Le divinità del nuovo anno cinese

Il nuovo anno lunare, che quest’anno è cominciato l’8 febbraio, viene celebrato in Cina e in altri Paesi asiatici, ma anche all’interno delle comunità cinesi nel mondo. Il capodanno dura solo un giorno, ma ci sono molte festività e rituali che si estendono fino al 15° giorno del primo mese lunare, e la Festa della Lanterna, che cade il 22 di febbraio. Molti degli eventi e delle tradizioni più importanti che hanno luogo durante i quindici giorni del nuovo anno cinese sono nati da antiche leggende e da rituali per venerare le principali divinità. E il capodanno stesso deriva dalla leggenda della bestia divorauomini Nian.

LA CATTURA DELLA BESTIA NIAN

Secondo l’antica tradizione, il Nian appariva una volta all’anno per fare strage di persone: gli piaceva particolarmente divorare i bambini. Per tenere lontana la bestia, gli abitanti del paese erano costretti a lasciare del cibo davanti alle porte nella speranza di saziare il suo appetito.

I paesani vennero liberati da questa piaga, quando una divinità celeste disse loro di utilizzare il colore rosso, da cui Nian era spaventato: misero della carta rossa fuori dalle loro case, indossarono vestiti rossi, appesero lanterne rosse e prepararono fuochi d’artificio. Il giorno del capodanno, Nian venne come al solito, ma scappò per via della città piena di rosso e del frastuono dei fuochi d’artificio. Il Nian alla fine venne rintracciato e catturato da un maestro taoista, che lo utilizzò poi come propria cavalcatura. La parola ‘Nian’ ora significa ‘anno’, il cui carattere ? somiglia molto a ?, che significa ‘mucca’.

Ancora oggi i cinesi festeggiano il nuovo anno con fuochi d’artificio e decorazioni rosse.

IL RE DEI FORNELLI E IL SUO RAPPORTO AL CIELO

Anche noto come dio della Cucina, il dio dei Fornelli è protagonista di una delle tradizioni più diffuse del capodanno cinese. Ogni famiglia ha un altare e un’effige di questa divinità, il cui compito è supervisionare alle azioni della famiglia e registrarle, per poi tornare in Cielo a fine anno a fare rapporto.

Per salutare il dio dei Fornelli nella sua ascesa, la sua effige viene bruciata alla vigilia del nuovo anno. Alcune famiglie accendono i fuochi d’artificio perché accompagnino il suo viaggio. Vengono preparati dei dolci, che rappresentano la speranza della famiglia che il dio dei Fornelli dica solo cose piacevoli all’imperatore di Giada nella sua corte celeste.

GENESI DELL’IMPERATORE DI GIADA

L’imperatore di Giada, una variante dell’antica divinità celeste portatrice di fulmini Shang Di, è il dio più venerato della fede taoista. Nel nono giorno delle celebrazioni del nuovo anno, si dice che miriadi di divinità del cielo e della terra lascino perdere i loro doveri normali per celebrare questo giorno, che è anche quello della nascita dell’imperatore di Giada.

In questo giorno, vengono accesi i fuochi d’artificio a mezzanotte, e nei templi taoisti si tengono grandi cerimonie. La gente di paese offre un gallo in sacrificio all’Imperatore di Giada. Ci si fa un bagno, ma non bisogna assolutamente appendere i vestiti bagnati, né svuotare il cestino dei rifiuti: entrambe sono attività considerate di cattivo auspicio.

LA DEA CHE HA CREATO L’UMANITA’

Si crede che la dea Nü Wa abbia creato gli esseri umani nel settimo giorno del nuovo anno, che è quindi la festa di renri, cioè del ‘Giorno dell’umanità’, ovvero il ‘compleanno’ dei cinesi. La storia di questa tradizione risale alla Dinastia Han.

Nel renri, si celebra anche la ‘nascita del fuoco’. Si accendono fuochi d’artificio, si scrivono poesie e si mangia il piatto vegetariano della ‘zuppa delle sette verdure’. Questo lo si fa per onorare i sei animali che Nü Wa avrebbe creato prima degli uomini: gallo, cane, cinghiale, pecora, mucca e cavallo. La zuppa delle sette verdure viene mangiata anche in Giappone, dove la festa di renri si chiama anche jinjitsu.

L’abbigliamento è un altro aspetto del renri. In particolare il copricapo rensheng, o ‘trionfo dell’uomo’. Durante la Dinastia Tang, inoltre, l’imperatore donava abiti elegantissimi ai suoi sottoposti.

MAITREYA, ‘IL BUDDA DEL FUTURO’

Maitreya è un essere illuminato associato a molte fedi e profezie buddiste. Secondo gli insegnamenti (dharma) di Shakyamuni (il Budda più noto, fondatore del Buddismo) Maitreya sarebbe comparso alla tappa finale della Storia, offrendo salvezza a tutti gli esseri senzienti.

Maitreya, the savior Buddha. (Public Domain)
Maitreya, il Budda salvatore (Pubblico Dominio)

Ampiamente venerato nell’Estremo Oriente, Maitreya viene celebrato nel giorno del capodanno, che viene considerato il suo compleanno. In Cina, Maitreya è stata la prima divinità buddista a venire venerata ampiamente, e fino a oggi è considerato il Budda finale che esporrà il dharma buddista più puro.

Il canone buddista dice che Maitreya inizierà a insegnare nell’Ultimo Giorno del Dharma, un’età in cui le persone non possono più comprendere le fedi tradizionali, o ottenere l’illuminazione tramite di esse. Nascosto ma al tempo stesso in piena vista, Maitreya sarà conosciuto solo dalle persone le cui menti sono in sintonia a lui. In Cina e in Giappone, una delle recenti incarnazioni di Maitreya è considerato il cordiale e rotondetto monaco Budai, ed è noto per i seguenti versi:

Maitreya, il vero Maitreya
ha miliardi di incarnazioni.
Costantemente egli si manifesta dinanzi alle persone del tempo,
loro, che non lo riconoscono!

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