Le università occidentali ‘costrette’ al gemellaggio col Pcc

Il Partito Comunista Cinese rafforza il suo potere anche sulle Università, non solo in Cina, ma anche in Occidente. Un articolo del Financial Times pubblicato il 19 novembre, infatti, informa che in Cina una recente direttiva del Ministero dell’Istruzione impone che tutti gli istituti universitari finanziati con fondi stranieri infiltrino cellule del Partito al loro interno.

Da quando nel 2003 le autorità cinesi hanno autorizzato i gemellaggi universitari con gli istituti stranieri, circa duemila atenei finanziati con fondi esteri hanno aperto sede in Cina. Anche numerose università americane hanno portato i loro istituti o creato partenariati educativi, come l’Università di New York a Shanghai, quella della Columbia a Pechino (che collabora con quella di Tsinghua) e l’Università di Pittsburgh a Shanghai e a Chengdu.
Secondo il Financial Times, tutti i programmi di gemellaggio di università straniere in territorio cinese devono prevedere la creazione di una cellula del Pcc, che sorvegli il loro funzionamento. Non solo: gli emissari imposti del Partito avranno anche voce in capitolo in tutte le attività amministrative rilevanti, poiché tutti i ‘Segretari di cellula’ del Pcc assumeranno lo status di vicerettore e un posto nel Consiglio di amministrazione.

La nuova direttiva fa seguito ai recenti annunci riferiti all’inasprimento dei controlli sulle ‘società miste’, col ricorso a cellule del Pcc, effettuati anche su siti turistici popolari in Cina. Tutte le società che operano nel Paese, sono obbligate per legge a creare organizzazioni locali del Pcc di questo tipo, che possono intervenire nelle decisioni, per assicurare che le attività siano conformi alle linee generali del Partito.

IL PARTITO COMUNISTA CINESE ENTRA NEGLI ATENEI OCCIDENTALI

Nello stesso tempo, i membri del Pcc che studiano nei Paesi occidentali, hanno iniziato in modo analogo a creare cellule locali estere del Partito: secondo Radio France International  il 20 novembre, un ricercatore inviato dalla Cina e attualmente impiegato nell’Università della California a Davis (Uc Davis), ha deciso recentemente di fondare una cellula del Pcc nell’Ateneo chiedendo ad altri docenti membri del Partito di unirsi. Il ricercatore ha infatti invitato altri suoi colleghi, che lavorano nello stesso istituto, e che sono professori provenienti dalle università cinesi di Tsinghua, Zhejiang, Dalian, Jiangsu e Hohai.

La notizia inizialmente era stata pubblicata sul sito dell’Università di Tecnologia di Dalian ma è stata rimossa. Naturalmente si preferisce che queste organizzazioni fuori dalla Cina restino segrete. La notizia spiegava che le cellule si erano riunite il 4 novembre per discutere le decisioni del 19esimo Congresso del Partito Comunista Cinese dell’ottobre scorso. Il ricercatore cinese che ha creato l’organismo locale del Partito, incoraggiava colleghi e conoscenti ad aderire alla nuova cellula, con l’obiettivo di organizzare degli appuntamenti fissi ogni due settimane per discutere dell’ideologia del Partito.

 

Versione inglese: Western Universities Are Getting Chinese Communist Party Organizations on Campus—in China and at Home

Traduzione di Francesca Saba

 
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