La teoria dei Cinque elementi nel ‘Classico dei Tre Caratteri’

Il Classico dei Tre Caratteri (o 三字經 Sānzìjīng) è il più noto classico cinese per bambini. Scritto da Wang Yinlian (1223-1296) durante la dinastia Song, è stato imparato a memoria da generazioni di cinesi, giovani e vecchi e, fino al diciannovesimo secolo, il Classico dei tre caratteri è stato il primo testo da studiare per bambini.

Il ritmo del testo, con i suoi brevi versi composti da tre caratteri, rende facile la lettura e la memorizzazione, permettendo ai bambini di imparare i caratteri comuni e le strutture grammaticali, di leggere le lezioni di storia e soprattutto di imparare come comportarsi.

I Cinque Elementi, un concetto centrale nella comprensione cinese tradizionale delle caratteristiche e dei cambiamenti di quello che è naturale, trovano il loro posto nel Classico dei Tre Caratteri:

Parliamo della primavera e dell’estate, parliamo dell’autunno e dell’inverno.
Queste quattro stagioni si susseguono senza interruzione.

Parliamo di nord e sud, parliamo di est e ovest.
Queste quattro direzioni corrispondono alla posizione centrale.

Parliamo di acqua, fuoco, legno, metallo e terra.
Questi cinque elementi hanno origine nella numerologia.

Parliamo di benevolenza e rettitudine, di correttezza, saggezza e integrità.
Su queste virtù non si devono mai fare compromessi.

I più grandi fisici della storia, come Stephen Hawking e Albert Einstein hanno trascorso la loro intera esistenza a cercare una ‘teoria del tutto’, il Sacro Graal che spieghi ogni cosa nell’universo: dal funzionamento del cervello umano, alla formazione delle montagne e dei mari, alla nascita e morte dei pianeti e delle stelle.

Sorprendentemente, migliaia di anni fa, gli antichi cinesi avevano già la loro ‘teoria del tutto’: i Cinque elementi, una teoria astratta basata sulle regole della numerologia cinese contenute nell’I-Ching, il Libro dei Mutamenti.

La teoria spiega che i cinque elementi – metallo, legno, acqua, fuoco e terra – costituiscono tutte le cose nell’universo. Questa visione include il concetto di mutua generazione e mutua inibizione: ogni elemento ne promuove e inibisce un altro. Così ad esempio l’acqua aiuta il legno a crescere e il legno alimenta il fuoco, ma il fuoco scioglie il metallo e l’acqua estingue il fuoco. Insieme i cinque elementi si controllano a vicenda, mantenendo un armonioso equilibrio di forze.

Questa teoria sembra semplice in superficie, ma in realtà contiene molteplici livelli di complessità e astrattezza che la rendono applicabile a ogni aspetto della vita: dalla medicina tradizionale, alla musica, dalla cucina, alla geomanzia, dall’architettura, alla filosofia. È una teoria completa e onnicomprensiva che armonizza tutta la cultura cinese.

ARTE E ARCHITETTURA

Il simbolismo dei cinque elementi è onnipresente nell’arte e nell’architettura cinesi, anche se potrebbe essere invisibile per un occhio inconsapevole; ma tutto diventa chiaro se si comprendono i simboli associati a ciascun elemento.

La Città Proibita, il palazzo imperiale cinese a Pechino, è costruita in sgargianti tonalità di verde, giallo e rosso e questi colori non sono stati scelti per appagare un gusto estetico, ma rappresentano rispettivamente gli elementi del legno, della terra e del fuoco, e il buon auspicio ad essi associato. I muri rossi della Città Proibita annunciano la prosperità e la festosità associate all’elemento del fuoco. I tetti gialli simbolizzano l’elemento della terra, che rappresenta il centro dell’universo e il colore giallo della terra rappresenta la posizione centrale del potere del Figlio del Cielo. Questa è anche la ragione per cui gli abiti tradizionali dell’imperatore erano usualmente gialli.

Ma non tutti i tetti della città sono gialli: i palazzi dei principi avevano tegole verdi, che rappresentano l’elemento del legno, che è simbolo di crescita e vitalità, adatto per edifici che ospitano giovani ragazzi. La libreria imperiale è insolitamente dipinta di nero, un colore che alcuni considerano di cattivo auspicio, ma il nero è associato all’elemento dell’acqua, che rappresenta l’inverno e la memoria e che quindi simbolicamente protegge i libri che vi sono raccolti, tesori preziosi altamente infiammabili.

CUCINA E MEDICINA

La teoria dei cinque elementi forma il nucleo della cucina e della medicina tradizionale cinesi, dal momento che entrambe aspirano a raggiungere «armonia ed equilibrio», del gusto e delle energie del corpo. Ogni elemento è associato con un gusto, un organo vitale e una proprietà energetica.

