La Poesia di Mezzo autunno di Su Shi, il più grande poeta della dinastia Song

Nella tradizione della poesia classica cinese, i giorni di metà autunno sono stati sempre un momento per esprimere i sentimenti e i pensieri più profondi ispirati dall’astro più prezioso: la luna. Grazie a queste riflessioni poetiche, si possono quasi leggere i loro pensieri e percepire le loro emozioni.
I poeti erano spesso vagabondi, lontani da casa, pieni di nostalgia del focolare domestico e dei loro cari lontani, specialmente nelle sere di mezzo autunno, passate con lo sguardo rivolto alla luna piena sui raccolti, o bevendo té da soli al chiaro di luna. Potevano forse dimenticare tutte le preoccupazioni e le avversità del loro vagare ma, allo splendore della luna, non potevano abbandonare i ricordi della casa, della famiglia e degli amici.

LA POESIA DI SU SHI

Su Shi (1037-1101), conosciuto anche col nome di Su Dongpo, è una figura importante della letteratura cinese: scrittore, poeta, pittore e calligrafo, era anche dignitario della corte della dinastia Song (960-1279).

Su Shi nacque da una famiglia di letterati e i suoi genitori avevano ricevuto una buona educazione. A diciannove anni, Su Shi e il suo giovane fratello superarono l’esame del servizio civile, requisito necessario per ottenere alti incarichi di governo. In seguito ebbe incarichi ufficiali tra i quali la direzione del Comitato dei Riti per le cerimonie imperiali e i culti.

Su Shi, considerato il più grande poeta della dinastia Song, ha attinto gran parte della sua ispirazione del Taoismo e dal Buddismo. Il suo componimento “Fu”, un poema di genere satirico in forma libera, è stato spesso ritenuto adeguato anche ai tempi delle generazioni successive. I suoi versi satirici, in modo particolare verso il potere politico, sono stati causa della sua carriera tumultuosa, infatti dopo aver composto un poema satirico di critica dietro richiesta del potente primo ministro Wang Anshi, fu imprigionato e poi esiliato.

Su era dotato di una personalità libera e spirituale, i suoi poemi dell’età giovanile erano pieni di lungimiranza ed energia. Durante il suo esilio, scampato per poco alla cattura insieme alla moglie, Su Shi cominciò ad apprezzare la vita semplice, a coltivare la terra e a scrivere.
Questa esperienza fu per il poeta un’occasione per accrescere lo spirito, attraverso la riflessione sul senso della vita. La maggior parte degli scritti più famosi li ha composti in questo periodo della sua vita. Nel 1101, Su fu graziato e chiamato nuovamente a palazzo, morì mentre si recava alla sede del nuovo incarico.

Su Shi e il suo fratello più giovane erano molto legati, e durante il suo incarico governativo presso una famiglia di funzionari, furono spesso lontani. Nel 1078 riuscirono ad incontrarsi per i festeggiamenti di mezzo-autunno e, ispirato da questa visita, Su scrisse il poema che segue, dove illustra quanto sia prezioso il tempo trascorso con i familiari.

La festa di metà autunno è un’occasione importante per la famiglia cinese, che si ritrova per ammirare il chiarore della luna mentre i membri riuniti assaporano il Dolce di luna. Questa festa si tramanda da tremila anni e risale al culto della luna dei tempi dell’antica dinastia Shang.


Luna di mezzo-autunno

Appena le nubi della sera si ritirano,

s’alza una brezza chiara e fresca.

La ruota di giada attraversa silenziosamente

il Fiume d’Argento.

La vita in questa notte poche volte è stata dolce.

Da dove guarderemo questa luna fra un anno?

 

Melodia dell’acqua

Quando apparve la prima volta la luna chiara?

Sollevo il mio calice e chiedo al cielo scuro.

Mi domando, nel palazzo del Cielo, in quale anno

saremo stasera.

Vorrei cavalcare il vento e tornare laggiù, ma

temo la torre di cristallo e il palazzo di giada.

 

Stando nella sommità, bisogna sopportare il freddo.

S’alza per danzare con l’ombra chiara;

non somiglia più al mondo mortale.

Gira intorno al padiglione rosso, insinuandosi sotto

una porta di seta, splende sugli insonni.

 

Senza rancore, ma com’è possibile che la luna

sia sempre piena nel momento delle separazioni.

Gli uomini hanno dolori, gioie, partenze e ritorni;

la luna può anche essere piccola, chiara, a metà e piena.

Non è mai stata perfetta dai tempi antichi.

Che lunga vita è data agli esseri umani!

Malgrado le migliaia di miglia che li separano,

condividono tutti la bellezza della luna.

 

 
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