Scomparso nel nulla il magnate cinese Guo Guangchang

Traduzione dell’articolo in cinese di He Qinglian, pubblicato sul suo blog personale il 14 dicembre 2015. He Qinglian è un’autrice ed economista cinese di primo piano e scrive regolarmente su questioni economiche e sociali della Cina contemporanea.
Attualmente vive negli Stati Uniti, è l’autrice di ‘
China’s Pitfalls‘, sulla corruzione nella riforma economica della Cina negli anni 90, e di ‘The Fog of Censorship: Media Control in China‘, che affronta la manipolazione e l’imbavagliamento della stampa. 

Il 2015, per i miliardari cinesi, è stato un anno sfortunato. Molti funzionari del governo e magnati sono stati incarcerati o si sono suicidati. Quelli un po’ più fortunati hanno optato per la fuga all’estero. Tra le notizie, quella che ha ricevuto maggiore attenzione è la storia di Guo Guangchang, presidente del Gruppo Fosun: prima era stato dato per scomparso, poi è stato riferito che stava «aiutando in un’indagine». Guo aveva dichiarato che lui e i membri della sua squadra non sarebbero mai riusciti ad avere un passaporto straniero.

UN IMPRENDITORE CON LEGAMI POLITICI

Quella di Guo Guangchang è una carriera lunga. Il Fosun Group è conosciuto come lo Hutchison Whampoa della Cina continentale e l’estensione dell’impero commerciale di Fosun era notevole. Quando è uscita la notizia che il presidente di Fosun era stato ‘invitato’ a collaborare in un’indagine, il mercato è stato sospeso per otto titoli Fosun. In totale, 26 titoli in Cina e a Hong Kong sono stati colpiti e il prezzo delle azioni di Sinopharm è caduto del 6 per cento, mostrando chiaramente l’ampio impatto che Fosun ha sull’economia cinese.

Guo è stato un esempio di quello che può essere un imprenditore privato cinese con la tacita protezione del Partito Comunista. È stato coinvolto nell’acquisizione di più di 20 imprese di proprietà statale (Soe). Si noti che dei ’10 peccati capitali’ che spiegano la scomparsa di imprenditori privati, ‘l’appropriazione indebita dei beni dello Stato’ è il più importante. Quasi tutte le aziende private che hanno acquisito aziende statali sono state trattate in questo modo. Guo ha alle spalle una lunga storia di acquisizioni di imprese statali ed è sempre stato al sicuro, fino ai primi di dicembre del 2015.

Molti imprenditori privati considerano Guo un caso ‘insolito’: era molto favorevole alla partecipazione di aziende private nella riforma delle imprese statali. Le autorità cinesi hanno iniziato a promuovere la partecipazione privata nella riforma delle imprese statali dal 2013. Tuttavia, altri ricchi imprenditori cinesi, come Zong Qinghou e Wang Jianlin, lo vedevano come un sentiero pericoloso.

Un articolo pubblicato dal servizio finanziario Phoenix, una catena pro-Pechino con sede a Hong Kong, intitolato ‘Comproprietà: sei grandi rischi del capitale privato in imprese di proprietà statale (Soe)’, descrive vari punti di vista di imprenditori privati sulla proprietà mista: i responsabili delle aziende di Stato non devono essere responsabili dei beni; la perdita dei beni Soe sarà attribuita ad azionisti privati; gli azionisti delle aziende di Stato hanno molto più potere degli azionisti privati, ed è difficile collaborare con loro.

In breve, le aziende private non possono cooperare con le imprese statali, dal momento che la cooperazione è come una trappola. Tra tutti gli imprenditori privati, solo Guo Guangchang aveva espresso un atteggiamento positivo e ottimista, in un discorso intitolato ‘La riforma delle aziende statali deve evitare la perdita di beni Soe’. L’articolo concludeva che l’unico modo per evitare la perdita di beni dalle imprese di Stato era seguire un buon processo operativo, standardizzato e trasparente.

The Paper, media online con sede a Shanghai, ha pubblicato l’articolo ‘Spiegazione del trionfo di Guo Guangchang nei suoi 20 anni di investimenti in imprese di proprietà statale’. L’articolo dice: «la scomparsa di Guo Guangchang ha sconvolto molti imprenditori privati. Hanno molte domande su come possa il settore privato partecipare nella riforma delle imprese statali. In passato, erano ansiosi di sapere come l’esecutivo di Guo riuscisse sempre a trovare un modo sicuro e corretto per farlo. Ora non vedono l’ora di sapere cosa ha sbagliato Guo questa volta».