Ad esempio, il metallo è associato ai gusti acri e speziati, al fegato e alla secchezza. Perché una zuppa piccante appare così confortante durante l’umida stagione dei monsoni? Secondo la teoria dei Cinque elementi, i cibi piccanti hanno un marcato legame con l’elemento del metallo e bilanciano il clima con le loro proprietà secche e riscaldanti. Erbe come lo zenzero, l’aglio, le cipolle e la senape riducono la congestione dei polmoni, stimolano la circolazione e l’appetito: sono perfette quando il clima è freddo e umido.

Ma quando arriva la stagione calda e asciutta, allora desideriamo cibi dolci e rinfrescanti, come una zuppa di fagioli mung, l’acqua d’orzo, un dolce chin chow [un dessert a cubetti, dal colore scuro, tra il viola e il nero per la presenza di foglie bollite di Mesona Chinensis (o Platostoma palustre), che appartiene alla famiglia della menta, ndt] e budino di tofu, perché questi cibi hanno le proprietà umide e dolci della terra e quelle rinfrescanti dell’acqua, e riescono quindi a bilanciare il clima caldo e secco.

La vera cucina cinese cerca di raggiungere una perfetta armonia di cibi e sapori, tale da promuovere la vitalità e la longevità. Ad esempio le tenere capesante al vapore, che contengono le proprietà salate e rinfrescanti dell’elemento dell’acqua, hanno come perfetto contorno cibi dal gusto speziato e riscaldante conditi con aglio, zenzero e scalogni, che rappresentano l’elemento del metallo.

Alla stessa maniera, la medicina tradizionale cinese mette in evidenza come i sintomi delle malattie riflettono uno squilibrio negli organi interni e nelle loro energie, che possono essere associati al sistema dei cinque elementi.

Tutto questo rappresenta una generale semplificazione della visione della cucina e della medicina cinesi. Sviluppati nel corso di migliaia di anni, questi sistemi sono molto più complessi e sofisticati e hanno tutti come fondamento una generale ‘teoria del tutto’.

LE CINQUE COSTANTI DEL CONFUCIANESIMO

Parliamo di benevolenza e rettitudine, di correttezza, saggezza e lealtà.
Su queste virtù non si devono mai fare compromessi.

Il principio alla base della teoria dei cinque elementi può essere applicato anche alla filosofia cinese, in particolare alle Cinque costanti del confucianesimo.

Duecento anni dopo il confucianesimo originale dell’epoca pre-Qin, il pensiero del grande saggio cinese fu elevato a ideologia ufficiale durante al dinastia Han, grazie al contributo del filosofo Dong Zhongshu, che lo integrò con le teorie di yin e yang e dei Cinque elementi. Dong credeva che l’universo fosse governato da queste leggi e che l’uomo dovesse conformarsi ad esse. Fu il primo a proporre una corrispondenza tra le cinque costanti (o virtù) e i cinque elementi secondo lo schema seguente:

Benevolenza – Legno, perché cresce e dà vita
Rettitudine – Metallo, per la sua forza e resistenza
Correttezza – Acqua, per la sua natura flessibile e rispettosa
Saggezza – Fuoco, per la sua luminosità
Integrità – Terra, per la sua natura solida e fondata

Come i cinque elementi sono in armonioso equilibrio, così l’uomo dovrebbe possedere tutte e cinque le virtù a un livello fondamentale. Ma secondo Dong, applicando questi principi alla società, ogni strato sociale dovrebbe prestare attenzione a virtù specifiche, per contribuire al miglior funzionamento della società. Ad esempio le persone di rango elevato dovrebbero dare enfasi alla benevolenza, alla correttezza e all’integrità. Chi governa su molte altre persone dovrebbe coltivare la benevolenza e assicurare che ci si prenda cura delle persone.

Le persone di livello sociale più basso, come la gente comune o i figli all’interno della famiglia, dovrebbero mettere enfasi sulla rettitudine, la saggezza e l’integrità. La saggezza è la conoscenza della moralità, senza la quale non si può divenire una persona di virtù. Per questo è una priorità che i giovani ricevano un’educazione morale. Tutti nella società dovrebbero comunque enfatizzare l’integrità, perché essa rappresenta l’elemento della Terra e, secondo Dong, l’integrità e il fondamento di tutte le altre virtù: senza onestà e integrità tutte le altre virtù diventano deboli.

Le idee filosofiche di Dong sulla cosmologia e il governo sono raccolte nella sua opera Rugiada lussureggiante degli Annali delle Primavere e Autunni, scritto insieme ad altri autori. Le sue idee furono largamente accettate e per centinaia di anni divennero la filosofia ortodossa cinese sul governo.

 

Articolo in inglese: Understanding the Five Elements—China’s ‘Theory of Everything’—in the ‘Three Character Classic’

Traduzione di Veronica Melelli

 
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