del mito.

I REPERTI

La scultura della gorgone è raffigurata incatenata al centro del labirinto, su un pilastro di quattro metri e mezzo. Tutto intorno al palazzo ci sono grottesche teste di pietra, che forse rappresentano i testimoni pietrificati del potere della Gorgone.

Sopra la Gorgone c’è una piccola stanza sacrificale, da cui il sangue delle vittime sarebbe colato nella bocca della divinità. Mattievich, parlando della sua visita al luogo, scrive così: «Mi sono messo di fronte al possente pilastro di pietra…ho provato a immaginare quanto doveva essere terribile vederlo coperto di sangue. Se le sofferenze e il dolore potessero lasciare il segno sulla materia, quel pilastro conterrebbe certamente tutti i lamenti dell’inferno».

Secondo Matievich la scultura assomiglia alle rappresentazioni della Gorgone ritrovate in Europa, che cita altre persone che hanno notato queste somiglianze. Ad esempio nel 1926 l’antropologo José Imbelloni paragonò la scultura del Chavin de Huantar alla testa della gorgone del VI secolo, situata nel santuario di Siracusa in Sicilia. Imbelloni non negò l’origine greca della scultura, ma secondo lui la somiglianza era troppa per poter pensare che le popolazioni del Perù avessero creato una statua così simile per caso.

L’età di Chavin de Huantar non è nota con certezza. Mattievich ha spiegato che un tentativo di datazione potrebbe far risalire la parte più antica al 1300 a.C. circa. La stessa cultura Chavin risale al 1600 a.C. circa.

MITI LOCALI CORRISPONDONO A LEGGENDE GRECHE?

Mattievich ha detto che un mito Chavin più recente parla del dio Huari, la versione peruviana del mito greco di Perseo. Si racconta che la popolazione locale avesse invitato Huari a un banchetto, con l’intenzione di catturarlo e ucciderlo. Huari tuttavia scoprì il piano e li trasformò tutti in pietra. Si dice che il banchetto e la successiva pietrificazione fossero avvenuti a Chavin de Huantar.

Nel mito greco corrispondente Polidette complottò ai danni di Perseo, suo rivale in amore. Polidette tenne un banchetto per il quale tutti gli invitati erano tenuti a portare in dono dei cavalli. Perseo non aveva un cavallo da donare, così disse che avrebbe portato a Polidette qualsiasi cosa gli avesse chiesto. Polidette colse l’occasione per mettere Perseo in grande pericolo, chiedendogli di portare la testa della gorgone Medusa. Dopo molte vicissitudini, Perseo riuscì a prendere la testa di Medusa e quindi a ottenere il potere di trasformare gli altri in pietra.

Articolo in inglese: ‘Ancient Greek Legend Seems to Describe a Place in Peru: Early Contact?

 
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