GUO E WANG ZONGNAN

Il 10 dicembre 2015, Caixin, in un articolo intitolato ‘Il presidente di Fosun Group, Guo Guangchang, ha perso i contatti’, ha segnalato in modo inequivocabile la connessione di Guo con Wang Zongnan, l’ex capo dello Shanghai Friendship Group, una società di vendita al dettaglio di proprietà dello Stato. Nel mese di agosto 2015, Wang è stato condannato a 18 anni di carcere per corruzione. Il verdetto ha rivelato i dettagli del coinvolgimento del Fosun Group, spiegando che Wang ha usato la sua posizione per favorire il Fosun Group e che, nel 2003, Guo ha venduto due case, ben al di sotto del prezzo di mercato, ai genitori di Wang.

Anche se la quantità di denaro in gioco non era grande, per il misitero della Giustizia è stato un modo per arrivare a Guo. Il significato di «Guo sta aiutando in un’indagine», è chiaro, e significa che Guo viene utilizzato per dare la caccia alle ‘tigri dietro di lui’.

Wang Zongnan, conosciuto come il ‘Padrino del business’, nel 1995 si è dimesso dal ruolo di vice capo del distretto di Huangpu a Shanghai, diventando amministratore delegato del Friendship Group Co. Ltd. e direttore generale di Shanghai Lianhua Supermarket. Uno dei suoi successi è simile a quello di Guo Guangchang: ha guidato la ristrutturazione delle Soe per tre volte. Wang ha lavorato con Guo per l’acquisizione del gruppo Friendship e Lianhua da parte di Fosun; ma c’era anche la misteriosa società Shanghai Leading Co. I principali azionisti di questa società sono cittadini comuni. Dopo che Wang è stato arrestato, alcuni media sostenevano che il consulente legale di Shanghai leading era un amico di Wang. La situazione è simile alle esplosioni del 2015 a Tianjin, quando è emerso che i rappresentanti legali di alcune società avevano anche azioni, e sembrava che si stesse tramando ogni tipo di intrallazzo.

Dopo che Wang Zongnan è stato rimosso dal suo incarico, il suo rapporto con l’ex leader cinese Jiang Zemin è finito al centro dell’attenzione. Inoltre, la divulgazione del rapporto di corruzione di Guo con Wang, indica che Guo è in svantaggio rispetto a Wang. Non è infatti normale nella pratica politica e commerciale della Cina che Wang ottenga solo 3 milioni di yuan in tangenti per una grande acquisizione come quelle del Friendship Group e Lianhua.

Il passato politico e imprenditoriale di Guo Guangchang continua a rimanere vago, anche se i media cinesi ne hanno ampiamente parlato. Tuttavia, pur con omissioni, possiamo ottenere alcuni indizi significativi.

Dopo la scomparsa di Guo, i media nazionali e stranieri, siti online, e microbloggers, tutti hanno speculato su quello che poteva essere accaduto. Ci sono diverse versioni, ma quella di Caixin, che ha suggerito come la scomparsa di Guo possa essere legata al caso di Wang Zongnan o, in altre parole, alla questione dell’acquisizione di imprese di proprietà statale, è la più credibile. L’articolo sul The Paper ha dichiarato: «Dalla storia di Guo Guangchang e Fosun degli ultimi 20 anni si possono trarre due conclusioni: in primo luogo, Guo e Fosun devono avere molte cose da raccontare sul loro viaggio verso il successo, tra venti e maree; secondo, la lezione appresa da Fosun sarà una ‘lettura obbligatoria’ durante la fase di riforma delle imprese statali.

La storia di Guo si potrebbe vedere come una sorta di versione cinese del racconto di Horatio Alger, dove si mostra come da bambini di campagna sia possibile diventare capi della nazione e capitani d’industria: una chiara dimostrazione del fatto che i cinesi stanno vivendo nella ‘migliore delle ere’, verrebbe da dire. Ma d’altra parte, il lato più debole e corrotto di questo quadro suggerisce che i cinesi stiano in realtà vivendo nella peggiore delle ere.

 
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