La poesia di Tu Fu

Il 15 settembre nella tradizione cinese si celebra lo Zhongqiu Jie (???), conosciuto anche come la festa di Metà-Autunno che cade sempre il 15 esimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare cinese. È un giorno importante nel quale le famiglie si ritrovano per ammirare la luna piena e luminosa e per mangiare il Dolce di luna.

Dai tempi antichi questa festa era legata alla leggenda di Chang E, ed era fonte di ispirazione per i poeti che con versi poetici sulla luna esprimevano gioie e pene, alti e bassi dello spirito, nostalgia per la patria e speranze.

LA POESIA DI TU FU

Con Li Bai, Tu Fu (o Thou Fou, 712-770) fa parte dei più importanti poeti cinesi della dinastia Tang, è considerato da molti critici letterari il più grande poeta cinese di tutti i tempi.
Nato da una famiglia erudita, che lo allevò secondo un’educazione confuciana, fin da piccolo Tu Fu diede prova del suo talento poetico e, oltre a recitare i poemi più celebri del suo tempo, già a sette anni scriveva versi.  

Nel 735, dopo il fallimento all’esame imperiale, Tu Fu iniziò a viaggiare e si creò così la reputazione di poeta; durante i suoi viaggi incontrò altri poeti, tra i quali nel 744 Li Bai. Per un breve periodo, ispirato dalla compagnia di Li Bai, si interessò in modo particolare al Taoismo, tuttavia al suo ritorno a Chang’an, la capitale, la sua opera si orienta nuovamente verso il confucianesimo.
Per molti anni, pur non ricoprendo un ruolo ufficiale, Tu Fu era ben visto dagli alti dirigenti e mantenne questo prestigio benché non avesse un soldo e malgrado per la seconda volta non riuscisse a superare l’esame imperiale.

Intorno al 752 si sposò e diventò padre per cinque volte, di tre femmine e due maschi. Nel 754  si ammalò di un’affezione polmonare e per il resto della vita soffrì continuamente, passando da una malattia all’altra.

Tu Fu e la sua famiglia vissero in povertà, col solo sostegno finanziario di alcuni amici. Dal 765 si trasferirono di frequente, viaggiando lentamente a causa della sua salute, e finirono per stabilirsi presso le Tre Gole, sul  fiume Yangtse.

Grazie al suo amico e mecenate Bo Maolin, diventato governatore della regione nel 766, trovò un impiego come segretario non ufficiale ed è in questo periodo che Tu Fu scrive circa 400 poesie, ultima produzione del suo lavoro, la più raffinata. Due anni dopo Bo morì e Tu Fu, con la sua famiglia, si rimise in viaggio.

Morì a cinquantotto anni nel sudest della Cina. I racconti sulla sua vita fanno pensare a un uomo premuroso, affettuoso, generoso, devoto, leale e patriota.

Si conosce realmente molto poco della vita di Tu Fu, e tutto quello che si sa è fondato in gran parte sui suoi poemi. Nel leggere le due poesie presentate qui, possiamo cogliere il suo forte desiderio di pace e l’amore per la sua famiglia.

Chiaro di luna

La luna nel cielo di Fuzhou questa notte,
sicuramente la mia sposa la guarda sola
dalla nostra camera.
Tristemente penso ai miei bambini lontani,
Sono troppo piccoli per sentire la mia assenza
e ricordarsi di Chang’an.
I capelli sciolti, come bruma profumata,
la braccia bianche come di giada, tremano sotto il pallore
della luna,
quando potremo stare alla finestra insieme,
lasciando che i raggi di luna asciughino le nostre lacrime?


Pensando ai miei fratelli in una notte di luna

I tamburi dei soldati dissuadono gli uomini dal viaggiare.
Si può sentire l’oca al confine del paese in autunno.
La rugiada si farà ghiaccio dopo stasera.
La luna nel mio paese appare più lucente.
Tutti i miei fratelli sono separati.
Da nessuna parte si può chiedere se sono vivi o morti.
Le nostre lettere non sono arrivate.
La battaglia continua inesorabile.

Traduzione di Francesca Saba

 

 
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